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Il Disinformatico

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2021/09/09

A Lugano parliamo di rifiuti, tecnologia e sostenibilità l’11 settembre alle 18

LuganoLivingLab, il laboratorio urbano della Città di Lugano, mi ha invitato a partecipare a un incontro pubblico su Tecnologia, spazzatura e sostenibilità, che si terrà al Boschetto del Parco Ciani a Lugano l’11 settembre alle 18.

Sul palco ci saranno Andrea Scarinci, (Lugano Living Lab), che presenterà il Progetto eQuiD di recupero e riuso di computer, Cristina Giotto, direttrice di ATED, e Silvia De Ascaniis, coordinatrice della Cattedra UNESCO in tecnologie digitali per un turismo sostenibile dell’Università della Svizzera italiana, e il sottoscritto. Saremo moderati da Giada Marsadri, musicologa e conduttrice.

Parleremo di strategie e astuzie che possiamo adottare concretamente per ridurre l’impatto dei nostri dispositivi e discuteremo con dati ed esempi concreti della questione del digital-divide e del progetto eQuiD sviluppato dalla città di Lugano. 

L’evento fa parte del Festival ARS Electronica Lugano Garden, è aperto a tutti e gratuito, e sarà fruibile anche in streaming.

2021/09/12: Il video dell’incontro è online. A 43:35 mostro una parte della mia collezione di telefonini :-)

2021/09/03

Oggi (3/9) al CICAPFest parlo di incertezze nell’esplorazione spaziale e dibattiamo di Star Wars contro Star Trek

Anche oggi sarò ospite del CICAPFest 2021 a Padova: sarò a Palazzo Bo alle 17 per una chiacchierata sull’incertezza nell’esplorazione spaziale, e sarò al Centro Culturale Altinate alle 19.15 per difendere Star Trek nel dibattito Star Trek vs Star Wars con il supporto degli amici dello Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero”.

Per sapere quali delle tante conferenze del CICAPFest sono disponibili anche in streaming video su YouTube, tenete d’occhio il canale YouTube del CICAP.

 

2021/09/06. Sono rientrato ieri al Maniero Digitale dopo un mini-tour di conferenze, fatto tutto viaggiando in auto elettrica per oltre 1300 km; se vi interessano i dettagli, sono su Fuori di Tesla News.

2022/01/01. Il video del dibattito è stato pubblicato:

Podcast del Disinformatico RSI 2021/09/03: iPhone 13 “satellitare”, criminali redenti, videogame in Cina, bannatori di professione


È disponibile il podcast di oggi de Il Disinformatico della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera, condotto da me insieme ad Alessio Arigoni. Questi sono gli argomenti trattati, con i link ai rispettivi articoli di approfondimento:

Il podcast di oggi, insieme a quelli delle puntate precedenti, è a vostra disposizione presso www.rsi.ch/ildisinformatico (link diretto) ed è ascoltabile anche tramite feed RSS, iTunes, Google Podcasts e Spotify.

Buon ascolto!

2021/09/02

Stasera (2/9) sono a Padova al CICAPFest

Stasera sarò ospite del CICAPFest 2021, che si tiene dal 3 al 5 settembre.

La mia conferenza di pre-apertura del CICAPFest, dedicata agli errori di previsione del futuro da parte di scienziati ed esperti, si terrà oggi alle 21 al Centro Culturale Altinate e sarà visibile in diretta su Youtube qui:

Al CICAPFest parlerò anche di incertezze nell’esplorazione spaziale e parteciperò alla sfida Star Trek vs Star Wars. Il programma completo è sul sito CicapFest.it. Spero di vedervi!

 

2021/08/03 2:10. Correggo un mio errore terminologico durante la conferenza quando ho parlato delle persone che in Giappone rifiutano il contatto con la realtà chiudendosi in casa e vivendo solo online: ho detto otaku, ma avrei dovuto dire hikikomori. Grazie a Roberto, che me l’ha segnalato!

