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2016/01/15
Bimbo dice di sentire le voci di notte in cameretta: stavolta è vero
Ricordate quando eravate bambini e vi mettevano a letto nella vostra cameretta e nella semioscurità ogni forma sembrava un mostro e faceva paura? Io ero particolarmente ossessionato da una vestaglia appesa dietro la porta della mia stanza: avrei giurato di averla vista muoversi tante volte.
Immaginate ora che vostro figlio venga a raccontarvi che ha paura perché di notte sente delle voci in camera sua. Probabilmente pensereste che se lo sta sognando o che sta manifestando la naturale paura infantile di restare solo. Dev’essere quello che hanno pensato Jay e Sarah, i genitori di un bimbo di tre anni negli Stati Uniti, quando il piccolo ha raccontato che sentiva le voci. Fino al momento in cui le hanno udite anche loro provenire dall’interno della cameretta: Sarah è entrata e ha sentito una voce dire “Svegliati bambino, papà ti sta cercando”.
Possessioni demoniache? No, semplicemente un baby monitor troppo tecnologico e insicuro. Oggi sono molto diffuse le versioni Wi-Fi di questi dispositivi per sorvegliare a distanza i bambini mentre dormono e sentire se piangono o hanno bisogno, e soprattutto vanno di moda le versioni bidirezionali, dove non solo si può vedere e ascoltare il bimbo ma si può anche parlare con lui.
Nel caso di Jay e Sarah, il baby monitor era accessibile da Internet a causa di una configurazione insicura e qualcuno lo ha scoperto (non è difficile) e ha cominciato a chiacchierare con il bambino.
Se avete dispositivi di questo genere, ricordate dunque di cambiare la loro password predefinita e di configurarli in modo che non siano accessibili dall’esterno e tenete aggiornato il loro software di gestione (spesso questi dispositivi vengono venduti con difetti di sicurezza che vengono corretti in seguito). Oppure lasciate perdere le soluzioni hi-tech e procuratevi un baby monitor tradizionale, che funziona via radio e non è così vulnerabile semplicemente perché non consente di parlare al bimbo.
Fonte: KDVR.
Immaginate ora che vostro figlio venga a raccontarvi che ha paura perché di notte sente delle voci in camera sua. Probabilmente pensereste che se lo sta sognando o che sta manifestando la naturale paura infantile di restare solo. Dev’essere quello che hanno pensato Jay e Sarah, i genitori di un bimbo di tre anni negli Stati Uniti, quando il piccolo ha raccontato che sentiva le voci. Fino al momento in cui le hanno udite anche loro provenire dall’interno della cameretta: Sarah è entrata e ha sentito una voce dire “Svegliati bambino, papà ti sta cercando”.
Possessioni demoniache? No, semplicemente un baby monitor troppo tecnologico e insicuro. Oggi sono molto diffuse le versioni Wi-Fi di questi dispositivi per sorvegliare a distanza i bambini mentre dormono e sentire se piangono o hanno bisogno, e soprattutto vanno di moda le versioni bidirezionali, dove non solo si può vedere e ascoltare il bimbo ma si può anche parlare con lui.
Nel caso di Jay e Sarah, il baby monitor era accessibile da Internet a causa di una configurazione insicura e qualcuno lo ha scoperto (non è difficile) e ha cominciato a chiacchierare con il bambino.
Se avete dispositivi di questo genere, ricordate dunque di cambiare la loro password predefinita e di configurarli in modo che non siano accessibili dall’esterno e tenete aggiornato il loro software di gestione (spesso questi dispositivi vengono venduti con difetti di sicurezza che vengono corretti in seguito). Oppure lasciate perdere le soluzioni hi-tech e procuratevi un baby monitor tradizionale, che funziona via radio e non è così vulnerabile semplicemente perché non consente di parlare al bimbo.
Fonte: KDVR.
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