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2019/06/21
Antibufala: usare tablet e smartphone causa corna
Spero di fare un po’ di prevenzione antibufala, così magari si evita che arrivi anche nei media di lingua italiana la “notizia” secondo la quale l’uso intensivo di smartphone e tablet, che inducono l’utente a tenere la testa chinata per lunghi periodi, starebbe inducendo la crescita di “corna”, o meglio di protuberanze ossee sulla nuca.
Tutto nasce da un articolo medico pubblicato nel 2018 su una rivista di settore e recentemente citato dalla BBC in un suo articolo dedicato allle trasformazioni dello scheletro indotte dallo stile di vita odierno.
L’articolo medico (Prominent exostosis projecting from the occipital squama more substantial and prevalent in young adult than older age groups, di David Shahar e Mark G. L. Sayers, in Nature Scientific Reports) si limita a notare di aver osservato, in un campione di pazienti australiani, una frequenza maggiore che in passato di formazione di piccole sporgenze ossee e ipotizza che il fenomeno possa essere dovuto alla posizione della testa assunta durante l’uso di dispositivi mobili.
Questa cautela non ha impedito titoli come “Studio: i telefoni forse causano la crescita di corna sui crani dei giovani” (Forbes) oppure “Sui crani dei giovani crescono corna. Ricerca suggerisce che sia colpa dell’uso di telefonini” (Washington Post). Ma lo stesso Forbes pubblica anche un approfondito debunking dell’articolo medico, notandone alcuni errori di metodo piuttosto fondamentali.
Io il debunking preventivo l’ho fatto. Ma temo che la tentazione di parlare di corna, con un doppio senso tutto italiano che non esiste in inglese, sarà irresistibile per molti giornalisti in cerca di clic facili.
Fonte aggiuntiva: The Register.
Tutto nasce da un articolo medico pubblicato nel 2018 su una rivista di settore e recentemente citato dalla BBC in un suo articolo dedicato allle trasformazioni dello scheletro indotte dallo stile di vita odierno.
L’articolo medico (Prominent exostosis projecting from the occipital squama more substantial and prevalent in young adult than older age groups, di David Shahar e Mark G. L. Sayers, in Nature Scientific Reports) si limita a notare di aver osservato, in un campione di pazienti australiani, una frequenza maggiore che in passato di formazione di piccole sporgenze ossee e ipotizza che il fenomeno possa essere dovuto alla posizione della testa assunta durante l’uso di dispositivi mobili.
Questa cautela non ha impedito titoli come “Studio: i telefoni forse causano la crescita di corna sui crani dei giovani” (Forbes) oppure “Sui crani dei giovani crescono corna. Ricerca suggerisce che sia colpa dell’uso di telefonini” (Washington Post). Ma lo stesso Forbes pubblica anche un approfondito debunking dell’articolo medico, notandone alcuni errori di metodo piuttosto fondamentali.
Io il debunking preventivo l’ho fatto. Ma temo che la tentazione di parlare di corna, con un doppio senso tutto italiano che non esiste in inglese, sarà irresistibile per molti giornalisti in cerca di clic facili.
Fonte aggiuntiva: The Register.
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