Ho scritto per la Radiotelevisione Svizzera una serie di articoli sulla notizia di una cliente di Amazon che si è trovata con l'e-reader azzerato e svuotato di libri. Il caso ha messo in luce un fatto troppo disinvoltamente ignorato: gli e-book non vengono venduti. Vengono dati in licenza. E la concessione d'uso può essere revocata senza preavviso, senza motivo, senza appello e senza rimborso.
Così ho fatto un test di autodifesa sul mio Kindle e ho tolto i lucchetti digitali ai libri che ho regolarmente comprato. Craccare il DRM anticopia di Amazon è facile e quindi il DRM è inutile e danneggia solo gli acquirenti onesti.
Lo hanno già capito i produttori di software e i venditori di musica. Gli editori no. Sarà meglio che si sveglino. E presto.
Se vi interessa, la storia comincia qui.
Aggiornamento (2012/10/28): è disponibile il podcast della puntata del Disinformatico radiofonico nel quale ho raccontato la vicenda.
Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2012/10/26
2012/10/21
Disinformatico radio, podcast del 2012/10/20
È disponibile il podcast della puntata di ieri del Disinformatico che ho realizzato per la Radiotelevisione Svizzera. I temi della puntata sono questi:
- Come si taglia il nastro inaugurale di una fabbrica di oggetti prodotti da stampanti 3D? Con un paio di forbici stampate da una stampante 3D, naturalmente. È successo a New York.
- Quanto vale un PC violato? Brian Krebs offre un bel grafico dei mille modi nei quali si monetizza un'intrusione, con buona pace di chi dice “Ma io non corro rischi perché non ho niente di valore nel computer”.
- Le parole di Internet: VDSL. Anch'io sono fra i tanti ai quali il provider (Swisscom, nel mio caso) ha imposto ultimamente di cambiare il router (a spese del provider, per fortuna). Vediamo perché occorre questo cambiamento e cosa comporta la differenza fra VDSL e ADSL.
- Fotografa svizzera fa causa ad Apple: le ha rubato un occhio.
- La (non) sicurezza informatica dei pacemaker può uccidere a distanza. Sembra un'idea da NCIS, ma è realtà: certi apparati cardiaci impiantati sono riprogrammabili a distanza da chiunque, con conseguenze letali.
2012/10/17
Panico: Facebook ha dato le chiavi al Ministero degli Interni. Ma è una vecchia bufala
“Facebook: il ministero degli Interni ha ottenuto le chiavi per entrare nei profili”. Titolone da panico, sbandierato da vari blog e dalla pagina ufficiale di Vasco Rossi (come nota Faceblog) come se fosse una novità totale.
Ma una rapida invocazione di San Google, che qualunque aspirante blogger-giornalista avrebbe potuto fare prima di rigurgitare l'ennesima bufala paranoica, rivela che il testo dell'articolo è non solo rubato (a L'Espresso, per la precisione), ma è anche vecchio. Risale a ottobre del 2010. Ne avevo parlato qui, linkando anche la smentita e la risposta della Polizia Postale.
Ovviamente ognuno è libero di non credere alle smentite della Polizia Postale e fidarsi invece di un blogger anonimo o di Vasco Rossi. Ma in ogni caso sarebbe magari opportuno chiedersi se non sia un tantinello da ingenui sovversivi della domenica fidarsi delle promesse di privacy di Facebook e pubblicare su un social network qualcosa che potrebbe far gola agli inquirenti.
Per dirla com'è, che son di fretta: con o senza intercettazioni o chiavi ministeriali per entrare nei profili, postare qualcosa su Facebook e presumere che resti privato è semplicemente idiota.
Ma una rapida invocazione di San Google, che qualunque aspirante blogger-giornalista avrebbe potuto fare prima di rigurgitare l'ennesima bufala paranoica, rivela che il testo dell'articolo è non solo rubato (a L'Espresso, per la precisione), ma è anche vecchio. Risale a ottobre del 2010. Ne avevo parlato qui, linkando anche la smentita e la risposta della Polizia Postale.
