“Si perde nella notte e resta impanata con l'auto: anziana chiede aiuto ma poi sparisce”. Per ritrovarla basterà forse seguire la scia di briciole.
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2022/11/02
2022/10/03
Antibufala mini: “Acquista un Suv elettrico da 80.000 euro e scopre che per ricaricarlo in garage servono più di 4 giorni” (bufala)
Ultimo aggiornamento: 2022/10/04 17:20.
Mi sono arrivate parecchie segnalazioni a proposito di un articolo pubblicato da Il Gazzettino, Leggo e Il Messaggero e firmato da Angela Casano (copia permanente; copia permanente; copia permanente). L’articolo titola “Acquista un Suv elettrico da 80.000 euro e scopre che per ricaricarlo in garage servono più di 4 giorni”, ma è falso e ingannevole: non è affatto vero che normalmente serve così tanto tempo e non viene precisato che l’auto ha una batteria grande il triplo di quelle normali.
La giornalista non ha incluso nel suo articolo il link al video che descrive (un’omissione frequentissima nel giornalismo online), rendendo impossibile al lettore qualunque approfondimento, ma grazie a @Ruggio81, che ha trovato il video in questione, si può capire come stanno realmente le cose.
Il video citato e descritto da Angela Casano non mostra alcuna scoperta improvvisa da parte di un utente particolarmente sprovveduto (come suggerisce il titolo) ma presenta semplicemente un esperimento consapevole, pubblicato oltretutto su un canale YouTube dedicato alle auto elettriche e quindi competente in materia.
L’esperimento è stato fatto per dare risposta a una semplice curiosità: quella di vedere quanto ci vorrebbe a caricare un veicolo elefantiaco (oltre 4 tonnellate), che ha una batteria enorme (da ben 212 kWh, il triplo di un’auto elettrica normale), se si volesse usare una comune presa domestica statunitense (a 110 V) e un caricatore mobile invece di una presa domestica apposita o di una wallbox. Tutto qui.
È grave e fuorviante che l’articolo di Angela Casano non dica che l’auto in questione ha una batteria tre volte più grande di quelle normali, triplicando quindi i tempi di carica. Questo rischia di far pensare al lettore che persino “uno dei Suv con più alte prestazioni sul mercato” richieda tempi biblici per la ricarica quando non è affatto così. Infatti anche nelle condizioni atipiche usate per l’esperimento, un’auto elettrica normale (con una batteria da 60-70 kWh) si caricherebbe in un giorno.
È inoltre falso scrivere che “per ricaricarlo in garage servono più di 4 giorni”, perché collegando questo veicolo a una normale presa di ricarica per auto elettriche serve un giorno solo, non quattro. Questo viene detto e mostrato esplicitamente nella seconda parte del video stesso.
Questa è la trascrizione di quello che viene detto nel video:
“The new GMC Hummer EV truck is the quickest charging vehicle on the market right now. But what if you're not at a fast charger and just at home? How fast does it charge? Just plugged it at my house, 120 volts, using the Hummer cable. Level 1 charging, 120 volts, using the Hummer cable. Right now it's about 6 pm on Tuesday and it says it will be full by Saturday at 10:55, which is four plus days of charging. Wow. I have a Juice Box Level 2 charger, 240 volts at my garage. Plug in Level 2 charger. Now it says it will be done tomorrow by 6:30, so about 24 hours of charging from 4% to 100%. It's a 212 kWh battery. Still takes a while.”
Nessuna dichiarazione di disappunto o scoperta.
In traduzione:
“Il nuovo autocarro Hummer EV della GMC è il veicolo che ha la carica più rapida fra quelli oggi sul mercato. Ma che succede se non sei a una colonnina di ricarica rapida e sei semplicemente a casa? A che velocità si carica? L’ho appena collegato a casa mia, a 120 volt, usando il cavo dell’Hummer. Carica di Livello 1, 120 volt, usando il cavo dell’Hummer. Ora sono circa le 18 di martedì e dice che sarà completamente carica entro sabato alle 10:che sono oltre quattro giorni di carica. Wow. Ho un caricatore di Livello 2 Juice Box da 240 volt nel mio garage. Collego il caricatore di Livello 2. Ora dice che avrà finito domani entro le 18:30, quindi circa 24 ore di carica dal 4% al 100%. È una batteria da 212 kWh. Ci mette comunque un po’.”
Inoltre alle colonnine rapide pubbliche da 350 kW un Hummer elettrico aggiunge 100 miglia (160 km) di autonomia in 10 minuti, secondo il costruttore. Se si ha fretta di caricare, si va a una di queste stazioni di ricarica.