 

2022/01/01. Il video del dibattito Star Trek vs Star Wars è stato pubblicato:

2021/09/01

Stasera (1/9) a Forlì parlo di gabinetti nello spazio

In occasione della scuola di preparazione alle competizioni delle Olimpiadi della Fisica, sono stato incautamente invitato a tenere stasera alle 21.15 una conferenza-spettacolo presso l’Aula 1 del Teaching Hub del Campus di Forlì.

Il tema è la fisica e la tecnologia dei gabinetti spaziali, in versione aggiornata per tenere conto delle recenti novità nel settore introdotte da SpaceX e dalla NASA per realizzare questo elemento indispensabile dell’equipaggiamento spaziale. Senza una toilette funzionante, su Marte non si va, in tutti i sensi.

Ovviamente l’argomento è serio ma non troppo, per cui la conferenza è indicata anche per i bambini, che di solito si divertono quanto e più dei grandi.

Per tutte le informazioni, potete rivolgervi a info.fisicaescuola@gmail.com, ma al momento i posti sono completamente esauriti, stando alla pagina di prenotazione.

 

I controlli di sicurezza di Instagram si beffano con 60 dollari: il ban-as-a-service

Credit: Motherboard.

Motherboard ha pubblicato un’indagine sul fenomeno del ban-as-a-service: l’attività criminale di far bandire (o bannare) qualcuno da un social network usando l’inganno per indurre i gestori del social network a chiudergli l’account.


Nei bassifondi di Internet, infatti, esistono varie organizzazioni criminali che offrono questo servizio dietro pagamento. La tariffa è variabile e dipende dal numero dei follower del bersaglio, ma raramente supera i 60 dollari. E Instagram, uno dei mercati più fiorenti, spesso non protegge a sufficienza i propri utenti da questi attacchi, effettuati per dispetto, ripicca, rivalità, concorrenza, vendetta o estorsione.

Il ban-as-a-service opera in questo modo: il criminale crea un profilo identico a quello del bersaglio, copiandone la foto della bio e la descrizione. Ma crea questo profilo-clone usando un profilo verificato (uno di quelli con il bollino blu), che magari ha rubato a qualcuno.

Fatto questo, il criminale segnala a Instagram l’account della vittima, accusandola di essere un impostore. Instagram, invece di controllare come stanno le cose (per esempio guardando quale dei due account è stato creato prima o ha caricato di colpo tante foto e cambiato quelle preesistenti), banna l’account della vittima.

Non è l’unica tecnica: le altre sono descritte nell’articolo di Motherboard. Ma la cattiveria dei truffatori non si esaurisce qui. Infatti capita spesso che le vittime del ban vengano contattate prontamente da qualcuno che si offre di rimettere tutto a posto, ovviamente dietro compenso. E stavolta le cifre in gioco sono decisamente più alte: dai 3500 dollari in su.

Se la vittima usa il proprio account Instagram per lavoro, trovarselo bannato è un danno economico notevolissimo, per cui capita spesso che le cifre richieste vengano pagate. Guarda caso, chi si offre di ripristinare a pagamento è in combutta con chi ha effettuato il ban.

In casi come questi, non c’è password o autenticazione a due fattori che tenga, perché questo non è un furto di account, e spetta a Instagram investigare per capire come sono andate le cose e chi è il vero impostore. Non sempre lo fa, stando all’indagine di Motherboard. Se vi capita un problema di questo genere, non vi resta che consultare il Centro assistenza di Instagram, che ha una pagina apposita per il ripristino degli account disabilitati.

 

 

2021/08/31

Videogioco permesso ai minori solo nel fine settimana: succede in Cina. Ma come avviene il controllo?