Ovviamente ognuno è libero di non credere alle smentite della Polizia Postale e fidarsi invece di un blogger anonimo o di Vasco Rossi. Ma in ogni caso sarebbe magari opportuno chiedersi se non sia un tantinello da ingenui sovversivi della domenica fidarsi delle promesse di privacy di Facebook e pubblicare su un social network qualcosa che potrebbe far gola agli inquirenti.
Per dirla com'è, che son di fretta: con o senza intercettazioni o chiavi ministeriali per entrare nei profili, postare qualcosa su Facebook e presumere che resti privato è semplicemente idiota.
Alpha Centauri ha un pianeta grande come la Terra. Non è fantascienza: è scienza
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Un gruppo internazionale di astronomi ha scoperto un pianeta grande all'incirca quanto la Terra che orbita intorno ad Alpha Centauri, una delle stelle in assoluto più vicine a noi. Il paper dell'annuncio formale, intitolato An Earth mass planet orbiting Alpha Centauri B, è qui sul sito dell'ESO; alcuni dettagli sono presso Bad Astronomy e Nature. Questo esopianeta è non solo il più vicino fra quelli scoperti finora, ma anche il più piccolo mai scoperto ad orbitare intorno a una stella simile al Sole.
Un pianeta orbitante intorno ad Alpha Centauri è una delle fantasie classiche della fantascienza da Star Trek alla Guida Galattica, e ora è realtà. Non grazie ai poteri di sedicenti sensitivi e contattisti ufologici, finora incapaci di fornire un singolo dato astronomico inedito confermabile scientificamente, ma grazie alla pazienza e allo studio degli astronomi, che hanno osservato la stella per tre anni per estrarre dalle minuscole variazioni della sua posizione le tracce della presenza del pianeta.
A volte può sembrare che la scienza progredisca lentamente, ma teniamo presente che prima del 1995 non avevamo nessuna conferma dell'esistenza di pianeti al di fuori del nostro sistema solare: oggi ne abbiamo trovati già oltre 800, e la prodigiosa tecnica e tecnologia usata per trovare questi mondi continua ad affinarsi, permettendoci di passare dalle scoperte iniziali di pianeti giganti come Giove a quella di questo mondo grande 1,13 volte la Terra. Trovare un pianeta di tipo terrestre che orbita a una distanza di tipo terrestre dalla propria stella e quindi è in grado di ospitare la vita è solo questione di tempo (e di denaro): ora siamo in grado di rilevare pianeti terrestri soltanto quando sono vicinissimi alla propria stella, come nel caso di questa scoperta. Per rilevarli a distanze terrestri servono strumenti ancora più precisi.
Il pianeta di Alpha Centauri è a circa 4,3 anni luce da noi; se fosse abitato da esseri intelligenti, potremmo conversare in un botta e risposta via radio abbastanza agevolmente (anche se fra una nostra domanda e la loro risposta passerebbero più di otto anni). Ma se state pensando che la relativa vicinanza potrebbe permetterci di mandare una sonda spaziale, scordatevelo: con le tecnologie attuali il viaggio richiederebbe circa 28.000 anni. E comunque questo esopianeta è talmente vicino alla propria stella (più di quanto Mercurio sia vicino al Sole) che è probabilmente un inferno roccioso e sterile.
Ma io una controllatina all'ufficio del catasto di Alpha Centauri, per sapere se ci sono piani di demolizione per costruire un'autostrada interstellare dalle nostre parti, la farei lo stesso.
Un gruppo internazionale di astronomi ha scoperto un pianeta grande all'incirca quanto la Terra che orbita intorno ad Alpha Centauri, una delle stelle in assoluto più vicine a noi. Il paper dell'annuncio formale, intitolato An Earth mass planet orbiting Alpha Centauri B, è qui sul sito dell'ESO; alcuni dettagli sono presso Bad Astronomy e Nature. Questo esopianeta è non solo il più vicino fra quelli scoperti finora, ma anche il più piccolo mai scoperto ad orbitare intorno a una stella simile al Sole.