Resta il fatto che usare su strada un veicolo energivoro del genere è la totale antitesi dell’efficienza e dell’attenzione per l’ambiente che invece una normale auto elettrica consente.
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2022/07/25
Il Mattino, il Gazzettino, Leggo, la Gazzetta del Sud pubblicano una foto falsa attribuendola a Samantha Cristoforetti. Nessuno controlla prima di pubblicare
Pubblicazione iniziale: 2022/07/25 23:38. Ultimo aggiornamento: 2022/07/27 16:25.
Ben quattro testate giornalistiche italiane (Leggo, Il Mattino, La Gazzetta del Sud e Il Gazzettino) hanno pubblicato un fotomontaggio scrivendo che sarebbe un selfie dell’astronauta Samantha Cristoforetti.
- “Samantha Cristoforetti, il web la premia: è suo il super selfie più bello della storia”, titola Il Mattino (copia permanente), precisando a scanso di equivoci anche nel testo che la foto sarebbe sua:“tra un esperimento e l'altro AstroSamantha trova anche il tempo di regalare al mondo uno dei selfie più belli della storia”.
- Lo stesso testo viene pubblicato dal Gazzettino (copia permanente).
- Leggo pubblica un tweet certissimo (“è suo il super selfie della storia”) e poi un testo (copia permanente) praticamente identico a quello delle altre due testate, ma con l’aggiunta di qualche frasetta dubitativa.
-
La
Gazzetta del Sud
titola
“Samanta Cristoforetti passeggia nello spazio: il selfie con l'Europa
alle spalle”
(copia permanente).
Gli articoli di Leggo, del Gazzettino e del Mattino sono
praticamente identici e tutti firmati da Niccolò Dainelli. Quello della
Gazzetta del Sud non è firmato.
La notizia è falsa: il presunto selfie è in realtà un vecchio fotomontaggio che risale ad almeno un anno e mezzo fa ed è stato pescato dal Web, a quanto pare senza effettuare il minimo controllo.
Il fotomontaggio ha le luci completamente sbagliate: l’astronauta è illuminato a giorno, ma dietro la Terra è vista di notte. Da dove arriverebbe la luce che illumina l’astronauta? E cosa sarebbe quel grande oggetto bianco squadrato che si vede riflesso nella visiera?
Oltretutto il fotomontaggio mostra una tuta spaziale americana, mentre
Samantha Cristoforetti è uscita nello spazio il 21 luglio scorso usando una
tuta russa, che è completamente differente. E l’inquadratura della
Terra è decisamente troppo ampia per essere presa dalla quota della Stazione
Spaziale Internazionale, dove si trova ora Samantha, a 400 km di quota.
Non pretendo che un giornalista generalista sappia distinguere una tuta spaziale russa da una americana o che conosca l’aspetto della Terra da 400 km. Ma mi aspetto che non pubblichi foto a caso prese dal Web senza verificarle.
Nel caso specifico, l’articolo del Gazzettino mostra anche la fonte usata per questa foto falsa: un tweet di una utente qualsiasi.
A questa utente ho chiesto educatamente se era disposta a rimuovere il tweet.
La foto è falsa; è un fotomontaggio e non mostra affatto Samantha Cristoforetti. La tuta è americana, ma lei è uscita con una tuta russa. E la foto gira da un anno e mezzo.
Giuliana, il tuo tweet è stato ripreso dai giornali, diffondendo la fandonia. Lo cancelleresti? Grazie. — Paolo Attivissimo (@disinformatico) July 25, 2022
La risposta dell’utente “Giuliana Valenti”:
Però perlomeno ha rimosso il tweet.Il fotomontaggio gira almeno dalla fine del 2020, come è facile verificare con tre secondi di ricerca su Tineye.
@Ufoofinterest mi segnala che una variante della stessa foto è stata spacciata anche da CBS News come selfie fatto da Samantha Cristoforetti addirittura nel 2016, scrivendo persino nella didascalia “Samantha Cristoforetti/ESA” come fonte e dando dettagli (completamente falsi) sul contesto: “Italian Astronaut Samantha Cristoforetti sent the people of Macedonia a greeting from space on twitter with this selfie, 2014” (copia permanente). Non è vero, e non può essere vero perché durante la sua prima missione Samantha non ha effettuato nessuna uscita in tuta spaziale. Complimenti vivissimi anche a CBS News, insomma.
Altre info sulle origini di questo fotomontaggio sono state trovate da
@PicPedant: l’immagine dell’astronauta è tratta da una foto (ISS032E025258) che mostra l’astronauta giapponese Aki Hoshide ed è stata scattata il 5
settembre 2012.
Lo sfondo, invece, è probabilmente un’immagine composita tratta da riprese
satellitari come
queste, segnalate da
SMHoaxSlayer.
