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2016/04/25
Gabriella Mereu, radiata dall’Ordine dei Medici italiano, opera in Canton Ticino e “cura” consigliando medagliette della Madonna in vagina
Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento). Pubblicazione iniziale: 2016/04/25 16:28. Ultimo aggiornamento: 2016/04/25 17:55.
Gabriella Mereu dice di far camminare i paraplegici usando solo esortazioni e insulti e di poter curare disturbi e problemi sessuali facendo inserire in vagina una medaglietta della Madonna. Per lei l’AIDS non esiste e i suoi malati sono stati uccisi dai farmaci. Gli epilettici, a suo dire, sono semplicemente “degli esibizionisti”. Non sono i deliri di un complottista qualsiasi: sono le affermazioni di un medico. O meglio, di un ex medico, dato che la Mereu è stata radiata dall’Ordine dei Medici italiano nel 2015, come riferisce l’Unione Sarda.
Ora Gabriella Mereu ha trasferito la propria residenza in Canton Ticino, a Stabio, a una ventina di chilometri da casa mia. E ha ripreso a operare, offrendo consulti senza avere un’autorizzazione né come medico né come terapista complementare.
La Mereu è una vecchia conoscenza di chi si occupa di pseudoscienze e ciarlatani: il CICAP ha raccontato una sua conferenza in provincia di Cuneo nel 2012; il medico Salvo di Grazia ne ha parlato qui nel 2015 e qui nel 2012; se ne è anche occupato Le Iene e il 2 aprile scorso ne ha parlato il programma Patti Chiari della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, con un’inchiesta devastante, che parla di “affermazioni pericolose per l’incolumità dei pazienti”, chiedendosi come faccia Gabriella Mereu a “esercitare nel Canton Ticino senza l’autorizzazione, obbligatoria per legge”. Trovate altre dettagli su Tvsvizzera.it.
Quest’inchiesta ha fatto esplodere il caso Mereu e in generale quello della presenza sul territorio svizzero di persone che praticano e propongono rimedi pseudoscientifici. O come li chiama l’interrogazione presentata al Consiglio di Stato, “guaritori e ciarlatani”. C’è stata anche una presa di posizione del sindaco di Lugano, Marco Borradori, “fortemente impressionato dai metodi di questa persona”, interpellato dal Giornale del Popolo perché Gabriella Mereu è stata invitata a tenere una conferenza a Lugano dagli organizzatori di Tisana, “fiera del benessere olistico, della medicina naturale e del vivere etico”, il prossimo 28 aprile, e il Comune di Lugano offre da anni gli spazi espositivi a questa fiera; se insultare i pazienti paralizzati e dir loro di mettersi una medaglietta della Madonna nella vagina è il tipo di “vivere etico” e di “medicina naturale” che Tisana vuole importare dall’Italia, quest’ospitalità espositiva rischia di essere compromessa.
A mio parere, vietare l’intervento della Mereu a Lugano rischierebbe di essere un autogol che permetterebbe ai suoi sostenitori di atteggiarsi a vittime di censura. Inoltre ognuno è libero di curarsi come meglio crede (anche con le panzane) e di esprimere le proprie opinioni. Ma per evitare che qualcuno speculi sulle malattie e sulla disperazione sarebbe buona cosa se chi va a sentire Gabriella Mereu venisse informato molto chiaramente dei fatti. Un po’ come si fa con le sigarette: sei libero di comprarle e di avvelenarti, ma sulla confezione c’è scritto chiaramente che il fumo nuoce gravemente alla salute. Poi se decidi di avvelenarti lo stesso, non puoi dire che non sei stato avvisato.
Se volete far sapere il vostro parere agli organizzatori di Tisana, il modulo di prenotazione per la sua conferenza ha uno spazio per le eventuali note. Siate educati.
2016/04/25 17:55. Ho ricevuto un comunicato stampa di Tisana che annuncia che l’intervento della signora Mereu è stato cancellato. La pagina dedicata alla conferenza della Mereu ora riporta la dicitura “Conferenza annullata”. Ho corretto il luogo della sua conferenza del 2012, che avevo indicato erroneamente come Varese e invece era Saluzzo, in provincia di Cuneo.
Gabriella Mereu dice di far camminare i paraplegici usando solo esortazioni e insulti e di poter curare disturbi e problemi sessuali facendo inserire in vagina una medaglietta della Madonna. Per lei l’AIDS non esiste e i suoi malati sono stati uccisi dai farmaci. Gli epilettici, a suo dire, sono semplicemente “degli esibizionisti”. Non sono i deliri di un complottista qualsiasi: sono le affermazioni di un medico. O meglio, di un ex medico, dato che la Mereu è stata radiata dall’Ordine dei Medici italiano nel 2015, come riferisce l’Unione Sarda.