Dalla Cina arriva una notizia che forse farà piacere ai genitori esasperati dai figli che secondo loro passano troppo tempo immersi nei videogiochi: a partire da questa settimana, nel paese i minori di diciotto anni potranno giocare al massimo un’ora al giorno, e soltanto il venerdì, il sabato, la domenica e negli altri giorni festivi, e potranno farlo soltanto dalle 20 alle 21. Lo riferisce CNN citando le autorità cinesi di monitoraggio dei media.

Esistevano già delle restrizioni, imposte nel 2019, ma consentivano ai minori 90 minuti di gioco durante la settimana e tre ore durante i fine settimana. Queste nuove regole sono decisamente più limitanti.

La motivazione, stando alle autorità cinesi, è che sta iniziando il nuovo semestre scolastico e occorre prevenire la dipendenza da videogiochi online, lamentata da molti genitori, “per proteggere la sana crescita dei minori”.

È un esperimento interessante, visto che contrappone i giovani gamer, da sempre ricchi di inventiva nell’eludere controlli e limiti, e lo stato cinese, che esercita un controllo molto rigido su qualunque attività online. 

In pratica, come sarà possibile verificare il rispetto di queste restrizioni? La chiave tecnica sta nella precisazione online: da tempo in Cina vige l’obbligo di registrarsi come giocatori usando il proprio vero nome e cognome, e le aziende che offrono qualunque tipo di gioco online hanno il divieto di fornire accesso ai giochi a chiunque non si colleghi usando le proprie generalità autentiche. In altre parole, il maggiorenne che condivide il proprio account di gioco con un minore commette un illecito. 

Il controllo, insomma, spetta alle aziende del settore, che hanno tutto il necessario per esercitarlo. Ovviamente sarà quasi impossibile controllare i videogiochi offline, ammesso che qualcuno li usi ancora, e sarà del tutto impraticabile controllare i giochi tradizionali, per esempio i giochi da tavolo. Quelli che richiedono il coinvolgimento di quei genitori che magari erano contenti di parcheggiare i figli davanti allo smartphone o alla console e adesso si rendono conto che le restrizioni invocate li obbligheranno a passare più tempo ad accudire quei figli.


Ben tre bande di ransomware chiudono e rilasciano un decrittatore gratuito. Perché?

Credit: The Record.

Sta succedendo qualcosa di insolito nel mondo del ransomware, una delle attività criminali più lucrative di questo periodo: bande criminali che hanno attaccato con successo moltissime grandi aziende in tutto il mondo, bloccando i loro dati con una cifratura di cui solo loro conoscevano la chiave e incassando lautissimi riscatti, stanno chiudendo di colpo, senza spiegazioni, e stanno dando gratuitamente alle proprie vittime le chiavi per recuperare i propri dati.

Il giornalista specializzato in sicurezza informatica Catalin Cimpanu segnala, su The Record, che la banda denominata Ragnarok (o Asnarök) ha cessato la propria attività online il 26 agosto scorso e ha rilasciato una utility gratuita di decrittazione che contiene la chiave master, una sorta di passepartout o chiave universale, che decifra tutti i dati bloccati dagli attacchi passati della banda, operativa sin dalla fine del 2019.

L’utility di decrittazione è oggetto di verifiche da parte degli esperti e verrà riconfezionata e ripulita prima di essere messa pubblicamente a disposizione presso il portale NoMoreRansom.org di Europol insieme agli altri strumenti di decrittazione già disponibili per altri ransomware.

Il 12 agosto scorso è successa esattamente la stessa cosa con la banda denominata SynAck. Il programma di decrittazione è disponibile qui su Emsisoft.

A giugno scorso era stato il turno del gruppo criminale che gestiva il ransomware Avaddon: da allora gli attacchi sono cessati e la banda ha rilasciato un programma di decrittazione (disponibile qui su NoMoreRansom e qui presso Emsisoft).

La domanda, a questo punto, è perché dei criminali che sono in piena attività decidono di “redimersi”, per così dire.