---
Poco dopo la pubblicazione della mia
segnalazione
su Twitter, il Gazzettino ha semplicemente rimosso l’articolo, senza
rettificarlo come sarebbe invece previsto dal codice dentologico dell’Ordine
dei Giornalisti. La versione sul Mattino è invece ancora lì al momento
in cui scrivo queste righe, ma con un bel buco al posto della foto, visto che
il tweet di Giuliana Valenti che è stato usato per embeddare l’immagine
è stato rimosso.
Questo è il modo in cui si fa giornalismo in certe redazioni. Meno male che i giornali dovrebbero salvarci dalle fake news.
Ringrazio i tanti che mi hanno segnalato i dettagli di questo ennesimo scivolone giornalistico perfettamente evitabile. Ho preparato un’immagine che se volete potete usare per rispondere concisamente ai tanti che condivideranno questo falso:
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2022/07/27 16:25. Sono state pubblicate le prime foto effettive dell’escursione di Samantha.
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2021/08/27
Ci risiamo: testate giornalistiche pubblicano come vera la foto (falsa) degli attentati a Kabul
Ultimo aggiornamento: 2021/08/27 17:30.
Niente, è tutto inutile. Faccio un’antibufala preventiva, segnalando i colleghi di AFP Factuel, che avvisano che la foto spacciata come immagine dell’attentato a Kabul di ieri non c’entra nulla e risale al 2015:
Cette photo qui circule en plusieurs langues ne montre pas non plus l'explosion d'aujourd'hui.
— AFP Factuel 🔎 (@AfpFactuel) August 26, 2021
Elle est relayée sur internet depuis 2015
➡️ https://t.co/oVcNkpIyRJ pic.twitter.com/fzLGVi9I9i
Ma il malcostume giornalistico di pubblicare immagini prese da chissà dove, senza fare alcun controllo elementare sulla loro provenienza o preesistenza, continua indifferente e refrattario a ogni preavviso. Questo è Alberto Berlini su Today.it (pseudolink; copia permanente):
Questa è Famiglia Cristiana (pseudolink; copia permanente):
Mi arrivano segnalazioni riguardanti anche altre testate:
Anche Il sole 24 ore, che però scarica preventivamente la responsabilità. "L'abbiamo trovata così su Twitter mica possiamo verificare tutto", diranno pic.twitter.com/5otENHx97C
— Andrea Fontana (@twittatore) August 26, 2021
A @RaiNews spacciano un video di un bombardamento su Gaza per il video dell'attentato all'aeroporto di #kabul. Ottimo.
— @ElBarto@ (@00ElBarto00) August 26, 2021
Il #Gazzettino cartaceo pubblica la foto precisando che è tratta dal profilo di @sudhirchaudhary pic.twitter.com/ISTxEqgeO6
— Bizio Gradenigo (@BizioGradenigo) August 27, 2021
Stasera cosa ieri sera a @InOndaLa7 hanno mostrato questa foto falsa con dicitura "fonte profilo Twitter..."
— Michele Biemmi (@biemmic) August 27, 2021
Dopo la pubblicazione iniziale di questo mio articolo mi è arrivata la segnalazione che si è aggiunto anche TGCom24:
Pentagono: una sola esplosione giovedì a Kabul #afghanistan https://t.co/q8au3uWqBa pic.twitter.com/rQ9MaFy9K5
— Tgcom24 (@MediasetTgcom24) August 27, 2021
Finché le notizie false verranno pubblicate proprio da coloro che dovrebbero difenderci dalle notizie false, e finché il metodo di lavoro delle redazioni sarà “pubblica qualunque cosa trovata in rete, chissenefrega da dove viene e se è vera o no”, sarà difficile liberarsi delle fake news.
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2019/05/07
Per Il Messaggero e il Gazzettino,“RoyalbabyGINGERofsussex” è un account ufficiale
Il Messaggero e Il Gazzettino pubblicano un intero articolo (i link portano a copie su Archive.org) dedicato al royal baby, raccontando che “il neo papà Harry ha voluto dedicare un pensiero speciale alla amatissima principessa morta quando lui aveva solo 13 anni.”
Lo avrebbe fatto, secondo l’anonimo redattore, postandolo “sul profilo Instagram ufficiale Royalbabygingerofsussex”.
Sì, avete capito bene. Al Messaggero e al Gazzettino pensano che un account ufficiale della famiglia reale britannica possa chiamarsi Royalbabygingerofsussex. Ginger significa “coi capelli rossi”. Pensano che un account ufficiale non abbia il bollino di autenticazione per distinguerlo dai cloni e dalle parodie (quello vero, @sussexroyal, ce l’ha).