Un pianeta orbitante intorno ad Alpha Centauri è una delle fantasie classiche della fantascienza da Star Trek alla Guida Galattica, e ora è realtà. Non grazie ai poteri di sedicenti sensitivi e contattisti ufologici, finora incapaci di fornire un singolo dato astronomico inedito confermabile scientificamente, ma grazie alla pazienza e allo studio degli astronomi, che hanno osservato la stella per tre anni per estrarre dalle minuscole variazioni della sua posizione le tracce della presenza del pianeta.
A volte può sembrare che la scienza progredisca lentamente, ma teniamo presente che prima del 1995 non avevamo nessuna conferma dell'esistenza di pianeti al di fuori del nostro sistema solare: oggi ne abbiamo trovati già oltre 800, e la prodigiosa tecnica e tecnologia usata per trovare questi mondi continua ad affinarsi, permettendoci di passare dalle scoperte iniziali di pianeti giganti come Giove a quella di questo mondo grande 1,13 volte la Terra. Trovare un pianeta di tipo terrestre che orbita a una distanza di tipo terrestre dalla propria stella e quindi è in grado di ospitare la vita è solo questione di tempo (e di denaro): ora siamo in grado di rilevare pianeti terrestri soltanto quando sono vicinissimi alla propria stella, come nel caso di questa scoperta. Per rilevarli a distanze terrestri servono strumenti ancora più precisi.
Il pianeta di Alpha Centauri è a circa 4,3 anni luce da noi; se fosse abitato da esseri intelligenti, potremmo conversare in un botta e risposta via radio abbastanza agevolmente (anche se fra una nostra domanda e la loro risposta passerebbero più di otto anni). Ma se state pensando che la relativa vicinanza potrebbe permetterci di mandare una sonda spaziale, scordatevelo: con le tecnologie attuali il viaggio richiederebbe circa 28.000 anni. E comunque questo esopianeta è talmente vicino alla propria stella (più di quanto Mercurio sia vicino al Sole) che è probabilmente un inferno roccioso e sterile.
Ma io una controllatina all'ufficio del catasto di Alpha Centauri, per sapere se ci sono piani di demolizione per costruire un'autostrada interstellare dalle nostre parti, la farei lo stesso.
2012/10/14
Livetweet per il nuovo tentativo di salto da 36 km
Felix Baumgartner sta ritentando la salita in pallone fino a 36 km per battere il record di salto con il paracadute, inviolato da decenni e detenuto da Joe Kittinger (che gli sta facendo da radiofonista di collegamento). Il gonfiaggio dell'immenso pallone è iniziato poco fa. Sto facendo un livetweet su @attivissimoLIVE.
Felix ce l'ha fatta! Con delle riprese in diretta assolutamente imperdibili è arrivato a 39 km di quota, ha aperto il portello, ha guardato il nero del cielo e la Terra sotto di lui, ha salutato e si è lanciato, atterrando pochi minuti dopo con un'eleganza leggera che è stata la ciliegina sulla torta di un'avventura emozionantissima.
Non tutto è andato perfettamente secondo i piani: la visiera appannata e uno spin impressionante subito dopo il salto lo hanno costretto ad aprire in anticipo il paracadute. Ma Felix Baumgartner è sano e salvo ed è nella storia: il record d'altitudine in pallone e quello per la quota massima di lancio con paracadute sono già suoi. Resta da vedere se verrà ufficializzato il superamento del muro del suono durante la caduta libera.
È stato splendido poter seguire in diretta l'evento, che ha rappresentato anche un banco di prova non trascurabile per Youtube, che ha retto (un po' a singhiozzo) uno streaming simultaneo di circa sette milioni di spettatori.
