Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2017/11/17
Sesso nello spazio, ne parliamo al Planetario di Lecco stasera
Questa sera alle 21 sarò ospite del Planetario di Lecco (corso Matteotti 32) per una conferenza intitolata “Dinamica delle interazioni fra corpi rigidi e semirigidi in microgravità: aspetti teorici ed esperienze”. In altre parole, sesso nello spazio.
L’argomento può sembrare poco serio, ma la riproduzione di qualunque specie in microgravità (e la sessualità negli equipaggi) sono aspetti estremamente seri dell’esplorazione spaziale in termini di biologia, meccanica e socialità. Se vogliamo andare su Marte o stabilire basi permanenti sulla Luna, dobbiamo considerare anche come gestire le gravidanze e le interazioni intime fra le persone.
L’argomento può sembrare poco serio, ma la riproduzione di qualunque specie in microgravità (e la sessualità negli equipaggi) sono aspetti estremamente seri dell’esplorazione spaziale in termini di biologia, meccanica e socialità. Se vogliamo andare su Marte o stabilire basi permanenti sulla Luna, dobbiamo considerare anche come gestire le gravidanze e le interazioni intime fra le persone.
2017/11/14
Le cose che non colsi: 2017/11/14
Copyright e social network: Instagram blocca [BBC] l'account di Brian May dei Queen perché ha postato una foto senza citarne la fonte.
Riscaldamento globale: intanto che altri mettono la testa nella sabbia, le reti TV svizzere si coordinano per parlarne seriamente in una giornata speciale il 29 novembre [Rsi.ch].
Quando dico che i truffatori sono veloci e non perdono tempo, intendo esattamente questo: Nexi (ex CartaSì) è nata 48 ore fa e già ci sono i siti di phishing [D3LabIT].
Italia fuori dai mondiali: nessuno si chiede se è colpa del braccialetto Power Balance indossato dai giocatori? [foto ANSA] Stranamente, Power Balance è veloce a prendersi i meriti ma non altrettanto a prendersi le colpe.
Spazio: buon compleanno a Fred Haise, protagonista della missione Apollo 13 e pilota Shuttle, per gli amici "Freddo". Uomo di una cortesia e disponibilità straordinarie [Space Lectures].
Per gli appassionati di agopuntura e per quelli che "ma le medicine alternative non hanno effetti collaterali": donna coreana si "cura" per decenni con un rimedio popolare: infilare piccoli aghi d'oro nelle mani con agopuntura. Il risultato è un'artrite deformante [New England Journal of Medicine tramite MedBunker].
Internet delle Cose: i giocattoli “smart” Furby Connect, i-Que, Cloudpets e Toy-fi Teddy accessibili via Bluetooth senza autenticazione. Chiunque può prenderne il controllo e mandare messaggi [BBC].
No, non è un’animazione digitale: SpotMini è un robot agile e silenzioso di Boston Dynamics.
Riconoscimento facciale: figlio sblocca il FaceID della madre [Wired]; il workaround (ipotetico) proposto è assurdamente complicato [Saggiamente.com]. Dettagli e dubbi sullo sblocco tramite maschera fatto da Bkav [Ars Technica] e considerazioni generali sul RF, non solo di Apple [The Register].
Fake news: La foto della donna musulmana che apparentemente ignora un passante ferito nell’attentato fu fatta circolare da un troll russo [StopFake/The Independent]. Si sapeva già che la donna non era affatto indifferente, ma era stato scelto uno scatto in cui poteva sembrarlo; altre foto la mostrano diversamente e ci sono altri passanti “indifferenti”, che sono bianchi e non fanno notizia [Telegraph 2017/03/24; TellMAMA 2017/03/24; India Times 2017/03/24; Snopes].
Bufale: no, Putin non ha promesso di annullare i mondiali di calcio se l’Italia non viene ammessa. Per i magnaccia delle fake news, qualunque argomento popolare è lecito: l'importante è attirare clic [Bufale.net].
Auto elettriche: il Financial Times scrive che le auto elettriche inquinano complessivamente più delle auto a benzina, secondo uno studio dell’MIT. I ricercatori dell’MIT autori dello studio smentiscono: balle, avete travisato completamente la nostra ricerca scegliendo ad arte un singolo esempio ingannevole [FT]:
Riscaldamento globale: intanto che altri mettono la testa nella sabbia, le reti TV svizzere si coordinano per parlarne seriamente in una giornata speciale il 29 novembre [Rsi.ch].
