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Non capita a molte cantanti pop di essere la causa tecnica di un collasso di sistemi informatici, ma Janet Jackson può vantarsi di questo aspetto molto particolare della propria carriera musicale. La sua canzone Rhythm Nation, del 1989, è infatti citata ufficialmente come causa di un malfunzionamento informatico nel database Mitre delle vulnerabilità (CVE-2022-3892).
La curiosa citazione deriva da un articolo di Raymond Chen, di Microsoft, e anche se è targata 2022 risale in realtà ai tempi di Windows XP, intorno al 2005. Un’azienda leader nella fabbricazione di computer, di cui Chen non fa il nome, scoprì che quando veniva suonata specificamente questa canzone di Janet Jackson alcuni suoi modelli di laptop andavano in crash. Già questo era insolito, ma la cosa ancora più strana era che lo stesso succedeva anche ad alcuni laptop di marche concorrenti.
I ricercatori che investigarono il problema scoprirono inoltre che riprodurre il video della canzone su un laptop mandava in crash anche un altro laptop collocato nelle vicinanze, anche se quell’altro laptop non stava suonando il brano.
Alla fine, e probabilmente dopo un numero di esecuzioni di Rhythm Nation che deve averli spinti a odiare per sempre la canzone, i ricercatori scoprirono la causa del bizzarro problema: il brano conteneva una delle frequenze di risonanza dello specifico modello di disco rigido da 5400 giri al minuto installato su quei laptop. In altre parole, i suoni della canzone innescavano delle vibrazioni sempre più intense nel disco rigido che gli impedivano di funzionare.
Non vi preoccupate: si trattava di dischi rigidi tradizionali, del tipo con piatti e testine, non dei dischi rigidi a stato solido che si usano oggi e che sono infinitamente meno sensibili alle vibrazioni in generale.
La soluzione adottata dal fabbricante fu semplice: fu aggiunto al sistema audio un filtro che escludeva le frequenze colpevoli. Chissà se sapremo mai quali erano i dischi rigidi vulnerabili a Janet Jackson.
Fonti aggiuntive: The Register, Tenable.