Durante la conferenza stampa, Brian Utley della FAI ha fornito dei dati preliminari: 39.045 metri di quota di salto, caduta libera per 4 minuti e 20 secondi e per 36.529 metri, velocità massima 1342 km/h pari a Mach 1.24.
Ora ho una sola domanda che mi frulla in testa. A quando un Red Bull Moon? :-)
Credit: Gizmodo. |
Aggiornamento
Felix ce l'ha fatta! Con delle riprese in diretta assolutamente imperdibili è arrivato a 39 km di quota, ha aperto il portello, ha guardato il nero del cielo e la Terra sotto di lui, ha salutato e si è lanciato, atterrando pochi minuti dopo con un'eleganza leggera che è stata la ciliegina sulla torta di un'avventura emozionantissima.
Non tutto è andato perfettamente secondo i piani: la visiera appannata e uno spin impressionante subito dopo il salto lo hanno costretto ad aprire in anticipo il paracadute. Ma Felix Baumgartner è sano e salvo ed è nella storia: il record d'altitudine in pallone e quello per la quota massima di lancio con paracadute sono già suoi. Resta da vedere se verrà ufficializzato il superamento del muro del suono durante la caduta libera.
Credit: BuzzFeedSports. |
Durante la conferenza stampa, Brian Utley della FAI ha fornito dei dati preliminari: 39.045 metri di quota di salto, caduta libera per 4 minuti e 20 secondi e per 36.529 metri, velocità massima 1342 km/h pari a Mach 1.24.
Ora ho una sola domanda che mi frulla in testa. A quando un Red Bull Moon? :-)
2012/10/13
No, la Svizzera non ha mobilitato l’esercito ai confini
Mi sono arrivate un po' di segnalazioni preoccupate di articoli che parlano di un presunto schieramento dell'esercito svizzero ai confini, con titoli come “La Svizzera mobilita l'Esercito e la Polizia ai suoi confini” (Mentereale), “La Svizzera si prepara all’intervento militare per proteggere il suo territorio?” (Dionidream) oppure “La Svizzera prepara l’esercito in vista del crollo di Ue ed euro” (Lindipendenza). C'è anche l'affidabilissimo Russia Today che titola “La Svizzera si sta armando in preparazione per il crollo dell'Europa?”. Dato che abito in Svizzera, credo che se così fosse me ne sarei accorto. Per ora non vedo in giro carri armati o soldati e le frontiere sono aperte e tutt'altro che militarizzate.
Vedo invece che in Rete ci sono catastrofisti irresponsabili che vogliono a tutti i costi seminare paure sulla base di congetture interpretate a senso unico. Se si va a leggere le presunte prove portate da questi articoli, salta fuori che si tratta di piani ipotetici e a lungo termine che fanno parte delle normali pianificazioni ed esercitazioni di qualunque forza armata seria; non sono azioni correnti o imminenti. Per chi volesse saperne di più andando alle fonti dirette, presso Admin.ch trovate alcuni dettagli dell'esercitazione “Stabilo Due” che viene citata dagli articoli come se fosse una prova generale d'Apocalisse.
Comunque dalle finestre del Maniero Digitale vedo l'autostrada per l'Italia, per cui se vedo partire i carri armati vi avviso.
Vedo invece che in Rete ci sono catastrofisti irresponsabili che vogliono a tutti i costi seminare paure sulla base di congetture interpretate a senso unico. Se si va a leggere le presunte prove portate da questi articoli, salta fuori che si tratta di piani ipotetici e a lungo termine che fanno parte delle normali pianificazioni ed esercitazioni di qualunque forza armata seria; non sono azioni correnti o imminenti. Per chi volesse saperne di più andando alle fonti dirette, presso Admin.ch trovate alcuni dettagli dell'esercitazione “Stabilo Due” che viene citata dagli articoli come se fosse una prova generale d'Apocalisse.
Comunque dalle finestre del Maniero Digitale vedo l'autostrada per l'Italia, per cui se vedo partire i carri armati vi avviso.