Ora Gabriella Mereu ha trasferito la propria residenza in Canton Ticino, a Stabio, a una ventina di chilometri da casa mia. E ha ripreso a operare, offrendo consulti senza avere un’autorizzazione né come medico né come terapista complementare.
La Mereu è una vecchia conoscenza di chi si occupa di pseudoscienze e ciarlatani: il CICAP ha raccontato una sua conferenza in provincia di Cuneo nel 2012; il medico Salvo di Grazia ne ha parlato qui nel 2015 e qui nel 2012; se ne è anche occupato Le Iene e il 2 aprile scorso ne ha parlato il programma Patti Chiari della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, con un’inchiesta devastante, che parla di “affermazioni pericolose per l’incolumità dei pazienti”, chiedendosi come faccia Gabriella Mereu a “esercitare nel Canton Ticino senza l’autorizzazione, obbligatoria per legge”. Trovate altre dettagli su Tvsvizzera.it.
Quest’inchiesta ha fatto esplodere il caso Mereu e in generale quello della presenza sul territorio svizzero di persone che praticano e propongono rimedi pseudoscientifici. O come li chiama l’interrogazione presentata al Consiglio di Stato, “guaritori e ciarlatani”. C’è stata anche una presa di posizione del sindaco di Lugano, Marco Borradori, “fortemente impressionato dai metodi di questa persona”, interpellato dal Giornale del Popolo perché Gabriella Mereu è stata invitata a tenere una conferenza a Lugano dagli organizzatori di Tisana, “fiera del benessere olistico, della medicina naturale e del vivere etico”, il prossimo 28 aprile, e il Comune di Lugano offre da anni gli spazi espositivi a questa fiera; se insultare i pazienti paralizzati e dir loro di mettersi una medaglietta della Madonna nella vagina è il tipo di “vivere etico” e di “medicina naturale” che Tisana vuole importare dall’Italia, quest’ospitalità espositiva rischia di essere compromessa.
A mio parere, vietare l’intervento della Mereu a Lugano rischierebbe di essere un autogol che permetterebbe ai suoi sostenitori di atteggiarsi a vittime di censura. Inoltre ognuno è libero di curarsi come meglio crede (anche con le panzane) e di esprimere le proprie opinioni. Ma per evitare che qualcuno speculi sulle malattie e sulla disperazione sarebbe buona cosa se chi va a sentire Gabriella Mereu venisse informato molto chiaramente dei fatti. Un po’ come si fa con le sigarette: sei libero di comprarle e di avvelenarti, ma sulla confezione c’è scritto chiaramente che il fumo nuoce gravemente alla salute. Poi se decidi di avvelenarti lo stesso, non puoi dire che non sei stato avvisato.
Se volete far sapere il vostro parere agli organizzatori di Tisana, il modulo di prenotazione per la sua conferenza ha uno spazio per le eventuali note. Siate educati.
2016/04/25 17:55. Ho ricevuto un comunicato stampa di Tisana che annuncia che l’intervento della signora Mereu è stato cancellato. La pagina dedicata alla conferenza della Mereu ora riporta la dicitura “Conferenza annullata”. Ho corretto il luogo della sua conferenza del 2012, che avevo indicato erroneamente come Varese e invece era Saluzzo, in provincia di Cuneo.
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2015/12/02
Oggi a Milano parlo di bufale mediche insieme ad Assosalute e Wired
Oggi dalle 18:30 sarò a Milano per partecipare a Social Health – Quando la rete e i social media sono un’opportunità per la Salute, un incontro organizzato da Assosalute (Associazione nazionale per i farmaci di automedicazione) e riservato ai rappresentanti delle aziende farmaceutiche associate, ai medici e farmacisti, a associazioni di consumatori, ai partner di business dell'associazione e ai giornalisti che si occupano di salute.
Sarà l'occasione per presentare SemplicementeSalute.it, il sito di Assosalute che intende offrire informazioni affidabili sui farmaci di automedicazione e contenere i danni causati dalle bufale mediche veicolate dai Internet ma anche da chi fa giornalismo poco responsabile (e qui racconterò ai colleghi alcuni esempi egregi di cosa non fare nella comunicazione medica). L’incontro ha l’appoggio strategico di Wired.it e con me ci sarà anche Marco Massarotto (@marcomassarotto) per parlare di come i social network influenzano le nostre decisioni di salute.
