Credit: Motherboard. |
Secondo quanto riferisce Lorenzo Franceschi-Bicchierai su Motherboard, un esperto informatico è riuscito a entrare negli account degli utenti di varie app di tracciamento GPS per auto, potendo così monitorare le posizioni di decine di migliaia di automobili in tempo reale.
Le app in questione sono Protrack e iTrack, usate dalle aziende per monitorare le flotte dei propri veicoli. L’informatico lo ha scoperto consultando il codice sorgente delle app e tentando milioni di possibili nomi utente insieme alla password predefinita: una forma di attacco classica.
A furia di tentare, contando sul fatto che molti utenti non avrebbero cambiato la password, è riuscito a collezionare identificativi IMEI, nomi, numeri di telefono, indirizzi di mail e indirizzi domestici o aziendali degli utenti, e poi ha avvisato i gestori delle app.
Come se non bastasse, l’informatico ha detto di essere in grado di spegnere a distanza i motori di centinaia di migliaia di veicoli sparsi per il mondo che usano queste app. Motherboard ha confermato le dichiarazioni dell’informatico consultando il produttore degli apparati di tracciamento usati da queste app: lo spegnimento sarebbe stato possibile durante la marcia a bassa velocità dei veicoli nei quali l’opzione di controllo del motore era attiva.
La casa produttrice di Protrack ha negato che siano avvenute violazioni ma sta ora avvisando gli utenti di cambiare password.
Ancora una volta, con sentimento: le password predefinite sono il male. Non usatele. Mai.
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