C’è un dettaglio interessante che potrebbe suggerire una possibile spiegazione: i ransomware gestiti da tutte queste bande evitavano di prendere di mira Russia e/o Cina (basandosi per esempio sul language ID del sistema infettato); è una caratteristica molto comune nei ransomware. Si teorizza quindi che le bande operino da questi paesi (più probabilmente Russia) e che qualche persona o organizzazione influente del posto sia intervenuto quando il ransomware ha colpito qualche bersaglio che non doveva colpire. Ma si tratta, per ora, di pura congettura.

Antibufala: l’iPhone 13 comunicherà via satellite!

Pubblicazione iniziale: 2021/08/31 9:27. Ultimo aggiornamento: 2023/04/06 22:50.

Da qualche giorno impazza non solo tra gli appassionati e gli specialisti ma anche nei media di massa una notizia secondo la quale il prossimo iPhone, il 13, sarà dotato della capacità di telefonare via satellite.

ANSA, per esempio, parla di “connettività satellitare LEO”, dove LEO sta per Low Earth Orbit (orbita terrestre bassa), e precisa che si tratterebbe di “connessione internet” da fornire “in luoghi che non dispongono ancora di torri trasmittenti”, quindi di un sistema satellitare bidirezionale. Ne parlano anche Punto Informatico, Engadget, Gizmodo, HDBlog, Business Insider, The Verge, CNBC, Slashdot e tanti altri.

La notizia, però, si basa esclusivamente sulle dichiarazioni di un singolo “analista esperto di affari di Apple, Ming-Chi Kuo”, contenute in una nota agli investitori e descritte da MacRumors, che a loro volta si basano su una sua deduzione riguardante la presenza, nei prossimi iPhone, di uno specifico componente (il modem Qualcomm X60) che include funzioni per le comunicazioni satellitari. Questo, secondo lui o secondo l’interpretazione data dai media alle sue parole, rivelerebbe l’intenzione di Apple di usare le reti satellitari per i propri telefoni. La fonte originale della notizia, MacRumors, parla proprio di fare chiamate e inviare messaggi (non di connettersi a Internet): “to make calls and send messages in areas without 4G or 5G coverage”.

Ma c’è un fatto tecnico che indica che si tratta molto probabilmente di una bufala generata da un equivoco, a meno che Apple abbia realizzato almeno un paio di miracoli tecnologici.

Il fatto tecnico è che un telefonino che faccia comunicazione satellitare bidirezionale ha bisogno di un’antenna piuttosto ingombrante, che non può essere miniaturizzata più di tanto.

I telefonini satellitari attuali, quelli capaci di fare e ricevere telefonate e connettersi a Internet collegandosi a satelliti, hanno antenne come questa:

Ci sono anche dispositivi satellitari con antenne meno mastodontiche, ma non consentono di fare chiamate o di connettersi a Internet: sono i cercapersone satellitari, come questo di Garmin, che consentono di inviare e ricevere brevi messaggi di testo, e sono i dispositivi di localizzazione di emergenza via satellite (PLB o Personal Locator Beacon), come questo o addirittura integrati in orologi da polso, che non possono mandare neanche messaggi ma si limitano a inviare ai satelliti di localizzazione un semplice segnale radio che dice soltanto “io sono qui”.

Sono estremamente compatti, ma hanno comunque un’antenna cospicua e sporgente, che va estratta per usarli. Riuscite a immaginare un iPhone con un bozzo antiestetico del genere? O due fili penzolanti? No, vero?

A scanso di equivoci, aggiungo che è vero che gli attuali iPhone comunicano con i satelliti GPS, ma è una comunicazione unidirezionale, non bidirezionale. Per usare il GPS i telefonini si limitano a ricevere segnali dai satelliti, ma non ne trasmettono (cosa che richiederebbe appunto un’antenna piuttosto ingombrante). Qui la diceria parla di trasmettere e ricevere. Addirittura di fare chiamate a voce.