Quando dico che i truffatori sono veloci e non perdono tempo, intendo esattamente questo: Nexi (ex CartaSì) è nata 48 ore fa e già ci sono i siti di phishing [D3LabIT].
Italia fuori dai mondiali: nessuno si chiede se è colpa del braccialetto Power Balance indossato dai giocatori? [foto ANSA] Stranamente, Power Balance è veloce a prendersi i meriti ma non altrettanto a prendersi le colpe.
Spazio: buon compleanno a Fred Haise, protagonista della missione Apollo 13 e pilota Shuttle, per gli amici "Freddo". Uomo di una cortesia e disponibilità straordinarie [Space Lectures].
Per gli appassionati di agopuntura e per quelli che "ma le medicine alternative non hanno effetti collaterali": donna coreana si "cura" per decenni con un rimedio popolare: infilare piccoli aghi d'oro nelle mani con agopuntura. Il risultato è un'artrite deformante [New England Journal of Medicine tramite MedBunker].
Internet delle Cose: i giocattoli “smart” Furby Connect, i-Que, Cloudpets e Toy-fi Teddy accessibili via Bluetooth senza autenticazione. Chiunque può prenderne il controllo e mandare messaggi [BBC].
No, non è un’animazione digitale: SpotMini è un robot agile e silenzioso di Boston Dynamics.
Riconoscimento facciale: figlio sblocca il FaceID della madre [Wired]; il workaround (ipotetico) proposto è assurdamente complicato [Saggiamente.com]. Dettagli e dubbi sullo sblocco tramite maschera fatto da Bkav [Ars Technica] e considerazioni generali sul RF, non solo di Apple [The Register].
Fake news: La foto della donna musulmana che apparentemente ignora un passante ferito nell’attentato fu fatta circolare da un troll russo [StopFake/The Independent]. Si sapeva già che la donna non era affatto indifferente, ma era stato scelto uno scatto in cui poteva sembrarlo; altre foto la mostrano diversamente e ci sono altri passanti “indifferenti”, che sono bianchi e non fanno notizia [Telegraph 2017/03/24; TellMAMA 2017/03/24; India Times 2017/03/24; Snopes].
Bufale: no, Putin non ha promesso di annullare i mondiali di calcio se l’Italia non viene ammessa. Per i magnaccia delle fake news, qualunque argomento popolare è lecito: l'importante è attirare clic [Bufale.net].
Auto elettriche: il Financial Times scrive che le auto elettriche inquinano complessivamente più delle auto a benzina, secondo uno studio dell’MIT. I ricercatori dell’MIT autori dello studio smentiscono: balle, avete travisato completamente la nostra ricerca scegliendo ad arte un singolo esempio ingannevole [FT]:
First, Tesla-versus-Mirage is an apples-to-oranges comparison, pitting a luxury, high-power electric model against a subcompact, low-power petrol one. (The article glosses over a fairer comparison — between the Tesla and a BMW 7-series — that shows the Tesla has significantly lower carbon emissions.)
Second, even if we entertain this comparison, our research shows that the Mirage’s emissions are lower than the Tesla’s only in carbon-intensive electricity grids like the US Midwest, where electricity production emits roughly 40 per cent more CO2 than the US average, and more than twice as much as many European countries (including the UK). The Tesla/Mirage example is attention grabbing, but belies the reality that most electric cars emit considerably less CO2 over their lifetimes than petrol cars.
Third, the article assesses policies “as things stand”. This overlooks the main advantage of replacing petrol with electricity: not only do electric cars usually emit less than petrol ones already, but over time, as the carbon footprint of electricity continues to fall, that gap will widen. Electric cars have the potential to reach climate change mitigation targets that petrol cars simply do not.
2017/11/12
Dalla carrozza all’automobile in 13 anni
Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi piace, potete farne una anche voi per incoraggiarmi a scrivere ancora.
Oggi al FestivalScienza di Cagliari, mentre parlavo di previsioni del futuro fallite, ho mostrato un esempio di quanto può essere rapida la sostituzione di una tecnologia consolidata con una completamente differente e innovativa, che non si limita ad alterare un mercato, ma lo stravolge, in quella che in gergo oggi si chiama disruption.
Questa è la Quinta Avenue di New York il giorno di Pasqua del 1900: cercate l’automobile fra tutte le carrozze.
E questa è la stessa Quinta Avenue, lo stesso giorno, tredici anni dopo: cercate la carrozza.
Secondo Business Insider, le immagini provengono da un rapporto della Morgan Stanley del 2011 dedicato alla Tesla (intesa come azienda). Maggiori dettagli e altri esempi sono su Electrek.
Oggi al FestivalScienza di Cagliari, mentre parlavo di previsioni del futuro fallite, ho mostrato un esempio di quanto può essere rapida la sostituzione di una tecnologia consolidata con una completamente differente e innovativa, che non si limita ad alterare un mercato, ma lo stravolge, in quella che in gergo oggi si chiama disruption.
Questa è la Quinta Avenue di New York il giorno di Pasqua del 1900: cercate l’automobile fra tutte le carrozze.
E questa è la stessa Quinta Avenue, lo stesso giorno, tredici anni dopo: cercate la carrozza.
Secondo Business Insider, le immagini provengono da un rapporto della Morgan Stanley del 2011 dedicato alla Tesla (intesa come azienda). Maggiori dettagli e altri esempi sono su Electrek.
Ci vediamo oggi a Cagliari al FestivalScienza?
Finalmente sbarco in Sardegna! Oggi alle 17.30 sarò ospite del FestivalScienza a Cagliari, alla sala EXMA di via San Lucifero 71, per una conferenza intitolata “È difficile fare previsioni, specialmente per il futuro”: una rassegna ragionata delle previsioni meno azzeccate degli scienziati del passato, per imparare dai loro errori e ragionare sui futuri a scelta che ci aspettano.
Trovate qui tutti i dettagli. Farò una capatina anche al dibattito sui vaccini che si terrà stamattina alle 11 nello stesso luogo. Se siete da quelle parti, fatevi vedere, sarà un piacere incontrarvi.
Trovate qui tutti i dettagli. Farò una capatina anche al dibattito sui vaccini che si terrà stamattina alle 11 nello stesso luogo. Se siete da quelle parti, fatevi vedere, sarà un piacere incontrarvi.
2017/11/11
La Tv svizzera affronta il tema dei vaccini
Venerdì 10 novembre il programma Patti Chiari della Radiotelevisione Svizzera si è occupato di vaccinazioni e antivaccinismo. Il sondaggio online legato alla trasmissione ha subìto le interferenze degli antivaccinisti italiani, ma comunque rivela che il 19% degli svizzeri partecipanti al sondaggio è contrario all’attuale calendario vaccinale.
La puntata e il materiale informativo di supporto sono disponibili online qui.
Medici, pazienti e genitori raccontano la propria esperienza e chiariscono i fatti scientifici riguardanti questa materia così delicata. È molto interessante la spiegazione del calo della difterite prima dell’introduzione del relativo vaccino. Si parla delle responsabilità di alcuni personaggi come Red Ronnie, con le loro dichiarazioni allarmiste e completamente inventate, nella creazione della psicosi antivaccinista. A 18:40 circa c'è anche Roberto Burioni, specialista in immunologia, noto per la sua attività di risposta alle tesi antivacciniste. C’è anche una mia piccola apparizione a 7:40 circa, per spiegare la manipolazione e gli inganni di Wakefield, l’ex medico che ha inventato la correlazione (falsa) fra vaccino trivalente MPR e autismo.
La puntata e il materiale informativo di supporto sono disponibili online qui.
Medici, pazienti e genitori raccontano la propria esperienza e chiariscono i fatti scientifici riguardanti questa materia così delicata. È molto interessante la spiegazione del calo della difterite prima dell’introduzione del relativo vaccino. Si parla delle responsabilità di alcuni personaggi come Red Ronnie, con le loro dichiarazioni allarmiste e completamente inventate, nella creazione della psicosi antivaccinista. A 18:40 circa c'è anche Roberto Burioni, specialista in immunologia, noto per la sua attività di risposta alle tesi antivacciniste. C’è anche una mia piccola apparizione a 7:40 circa, per spiegare la manipolazione e gli inganni di Wakefield, l’ex medico che ha inventato la correlazione (falsa) fra vaccino trivalente MPR e autismo.
2017/11/10
Su Le Scienze scrivo di Terra piatta
Per il numero 591 de Le Scienze ho scritto un articolo dedicato al riemergere del terrapiattismo. A corredo di questo articolo vi segnalo questi riferimenti:
-- La dichiarazione sulla Terra piatta del campione di basket Kyrie Irving, quella di Sammy Watkins dei Los Angeles Rams, quella di Shaquille O’Neal, quella di Tila Tequila e quella del rapper B.O.B.
-- Le foto della Terra intera, trasmesse in tempo quasi reale dalla sonda DSCOVR da circa 1,6 milioni di km e riassunte in un video.
-- Il fatto curioso che si sa da millenni (e si è continuato a sapere anche nel medioevo) che la Terra è una sfera, ma i cristiani ritenevano che l’emisfero sud non fosse abitato per motivi teologici: Tradition and Transformation in Medieval Romance, a cura di Rosalind Field.
-- Un’animazione NASA dell’esperimento di Eratostene e dello sviluppo delle scienze di misurazione della forma della Terra.
-- Ho guardato i video italiani sulla terra piatta per vedere se riuscivano a convincermi (Mattia Salvia, Vice.com, 2016).
-- Chi sono i "Terrapiattisti", quelli che non credono che la Terra sia sferica (Linkiesta.it, 2016)
-- il tweet sulla “Terra tetraedrica” di Samantha Cristoforetti.
-- La dichiarazione sulla Terra piatta del campione di basket Kyrie Irving, quella di Sammy Watkins dei Los Angeles Rams, quella di Shaquille O’Neal, quella di Tila Tequila e quella del rapper B.O.B.
-- Le foto della Terra intera, trasmesse in tempo quasi reale dalla sonda DSCOVR da circa 1,6 milioni di km e riassunte in un video.
-- Il fatto curioso che si sa da millenni (e si è continuato a sapere anche nel medioevo) che la Terra è una sfera, ma i cristiani ritenevano che l’emisfero sud non fosse abitato per motivi teologici: Tradition and Transformation in Medieval Romance, a cura di Rosalind Field.
-- Un’animazione NASA dell’esperimento di Eratostene e dello sviluppo delle scienze di misurazione della forma della Terra.
-- Ho guardato i video italiani sulla terra piatta per vedere se riuscivano a convincermi (Mattia Salvia, Vice.com, 2016).
-- Chi sono i "Terrapiattisti", quelli che non credono che la Terra sia sferica (Linkiesta.it, 2016)
-- il tweet sulla “Terra tetraedrica” di Samantha Cristoforetti.
Podcast del Disinformatico del 2017/11/10
È disponibile per lo scaricamento il podcast della puntata di oggi del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera. Buon ascolto!
Attenzione ai limiti dei sensori d’impronta: causano litigi e un atterraggio d’emergenza
Molti utenti hanno uno smartphone dotato di sensore d’impronta e sono abituati a pensare che il telefonino sia quindi ben protetto da accessi indesiderati o inopportuni, ma una notizia pubblicata dal Times of India offre un esempio delle conseguenze decisamente estreme di questo eccesso di fiducia.
Il 5 novembre scorso un volo della Qatar Airways fra Doha (in Qatar) e Bali (in Indonesia) è stato costretto ad effettuare un atterraggio d’emergenza a Chennai, in India, a causa delle intemperanze di una passeggera. La donna, infatti, ha approfittato del fatto che il marito si era addormentato per prendergli il dito e appoggiarlo sul sensore d’impronta del telefonino (quello del marito), sbloccandolo e sfogliandone il contenuto.
Nel telefonino ha scoperto messaggi che ha interpretato come prova schiacciante dell’infedeltà del coniuge. Questo, insieme ad uno stato di ebbrezza, ha innescato una zuffa tra moglie e marito (che a questo punto presumibilmente ha smesso di dormire) che ha coinvolto anche il personale di bordo.
Vista la situazione, il comandante del velivolo ha deciso di far scendere la coppia scoppiata, insieme al figlio, e ha fatto scalo d’emergenza a Chennai, scaricando i tre per poi ripartire per la destinazione iniziale.
Morale della storia: il sensore d’impronta è molto efficace, ma ha dei limiti che è meglio conoscere.
Il 5 novembre scorso un volo della Qatar Airways fra Doha (in Qatar) e Bali (in Indonesia) è stato costretto ad effettuare un atterraggio d’emergenza a Chennai, in India, a causa delle intemperanze di una passeggera. La donna, infatti, ha approfittato del fatto che il marito si era addormentato per prendergli il dito e appoggiarlo sul sensore d’impronta del telefonino (quello del marito), sbloccandolo e sfogliandone il contenuto.
Nel telefonino ha scoperto messaggi che ha interpretato come prova schiacciante dell’infedeltà del coniuge. Questo, insieme ad uno stato di ebbrezza, ha innescato una zuffa tra moglie e marito (che a questo punto presumibilmente ha smesso di dormire) che ha coinvolto anche il personale di bordo.
Vista la situazione, il comandante del velivolo ha deciso di far scendere la coppia scoppiata, insieme al figlio, e ha fatto scalo d’emergenza a Chennai, scaricando i tre per poi ripartire per la destinazione iniziale.
Morale della storia: il sensore d’impronta è molto efficace, ma ha dei limiti che è meglio conoscere.
Facebook prova a combattere le fake news promuovendo qualunque commento contenente la parola “fake”
Facebook sta facendo vari esperimenti per contrastare il fenomeno delle fake news. Recentemente ne ha svolto uno che probabilmente si poteva evitare semplicemente accendendo un neurone prima di mettersi a picchiettare codice sulla tastiera: ha iniziato a promuovere e mettere in evidenza qualunque commento che contenesse la parola fake.
Avete già indovinato cos’è successo: anche notizie perfettamente attendibili di testate come la BBC, l’Economist, il New York Times, l’Independent e il Guardian si sono trovate inondate di commenti in primo piano che le definivano fake.
Le proteste degli utenti non si sono fatte attendere: invece di aiutare a distinguere le notizie vere da quelle chiaramente false, l’esperimento stava producendo l’effetto contrario, creando solo confusione.
Facebook si è giustificata dichiarando alla BBC che si è trattato di “un piccolo test che ora si è concluso. Volevamo vedere se dare la priorità ai commenti che indicano scetticismo poteva essere utile.” Arrivarci ragionandoci un attimo, invece di fare esperimenti sulla pelle degli utenti, a quanto pare non si usa più.
Avete già indovinato cos’è successo: anche notizie perfettamente attendibili di testate come la BBC, l’Economist, il New York Times, l’Independent e il Guardian si sono trovate inondate di commenti in primo piano che le definivano fake.
Le proteste degli utenti non si sono fatte attendere: invece di aiutare a distinguere le notizie vere da quelle chiaramente false, l’esperimento stava producendo l’effetto contrario, creando solo confusione.
Facebook si è giustificata dichiarando alla BBC che si è trattato di “un piccolo test che ora si è concluso. Volevamo vedere se dare la priorità ai commenti che indicano scetticismo poteva essere utile.” Arrivarci ragionandoci un attimo, invece di fare esperimenti sulla pelle degli utenti, a quanto pare non si usa più.
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Gli allucinanti “cartoni animati” di Youtube
Ultimo aggiornamento: 2017/11/10 16:30.
Molti genitori usano Youtube, e in particolare Youtube Kids, come surrogato della televisione per i propri figli: cercano il nome di qualche personaggio dei cartoni animati e poi lasciano che i figli tocchino le icone sullo schermo per passare al cartone animato successivo, proposto in base alla popolarità raggiunta e alle correlazioni. Spesso il cartone successivo si carica automaticamente, per cui è facile che il bambino si trovi esposto a video che i suoi genitori non hanno scelto.
Un articolo di Medium.com segnala un fenomeno che probabilmente i genitori non immaginano neanche: molti dei cartoni animati presenti su Youtube non sono autentici, ma sono pessime scopiazzature, generate automaticamente da programmi per computer, usando fondali standard e modelli digitali preconfezionati dei personaggi più noti, animati in modo scadentissimo. Non raccontano una storia vera e propria, ma i loro colori vivaci e le loro colonne sonore ripetitive hanno un effetto ipnotico sui loro giovanissimi spettatori.
Lo scopo di questi cartoni animati sintetici è sfruttare l’attenzione dei bambini per generare visualizzazioni, che a loro volta portano soldi ai loro creatori. Si tratta di una vera e propria industria di massa, dove la qualità e l’originalità non contano: alcuni temi, come le filastrocche o le Finger Families (guardatele per capire cosa sono), hanno decine di milioni di varianti e sono incredibilmente popolari (questo, per esempio, conta oltre mezzo miliardo di visualizzazioni).
Alcuni di questi pseudocartoni animati hanno contenuti probabilmente inadatti e potenzialmente traumatici o diseducativi, come i falsi cartoni di Peppa Pig dove Peppa subisce torture dal dentista o mangia il proprio padre o beve candeggina. Non li linko per non regalare loro visibilità (se volete esaminarli, i link sono nell’articolo di Medium.com), ma il concetto è chiaro: usare Youtube come sostituto della TV significa affidare i propri figli a un sistema automatico che fa soldi sfruttando le loro vulnerabilità per bombardarli di pubblicità e di contenuti scadenti, demenziali o violenti e probabilmente non è nelle intenzioni della maggior parte dei genitori.
Youtube ha risposto alle critiche riguardanti questi video dicendo che non consentirà ai creatori di video di monetizzare i video che “fanno uso inadatto di personaggi per tutta la famiglia” e che introdurrà dei limiti di età sui video segnalati dagli utenti e dai recensori volontari, soprattutto in Youtube Kids. Nel frattempo conviene comunque procurarsi fonti più affidabili di cartoni animati oppure, se mi passate l’eresia, condividere un libro illustrato.
Molti genitori usano Youtube, e in particolare Youtube Kids, come surrogato della televisione per i propri figli: cercano il nome di qualche personaggio dei cartoni animati e poi lasciano che i figli tocchino le icone sullo schermo per passare al cartone animato successivo, proposto in base alla popolarità raggiunta e alle correlazioni. Spesso il cartone successivo si carica automaticamente, per cui è facile che il bambino si trovi esposto a video che i suoi genitori non hanno scelto.
Un articolo di Medium.com segnala un fenomeno che probabilmente i genitori non immaginano neanche: molti dei cartoni animati presenti su Youtube non sono autentici, ma sono pessime scopiazzature, generate automaticamente da programmi per computer, usando fondali standard e modelli digitali preconfezionati dei personaggi più noti, animati in modo scadentissimo. Non raccontano una storia vera e propria, ma i loro colori vivaci e le loro colonne sonore ripetitive hanno un effetto ipnotico sui loro giovanissimi spettatori.
Lo scopo di questi cartoni animati sintetici è sfruttare l’attenzione dei bambini per generare visualizzazioni, che a loro volta portano soldi ai loro creatori. Si tratta di una vera e propria industria di massa, dove la qualità e l’originalità non contano: alcuni temi, come le filastrocche o le Finger Families (guardatele per capire cosa sono), hanno decine di milioni di varianti e sono incredibilmente popolari (questo, per esempio, conta oltre mezzo miliardo di visualizzazioni).
Alcuni di questi pseudocartoni animati hanno contenuti probabilmente inadatti e potenzialmente traumatici o diseducativi, come i falsi cartoni di Peppa Pig dove Peppa subisce torture dal dentista o mangia il proprio padre o beve candeggina. Non li linko per non regalare loro visibilità (se volete esaminarli, i link sono nell’articolo di Medium.com), ma il concetto è chiaro: usare Youtube come sostituto della TV significa affidare i propri figli a un sistema automatico che fa soldi sfruttando le loro vulnerabilità per bombardarli di pubblicità e di contenuti scadenti, demenziali o violenti e probabilmente non è nelle intenzioni della maggior parte dei genitori.
Youtube ha risposto alle critiche riguardanti questi video dicendo che non consentirà ai creatori di video di monetizzare i video che “fanno uso inadatto di personaggi per tutta la famiglia” e che introdurrà dei limiti di età sui video segnalati dagli utenti e dai recensori volontari, soprattutto in Youtube Kids. Nel frattempo conviene comunque procurarsi fonti più affidabili di cartoni animati oppure, se mi passate l’eresia, condividere un libro illustrato.
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