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2015/03/20
Windows 10 sarà gratis anche per i pirati
Non è una bufala: Microsoft offrirà davvero Windows 10 gratuitamente a tutti, compresi i pirati. Ma chi è abituato a scroccare non pensi di avere vita facile.
Pochi giorni fa Microsoft ha annunciato ufficialmente che Windows 10, la nuova versione del suo popolarissimo sistema operativo, sarà disponibile da quest'estate in 190 paesi e in 111 lingue. Si sapeva già sin da gennaio che l'aggiornamento a Windows 10 sarebbe stato gratuito per un anno per tutti gli utenti di Windows 7, 8.1 e Windows Phone 8.1, ma a Shenzen, in Cina, Microsoft ha dichiarato a sorpresa che l'aggiornamento sarà disponibile per “tutti i PC qualificati, autentici e non autentici”. In altre parole, anche chi ha una copia pirata di Windows potrà ricevere gratis il nuovo prodotto della Microsoft e installarlo su un dispositivo compatibile.
La decisione è stata presa principalmente per gestire la piaga della pirateria software in Cina, dove si stima che i tre quarti dei PC siano senza licenza. Centinaia di milioni di copie pirata di Windows che non ricevono aggiornamenti di sicurezza sono un rischio planetario e contribuiscono alla frammentazione del mercato, rendendo complicata l'assistenza tecnica. Microsoft, in pratica, vuole eliminare la domanda classica “Che versione di Windows stai usando?” per portare tutti alla stessa, unica versione e vuole rendere difficile la diffusione del malware dovuta al mancato aggiornamento di sicurezza delle copie pirata. Per ottenere questa drastica pulizia del proprio ecosistema è disposta a distribuire gratuitamente Windows 10 a tutti gli utenti di Windows, compresi quelli illegali.
Festa grande per i pirati, dunque? Non proprio. Microsoft ha chiarito che l'aggiornamento non cambierà lo stato della licenza: se un utente aggiorna il proprio Windows 8 pirata a Windows 10, la sua copia di Windows continuerà a non avere una licenza regolare. Il problema sarà quindi legale più che tecnico: un'azienda che venga ispezionata e trovata senza regolari licenze di Windows potrà subire sanzioni esattamente come avviene ora, ma sarà comunque protetta quanto gli utenti regolari dagli attacchi informatici che danneggiano la reputazione di Windows.
Fonti aggiuntive: VentureBeat.
Pochi giorni fa Microsoft ha annunciato ufficialmente che Windows 10, la nuova versione del suo popolarissimo sistema operativo, sarà disponibile da quest'estate in 190 paesi e in 111 lingue. Si sapeva già sin da gennaio che l'aggiornamento a Windows 10 sarebbe stato gratuito per un anno per tutti gli utenti di Windows 7, 8.1 e Windows Phone 8.1, ma a Shenzen, in Cina, Microsoft ha dichiarato a sorpresa che l'aggiornamento sarà disponibile per “tutti i PC qualificati, autentici e non autentici”. In altre parole, anche chi ha una copia pirata di Windows potrà ricevere gratis il nuovo prodotto della Microsoft e installarlo su un dispositivo compatibile.
La decisione è stata presa principalmente per gestire la piaga della pirateria software in Cina, dove si stima che i tre quarti dei PC siano senza licenza. Centinaia di milioni di copie pirata di Windows che non ricevono aggiornamenti di sicurezza sono un rischio planetario e contribuiscono alla frammentazione del mercato, rendendo complicata l'assistenza tecnica. Microsoft, in pratica, vuole eliminare la domanda classica “Che versione di Windows stai usando?” per portare tutti alla stessa, unica versione e vuole rendere difficile la diffusione del malware dovuta al mancato aggiornamento di sicurezza delle copie pirata. Per ottenere questa drastica pulizia del proprio ecosistema è disposta a distribuire gratuitamente Windows 10 a tutti gli utenti di Windows, compresi quelli illegali.
Festa grande per i pirati, dunque? Non proprio. Microsoft ha chiarito che l'aggiornamento non cambierà lo stato della licenza: se un utente aggiorna il proprio Windows 8 pirata a Windows 10, la sua copia di Windows continuerà a non avere una licenza regolare. Il problema sarà quindi legale più che tecnico: un'azienda che venga ispezionata e trovata senza regolari licenze di Windows potrà subire sanzioni esattamente come avviene ora, ma sarà comunque protetta quanto gli utenti regolari dagli attacchi informatici che danneggiano la reputazione di Windows.
Fonti aggiuntive: VentureBeat.
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