Sarà l'occasione per presentare SemplicementeSalute.it, il sito di Assosalute che intende offrire informazioni affidabili sui farmaci di automedicazione e contenere i danni causati dalle bufale mediche veicolate dai Internet ma anche da chi fa giornalismo poco responsabile (e qui racconterò ai colleghi alcuni esempi egregi di cosa non fare nella comunicazione medica). L’incontro ha l’appoggio strategico di Wired.it e con me ci sarà anche Marco Massarotto (@marcomassarotto) per parlare di come i social network influenzano le nostre decisioni di salute.
2013/11/05
Antibufala: la petizione contro le concerie svizzere che vendono pelli di gatto
Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “maurizio.bucc*” e “ddrienzo”.
C'è un appello, su Avaaz.org, “contro le concerie scoperte in Svizzera che vendono pelli di gatto” e vuole essere “un grido di stop a livello mondiale affinchè il governo si impegni a fermare questo orrore. Si prega di intervenire immediatamente per rendere ancora più efficaci le pene contro i trasgressori delle norme a tutela degli animali e chi ancora commercia o raccoglie pelli di gatti domestici”.
Il modo in cui viene formulata la petizione fa sembrare che in Svizzera ci siano concerie che vendono tranquillamente pelli di gatto e che il governo non faccia niente. I fatti sono ben diversi, anche se non sono granché rassicuranti per chi, come me, ama i gatti.
In realtà esiste già in Svizzera una legge che vieta esplicitamente il commercio di pelli di gatto. È entrata in vigore soltanto il primo gennaio 2013, ma c'è (a titolo di confronto, la legge italiana analoga è entrata in vigore nel 2002). Prima di questa data, e dal 2008, era proibita soltanto l'importazione delle pelli di gatto. La sanzione per chi trasgredisce il divieto può arrivare a 20.000 franchi (circa 16.000 euro).
Nonostante le sanzioni e l'impegno in prima linea delle associazioni animaliste e di celebrità come Michael Schumacher, il commercio continua però tuttora in forma clandestina, secondo varie segnalazioni, soprattutto per via di una credenza scientificamente infondata che la pelle di gatto sia utile nella cura dei reumatismi. Il problema, insomma, non sta nella mancanza di leggi, ma nell'idiozia della gente che continua a credere a rimedi da fattucchiera. Un altro esempio da citare quando qualcuno chiede che male fanno l'antiscienza e la superstizione.
Fonti: Ufficio Federale di Veterinaria; Parlament.ch; Affaritaliani; BusinessInsider; NYTimes; Swissinfo.ch.
C'è un appello, su Avaaz.org, “contro le concerie scoperte in Svizzera che vendono pelli di gatto” e vuole essere “un grido di stop a livello mondiale affinchè il governo si impegni a fermare questo orrore. Si prega di intervenire immediatamente per rendere ancora più efficaci le pene contro i trasgressori delle norme a tutela degli animali e chi ancora commercia o raccoglie pelli di gatti domestici”.
Il modo in cui viene formulata la petizione fa sembrare che in Svizzera ci siano concerie che vendono tranquillamente pelli di gatto e che il governo non faccia niente. I fatti sono ben diversi, anche se non sono granché rassicuranti per chi, come me, ama i gatti.
In realtà esiste già in Svizzera una legge che vieta esplicitamente il commercio di pelli di gatto. È entrata in vigore soltanto il primo gennaio 2013, ma c'è (a titolo di confronto, la legge italiana analoga è entrata in vigore nel 2002). Prima di questa data, e dal 2008, era proibita soltanto l'importazione delle pelli di gatto. La sanzione per chi trasgredisce il divieto può arrivare a 20.000 franchi (circa 16.000 euro).
Nonostante le sanzioni e l'impegno in prima linea delle associazioni animaliste e di celebrità come Michael Schumacher, il commercio continua però tuttora in forma clandestina, secondo varie segnalazioni, soprattutto per via di una credenza scientificamente infondata che la pelle di gatto sia utile nella cura dei reumatismi. Il problema, insomma, non sta nella mancanza di leggi, ma nell'idiozia della gente che continua a credere a rimedi da fattucchiera. Un altro esempio da citare quando qualcuno chiede che male fanno l'antiscienza e la superstizione.
Fonti: Ufficio Federale di Veterinaria; Parlament.ch; Affaritaliani; BusinessInsider; NYTimes; Swissinfo.ch.
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2013/04/17
Le cose che non colsi - 2013/04/17
Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “manzo”.
Paolo Nespoli, astronauta, a Tenero il 29/4. Al Centro Sportivo Nazionale della Gioventù di Tenero (Canton Ticino), alle 20:00, ci sarà la conferenza “Dall'alto i problemi sembrano più piccoli” di Paolo Nespoli. La serata verrà moderata da Giovanni Pellegri dell'Università della Svizzera Italiana (dettagli).