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Ci sono varie ipotesi sulla genesi di questa storia: una è spiegata qui da Sascha Segan. In ogni caso, sembra che tutto sia iniziato dal fatto che un chip presente a bordo dell’iPhone 13 sarebbe in grado di usare la banda di trasmissione denominata b53/n53 (a 2,4 GHz), che Globalstar vuole adoperare per potenziare le comunicazioni cellulari, e siccome Globalstar è nota per le comunicazioni satellitari qualcuno ha immaginato che questo volesse dire che l’iPhone 13 potrà fare telefonate via satellite.

Un’altra ipotesi è che, come segnala Mark Gurman su Bloomberg sulla base di indiscrezioni, Apple stia lavorando all’idea di offrire funzioni di sola messaggistica satellitare nelle versioni future dell’iPhone, non nella versione 13 (“the features are unlikely to be ready before next year [...] The features could also change or be scrapped before they’re released”). Questo potrebbe aver portato al malinteso.

Nel frattempo, MacRumors, la fonte iniziale della notizia, ha corretto il tiro, precisando che “la banda n53 di cui parla Kuo è spettro terrestre... Globalstar non commercializza o offre spettro nella Banda 53 o n53 per le comunicazioni satellitari -- è solo per copertura terrestre”. In altre parole, è assai probabile che i satelliti non c’entrino nulla.

Sapremo come stanno realmente le cose tra un paio di settimane, alla presentazione dell’iPhone 13, che intanto grazie a questa diceria ha ricevuto montagne di pubblicità gratuita.

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2021/11/15. L’iPhone 13 è uscito e non è affatto in grado di fare telefonate satellitari.

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2023/04/06. L’iPhone 14 consente messaggi di testo inviati dal telefono alla rete satellitare Globalstar e viceversa in caso di emergenza. Non consente telefonate satellitari.

2021/08/28

Ci vediamo il 28/8 (stasera) a Spotorno per Scienza Fantastica? Parlo di automobili nello spazio

Ultimo aggiornamento: 2021/08/30 10:10.

Come preannunciato, stasera (28 agosto) sarò a Spotorno come ospite di Scienza Fantastica, l’evento organizzato dal Comune di Spotorno che mette insieme scienza e fantascienza per fare divulgazione e divertire ed ha già avuto ospiti notevolissimi come Umberto Guidoni (che alle 9 di mattina farà una “colazione galattica” per bambini), Gabriella Greison, Luca Perri, Adrian Fartade, Marco Ciardi e Silvano Fuso.

Io sarò alla Sala Convegni Palace, alle 21.30, per presentare una conferenza inedita, intitolata Non c’è diesel nello spazio: mobilità elettrica sulla Terra, Luna e Marte, dedicata alla storia e al futuro dei veicoli elettrici nell’esplorazione spaziale e anche sulla Terra (prevengo la domanda: sì, arriverò in auto elettrica).

L’ingresso è gratuito: maggiori informazioni sono sul sito di Scienza Fantastica.

Se siete da quelle parti, fatemi un fischio! 


2021/08/30 10:10. È stato un piacere tornare a parlare in pubblico in presenza, e ritrovare tanti amici con i quali condividere birra e focaccia! Fra l’altro, ho colto l’occasione per fare un piccolo test dell’autonomia di TESS, percorrendo i 579 km del viaggio dal Maniero a Spotorno e ritorno con una sola sosta di carica (durante il pranzo) e facendo la tratta più lunga che ho mai percorso con una singola carica (315 km, e senza aver fatto il “pieno” ma partendo con l’86% di carica). Ho provato a vedere l’effetto della riduzione di velocità sull’autonomia, e il risultato è notevole: una quarantina di km in più. Abbiamo speso in tutto circa 10 euro di “carburante”. Se vi interessano i dettagli, sono su Fuori di Tesla News.

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