Fonte: Wikimedia Commons |
Nel numero de Le Scienze di dicembre scorso c’era un mio articolo dedicato a quest’argomento leggermente macabro. Nel prepararlo ho scoperto cose sorprendenti, che racconto appunto nell’articolo: per esempio, l’immagine qui accanto mostra proprio una di queste “registrazioni” o optografie. È la sagoma di una finestra, impressa sulla retina di un coniglio sacrificato per studiare il fenomeno. Allora il fenomeno è reale? Non proprio, ma per ora non posso fare spoiler.
Oltre a quello che ho scritto nell’articolo c’era parecchio materiale che ho dovuto escludere per ragioni di spazio: se volete approfondire la questione, ecco le principali fonti che ho utilizzato per la ricerca.
– Kühne W, 1878, On the Photochemistry of the Retina and on Visual Purple (trans. by Michael Foster), MacMillan, London.
– Kühne W, 1881, Beobachtungen zur Anatomie und Physiologie der Retina, Heidelberg.
– The last image: On the history of optography. Gerstmeyer, Ogbourne, Scholtz. Acta Ophthalmologica 2012 pag. 58; Milan 2012; Nok 2012.
– Optograms and criminology: science, news reporting, and fanciful novels. Lanska DJ. Prog Brain Res. 2013;205:55-84. doi: 10.1016/B978-0-444-63273-9.00004-6.
– Optometry and optograms. The College of Optometrists.
– Dead Men’s Eyes: A History of Optography. The Chirurgeon’s Apprendice.
– Optograms and Fiction: Photo in a Dead Man’s Eye, di Arthur B. Evans, in Science-Fiction Studies, XX:3 #61, (Nov. 1993): 341-61 (altra versione qui).
C'è anche una discussione interessante delle citazioni letterarie e cinematografiche degli optogrammi su The Straight Dope. Infine segnalo che esiste un sito dedicato all’optografia: il Museum of Optography di Derek Ogbourne, che raccoglie una testimonianza video particolarmente interessante in questa pagina. Buona lettura, se non siete impressionabili.
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