Due puntate del Disinformatico radio
Sono disponibili i podcast e gli articoli di accompagnamento delle ultime due puntate del Disinformatico radiofonico. Nella puntata del 5/10 ho parlato di utenti derubati tramite router, di password ridicole della Banque de France, di furti di nomi su Twitter, di software spia PlaceRaider per Android e del video del “sensitivo” belga che sa tutto dei propri clienti.
Nella puntata di ieri (12/10) invece ho raccontato la vendetta degli internauti contro i truffatori che fingono di telefonare dal servizio di assistenza Windows, il traguardo del miliardo di utenti Facebook e altre cifre di questo social network, le foto osé di Justin Bieber usate come trappola, il plug-in Privacyfix per sapere quanto guadagnano Facebook e Google su di noi e la genesi del tasto Escape.
Nella puntata di ieri (12/10) invece ho raccontato la vendetta degli internauti contro i truffatori che fingono di telefonare dal servizio di assistenza Windows, il traguardo del miliardo di utenti Facebook e altre cifre di questo social network, le foto osé di Justin Bieber usate come trappola, il plug-in Privacyfix per sapere quanto guadagnano Facebook e Google su di noi e la genesi del tasto Escape.
2012/10/03
Ci vediamo a Volterra al convegno CICAP e a Viareggio? [UPD 2012/10/07]
Tra due giorni, il 5 ottobre, inizia il Convegno Nazionale del CICAP, che quest'anno si tiene a Volterra, al Teatro Persio Flacco, e ospiterà fino a domenica 7 oltre 40 grandi esperti, studiosi e artisti per tre
giorni di indagini e scoperte nel mistero, nella scienza e nel
divertimento intelligente. Date un'occhiata al programma completo e alla scheda di iscrizione, e se vi piace e volete sostenere chi si adopera per accendere la candela invece di lamentarsi del buio, venite o fate una donazione.
Io ho l'oneroso compito, insieme a Luigi Pizzimenti, di sostituire Piero Angela venerdì 5 alle 21 con una serata dedicata tutta alla magia della Luna e dell'esplorazione spaziale. Luigi porterà una ricostruzione della tuta spaziale Apollo e io porterò Moonscape e tantissimo materiale poco conosciuto e recentemente restaurato.
Sabato 6 alle 17.15, invece, al Convegno CICAP parlerò di bufale apocalittiche, visto che ormai la scadenza attribuita ai Maya si avvicina ed è il caso di fare il punto della situazione.
Lunedì 8 alle 21 sarò inoltre a Viareggio, al Centro Congressi di viale Marconi 130, per una serata a ingresso libero, organizzata da OctoberSky.it e dedicata ai complotti lunari (che alla fine sono una bella scusa per parlare dell'avventura dell'umanità nel cosmo). Se tutto va bene, ci sarà un collegamento via Skype con l'astronauta lunare Ed Mitchell. Per tutti i dettagli contattate eventi@octobersky.it.
Ecco qualche foto dalla serata lunare del convegno CICAP, per gentile concessione di Rodri Van Click.
Io ho l'oneroso compito, insieme a Luigi Pizzimenti, di sostituire Piero Angela venerdì 5 alle 21 con una serata dedicata tutta alla magia della Luna e dell'esplorazione spaziale. Luigi porterà una ricostruzione della tuta spaziale Apollo e io porterò Moonscape e tantissimo materiale poco conosciuto e recentemente restaurato.
Sabato 6 alle 17.15, invece, al Convegno CICAP parlerò di bufale apocalittiche, visto che ormai la scadenza attribuita ai Maya si avvicina ed è il caso di fare il punto della situazione.
Lunedì 8 alle 21 sarò inoltre a Viareggio, al Centro Congressi di viale Marconi 130, per una serata a ingresso libero, organizzata da OctoberSky.it e dedicata ai complotti lunari (che alla fine sono una bella scusa per parlare dell'avventura dell'umanità nel cosmo). Se tutto va bene, ci sarà un collegamento via Skype con l'astronauta lunare Ed Mitchell. Per tutti i dettagli contattate eventi@octobersky.it.