Stasera sarò a Riva San Vitale. Questa sera alle 20.30 sarò all'aula magna delle Scuole Medie di Riva San Vitale (Canton Ticino) per un incontro pubblico sulla gestione dei rischi di Internet in famiglia, organizzato dall'Associazione Genitori locale.
Sindone, botta e risposta. Giulio Fanti risponde alle critiche metodologiche pubblicate su Queryonline. L'autore delle critiche, Gian Marco Rinaldi, ribatte. Interessante a dir poco: più per gli approcci differenti che per il tema in sé.
Addio, Ammiraglio Motti. Lo conoscevamo tutti come quello che quasi si faceva strangolare dalla Forza di Darth Vader in Guerre Stellari. L'attore Richard LeParmentier ci ha lasciato improvvisamente a 66 anni (TMZ; TheForce.net; The Examiner). Lo ritroviamo in Chi ha incastrato Roger Rabbit, il Rollerball originale, Spazio 1999, Superman II e Octopussy (IMDB).
KDS risparmiabenzina? Alla prova a fine aprile a Campione. Ricordate il Kinetic Drive System di Leonardo Grieco? Ne avevo parlato criticamente qui, promettendo un'indagine. Ci sarà una presentazione ufficiale e un test su strada il 20, 21, 27 e 28 aprile a Campione d'Italia, dalle 11 alle 16 e conto di andarci. Intanto segnalo un articolo che spiega l'“approvazione” da parte dell'Ufficio della Circolazione ticinese e c'è l'intervista poco chiarificatrice di Quattroruote.
Caso Stamina, nuovo affare Di Bella? Il Post riassume molto bene i fatti da sapere di questo nuovo pasticcio. È strano che quando c'è di mezzo la tecnologia s'invoca il principio di prudenza (“non è dimostrato che le onde dei telefonino causano la leucemia, ma nel dubbio vietiamo le antenne”) e si chiedono prove su prove, ma quando arriva qualcuno che promette cure miracolose la prudenza vola fuori dalla finestra e si crede a tutto.
I motori del Saturn V rinascono. Un gruppo di tecnici ha avuto il permesso di smontare, analizzare e ricostruire digitalmente uno dei motori F-1 del Saturn V che portò l'umanità sulla Luna ed è tuttora uno dei motori più potenti mai costruiti. Rivisitarli con gli strumenti e gli occhi di oggi rivela la qualità di un artigianato manuale su scala immensa: quei motori sono gioielli giganti fatti a mano. Puro geekporn su Ars Technica.
Chi scarica film porno e pirata in Vaticano? Forse pecca, di certo scrocca. Torrentfreak segnala che qualcuno, da indirizzi IP del Vaticano, scarica video pornografici e film in prima visione. Almeno una/uno dei pornointerpreti è scandalizzato, perché le copie scaricate sono piratate (HuffPost). Interessante Scaneye.net, servizio che permette di monitorare chi scarica cosa su Bittorrent.
Il cast di Star Trek Enterprise si riunisce. Per l'uscita della seconda stagione su Blu-Ray, gli attori principali si ritrovano con Brannon Braga (LeVar Burton su Twitter). Ho avuto il piacere di incontrare i quattro più esterni: Anthony Montgomery, Dominic Keating, Connor Trinneer e John Billingsley.
HTML5 permette ai siti di riempirti l'hard disk? Secondo Naked Security, molti browser hanno una falla, introdotta dalle nuove specifiche dell'HTML5, che permette di scrivere file enormi sul disco rigido semplicemente visitando una pagina appositamente confezionata. Fate il test, se siete temerari, su Filldisk.com.
Paolo Nespoli, astronauta, a Tenero il 29/4. Al Centro Sportivo Nazionale della Gioventù di Tenero (Canton Ticino), alle 20:00, ci sarà la conferenza “Dall'alto i problemi sembrano più piccoli” di Paolo Nespoli. La serata verrà moderata da Giovanni Pellegri dell'Università della Svizzera Italiana (dettagli).
Stasera sarò a Riva San Vitale. Questa sera alle 20.30 sarò all'aula magna delle Scuole Medie di Riva San Vitale (Canton Ticino) per un incontro pubblico sulla gestione dei rischi di Internet in famiglia, organizzato dall'Associazione Genitori locale.
Sindone, botta e risposta. Giulio Fanti risponde alle critiche metodologiche pubblicate su Queryonline. L'autore delle critiche, Gian Marco Rinaldi, ribatte. