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2016/01/20
Allerta in Svizzera per false mail della polizia federale
Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento). Ultimo aggiornamento: 2016/01/21 21:55.
Se ricevete una mail come quella qui accanto, apparentemente proveniente dalla Polizia Federale svizzera, come sta succedendo da qualche giorno a molti utenti che hanno un indirizzo di e-mail .ch, cestinatela senza cliccare sui suoi link: è una trappola.
Anche se il suo testo in tedesco parla di un procedimento legale al quale bisogna replicare entro quindici giorni, si tratta infatti di una messinscena architettata da truffatori: la polizia non c’entra nulla (lo si nota dall’indirizzo del mittente, che non è delle autorità svizzere) e anzi ha messo in guardia gli utenti attraverso i media.
Chi la cestina senza cliccare sui suoi link non dovrebbe correre rischi: chi invece cade nella trappola e clicca sui link viene portato, secondo quanto riferisce la Polizia Cantonale, a una pagina Web nella quale, se si immette il numero di riferimento riportato nel messaggio “si scarica, molto probabilmente, un programma malevolo”.
Nel campione che ho esaminato io, i link portavano a un sito russo (lider07.ru) che al momento in cui scrivo effettua un redirect alla pagina di login di Google che non sembra particolarmente ostile (non è una finta pagina di login, fra l’altro). Può darsi che il redirect sia stato impostato da qualcuno per neutralizzare la campagna di e-mail truffaldine, o che nella pagina di login di Google ci sia del codice ostile in più: in ogni caso è meglio lasciar perdere cestinando il messaggio.
Nel frattempo ho segnalato a Netcraft il link contenuto nella mail truffaldina, per cui chi usa la barra anti-phishing di Netcraft verrà allertato se per caso clicca sui link.
Fonti: Giornale del Popolo, RSI, Tio.ch, TicinoNews.
Se ricevete una mail come quella qui accanto, apparentemente proveniente dalla Polizia Federale svizzera, come sta succedendo da qualche giorno a molti utenti che hanno un indirizzo di e-mail .ch, cestinatela senza cliccare sui suoi link: è una trappola.
Anche se il suo testo in tedesco parla di un procedimento legale al quale bisogna replicare entro quindici giorni, si tratta infatti di una messinscena architettata da truffatori: la polizia non c’entra nulla (lo si nota dall’indirizzo del mittente, che non è delle autorità svizzere) e anzi ha messo in guardia gli utenti attraverso i media.
Chi la cestina senza cliccare sui suoi link non dovrebbe correre rischi: chi invece cade nella trappola e clicca sui link viene portato, secondo quanto riferisce la Polizia Cantonale, a una pagina Web nella quale, se si immette il numero di riferimento riportato nel messaggio “si scarica, molto probabilmente, un programma malevolo”.
Nel campione che ho esaminato io, i link portavano a un sito russo (lider07.ru) che al momento in cui scrivo effettua un redirect alla pagina di login di Google che non sembra particolarmente ostile (non è una finta pagina di login, fra l’altro). Può darsi che il redirect sia stato impostato da qualcuno per neutralizzare la campagna di e-mail truffaldine, o che nella pagina di login di Google ci sia del codice ostile in più: in ogni caso è meglio lasciar perdere cestinando il messaggio.
Nel frattempo ho segnalato a Netcraft il link contenuto nella mail truffaldina, per cui chi usa la barra anti-phishing di Netcraft verrà allertato se per caso clicca sui link.
Fonti: Giornale del Popolo, RSI, Tio.ch, TicinoNews.
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