2012/10/07
Ecco qualche foto dalla serata lunare del convegno CICAP, per gentile concessione di Rodri Van Click.
Luigi Pizzimenti e il sottoscritto sul palco del Teatro Persio Flacco. |
Luigi mostra uno dei braccioli originali dei moduli lunari di addestramento, firmato dagli astronauti. |
Luigi mostra un mainichino con la ricostruzione della tuta di Buzz Aldrin che ha realizzato. |
Si scopre che il manichino non è un manichino. |
Mostro come si cambia un rullino all'aperto sulla Luna. |
Anche il nostro astronauta, nonostante i guantoni, riesce a compiere l'operazione. |
2012/10/02
Tears of Steel, nuovo cortometraggio di Blender Foundation: legalmente scaricabile
Stufi delle restrizioni di copia e riutilizzo imposte dalle major cinematografiche? Tears of Steel dimostra che esiste un altro modo di fare e distribuire cinema e che la filiera di produzione – dagli effetti speciali al montaggio – si può basare sul finanziamento diretto da parte degli spettatori e sull'uso di software libero, come già visto con Sintel e ora confermato con un livello qualitativo ancora superiore e con l'integrazione di attori in carne e ossa.
Tutto quello che vedete qui sotto è libero, distribuibile, copiabile e riutilizzabile sotto licenza Creative Commons Attribuzione 3.0. Copiatelo. Scaricatene le musiche. Fatevi i sottotitoli nella vostra lingua e distribuiteli in modo che altri possano goderne. È tutto legale.
La prima italiana di Tears of Steel, in compagnia dei suoi co-creatori Nicolò Zubbini, Francesco Siddi e David Renvoy, sarà alla VIEW Conference di Torino, un evento che si terrà dal 16 al 19 ottobre prossimo e che vedrà la partecipazione di alcuni dei nomi più ghiotti del panorama della creatività sostenuta dalle tecnologie e la presentazione in anteprima dei loro lavori, da Cloud Atlas a Hotel Transylvania, spiegati con abbondanti “dietro le quinte” della magia sonora e visiva del cinema.
Io sarò lì come blogger a godermi lo spettacolo e a tweetarne le chicche. Il programma della manifestazione è qui. Ci vediamo?
Tutto quello che vedete qui sotto è libero, distribuibile, copiabile e riutilizzabile sotto licenza Creative Commons Attribuzione 3.0. Copiatelo. Scaricatene le musiche. Fatevi i sottotitoli nella vostra lingua e distribuiteli in modo che altri possano goderne. È tutto legale.
La prima italiana di Tears of Steel, in compagnia dei suoi co-creatori Nicolò Zubbini, Francesco Siddi e David Renvoy, sarà alla VIEW Conference di Torino, un evento che si terrà dal 16 al 19 ottobre prossimo e che vedrà la partecipazione di alcuni dei nomi più ghiotti del panorama della creatività sostenuta dalle tecnologie e la presentazione in anteprima dei loro lavori, da Cloud Atlas a Hotel Transylvania, spiegati con abbondanti “dietro le quinte” della magia sonora e visiva del cinema.
Io sarò lì come blogger a godermi lo spettacolo e a tweetarne le chicche. Il programma della manifestazione è qui. Ci vediamo?
Disinformatico radio, podcast del 2012/09/28
È disponibile temporaneamente sul sito della Rete Tre della RSI il podcast della scorsa puntata del Disinformatico radiofonico. Ecco i temi e i rispettivi articoli di supporto:
- 14 anni di Google; e se si fosse chiamato BackRub?
- Ennesima falla in Java, un miliardo di PC e Mac a rischio
- Telefonini Android cancellabili semplicemente visitando un sito Web; fate il test
- Sappiamo dove abiti: le inquietanti analisi dei dati pubblicati su Twitter
- Le parole di Internet: geolocalizzazione
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