Non solo: è chiaro che ormai rileggere è un residuo inutile del passato che le redazioni hanno abbandonato. Perché c’è un errore persino nel titolo ( “tua braccia”).
Sarebbe interessante, a questo punto, capire come è nata questa bufala: Il Messaggero ha copiato dal Gazzettino (compreso l’erroraccio nel titolo) o viceversa? Oppure entrambi hanno attinto alla stessa fonte, che magari pagano pure per questo ciarpame?
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2019/01/06
Gazzettino, Il Mattino, Leggo: muore Bre Payton, “conduttrice antivaccini”. Che non era antivaccinista
Siamogeek ha provato a cercare le dichiarazioni antivacciniste attribuite a Bre Payton. Non ne ha trovate. Ha cercato i “diversi editoriali” nei quali, secondo queste testate, la Payton “spiegava che «i vaccini sono opera del diavolo» e che «bisogna combattere con tutti i mezzi le campagne di vaccinazione statali contro la pertosse [...]»”. Non ne ha trovati.
Forza, Gazzettino, Il Mattino, Leggo: fateci vedere questi “editoriali”. Oppure rettificate i vostri articoli. Grazie.
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2017/01/04
Il Messaggero, il Gazzettino e la qualità dell’informazione
Non ho parole. Mi riprendo dalla nausea di questa diarrea verbale firmata da Nicoletta Gigli e poi provo a scrivere qualcosa.
La fonte è Il Messaggero. Non un blog di un moccioso: Il Messaggero.
Ne trovate archiviata qui su Archive.org una copia. Lo stesso “articolo” c’è anche sul Gazzettino: altra testata giornalistica registrata, non il quadernino dei compiti di un bambino delle elementari. Non ho salvato lo screenshot, purtroppo.
Trascrivo questo scempio per chi non può leggere le immagini:
TERNA Bimba di 12 anni violentata da un amico di famiglia Resta INCINTA e partorisce. La polizia Arresta lo stupratore. Il Bambino e la NATO e date in Affido. Una storia drammatica Che ha visto venire Vittima Una bambina innocente costretta ad affrontare un calvario Che la segnerà per sempre. Ha 12 anni, E straniera MA vive a Terni da anni, ed ha nascosto nel grembo un bimbo Frutto della Violenza consumata da un amico di famiglia. Lui, 31 anni, connazionale della bambina senza macchia e senza Precedenti, Ora e rinchiuso in Una cella del carcere di Sabbione con l'accusa di Averla violentata e di Averla messa INCINTA. Poi di averla minacciata: «Se parli ti ammazzo».
La delicata Indagine Portata avanti Dagli Uomini della Squadra mobile, guidati da Alfredo Luzi, has been Tutta in salita. Era cominciata alla multa del 2015, when la bimba si presento in ospedale accompagnata Dai genitori per degli accertamenti. I medici scopriranno Che la 12enne E INCINTA, Che È già al quarto mese di Gravidanza E che l'aborto, per legge, E Ormai impossibile. La bimba dovra far nascere Quel bimbo, Frutto Di Una Violenza senza attenuanti, Che sarà date in affidamento per l'Adozione. La delicata Indagine, coordinata dal pm Raffaele Iannella, l'Avra bisogno di riscontri e testimonianze Perché la mamma-bambina non racconterà mai Quello che ha dovuto subito. La mobile alla multa Riuscirà una accertare la cruda verità: il 31enne, L'amico di famiglia Che frequenta abitualmente la piccola ei suoi genitori, l'avrebbe violentata. Forse Un solo episodio, ma decisivo Perché la 12enne sarebbe Rimasta subito INCINTA. Lei Seguita da mesi da Una Psicologa, non racconterà mai la verità. Lui, di fronte ai Poliziotti Che lo Stanno arrestando, non reagisce, resta in silenzio, Resistenza non oppone. Per lui si aprono le porte del carcere.
Editori, piantate di dare la colpa a Internet o ai lettori: se siamo arrivati agli attuali livelli di sfiducia nei confronti del giornalismo, è anche colpa vostra, che pubblicate questo schifo.
2017/01/04 20:55. Dopo la pubblicazione iniziale di questo articolo, Messaggero e Gazzettino hanno riscritto gli articoli. Stavolta in italiano. Come al solito, senza una parola di scuse e senza spiegare come sia mai possibile che un disastro linguistico del genere possa essere pubblicato sotto la loro testata senza che ci sia alcun controllo.
2017/01/05 00:25. Ho rimosso lo screenshot del Gazzettino perché mostrava la versione già aggiornata. Purtroppo non ho quella pre-aggiornamento e la cache di Google è già aggiornata.
Ringrazio jpaboytes per la segnalazione.