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2016/01/22
Bolletta da quasi 5000 euro per aver giocato a FIFA sulla X-Box
L’articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2016/01/22 15:15.
La settimana scorsa ho segnalato il caso di un bambino inglese che ha speso oltre 5000 euro giocando con l’iPad a un gioco inizialmente gratuito; stavolta è il turno di un ragazzo canadese di diciassette anni, che sulla sua Xbox One ha giocato a FIFA spendendo quasi 8000 dollari canadesi in acquisti all’interno del gioco.
Il padre, Lance Perkins di Pembroke, in Ontario, ha infatti ricevuto a fine 2015 una fattura da 7625.88 dollari canadesi (circa 4916 euro, 5370 franchi), addebitati sulla carta di credito che aveva affidato al figlio per le emergenze e per fare acquisti per il negozio di famiglia.
Il signor Perkins ha contattato immediatamente la casa produttrice di Xbox One, che è Microsoft, e dice che gli è stato risposto che l’addebito è valido e che la console di gioco ha varie funzioni di controllo parentale che impediscono gli acquisti non autorizzati. Il fatto che questi acquisti siano stati effettuati da un minore ha comunque spinto il servizio clienti di Xbox a dichiarare che riesaminerà il caso, ma finora non ci sono state novità. Invece la società che gestisce la carta di credito ha risposto al signor Perkins che l’unico modo per farsi annullare l’addebito sarebbe denunciare il figlio per frode.
Trovarsi in situazioni come questa è decisamente spiacevole e per molte economie domestiche addebiti di questo genere possono essere un problema molto serio. Meglio evitare, quindi, usando alcune precauzioni:
– usare i controlli parentali presenti sulle console di gioco;
– non affidare a minori carte di credito con limiti di spesa così elevati;
– attivare un avviso via SMS o mail per ogni transazione della carta di credito superiore a un certo ammontare;
– usare carte di credito prepagate, oppure le carte prepagate del produttore della console;
– imparare a gestire gli account di gioco, come descritto da Microsoft qui e qui.
Soprattutto è importante ricordare chiaramente ai minori (e probabilmente non solo a loro) che quando un videogioco parla di soldi o gemme o gioielli, molto spesso si tratta di oggetti virtuali che però si pagano in denaro molto reale.
Fonti: CBC, Inquisitr.
La settimana scorsa ho segnalato il caso di un bambino inglese che ha speso oltre 5000 euro giocando con l’iPad a un gioco inizialmente gratuito; stavolta è il turno di un ragazzo canadese di diciassette anni, che sulla sua Xbox One ha giocato a FIFA spendendo quasi 8000 dollari canadesi in acquisti all’interno del gioco.
Il padre, Lance Perkins di Pembroke, in Ontario, ha infatti ricevuto a fine 2015 una fattura da 7625.88 dollari canadesi (circa 4916 euro, 5370 franchi), addebitati sulla carta di credito che aveva affidato al figlio per le emergenze e per fare acquisti per il negozio di famiglia.
Il signor Perkins ha contattato immediatamente la casa produttrice di Xbox One, che è Microsoft, e dice che gli è stato risposto che l’addebito è valido e che la console di gioco ha varie funzioni di controllo parentale che impediscono gli acquisti non autorizzati. Il fatto che questi acquisti siano stati effettuati da un minore ha comunque spinto il servizio clienti di Xbox a dichiarare che riesaminerà il caso, ma finora non ci sono state novità. Invece la società che gestisce la carta di credito ha risposto al signor Perkins che l’unico modo per farsi annullare l’addebito sarebbe denunciare il figlio per frode.
Trovarsi in situazioni come questa è decisamente spiacevole e per molte economie domestiche addebiti di questo genere possono essere un problema molto serio. Meglio evitare, quindi, usando alcune precauzioni:
– usare i controlli parentali presenti sulle console di gioco;
– non affidare a minori carte di credito con limiti di spesa così elevati;
– attivare un avviso via SMS o mail per ogni transazione della carta di credito superiore a un certo ammontare;
– usare carte di credito prepagate, oppure le carte prepagate del produttore della console;
– imparare a gestire gli account di gioco, come descritto da Microsoft qui e qui.
Soprattutto è importante ricordare chiaramente ai minori (e probabilmente non solo a loro) che quando un videogioco parla di soldi o gemme o gioielli, molto spesso si tratta di oggetti virtuali che però si pagano in denaro molto reale.
Fonti: CBC, Inquisitr.
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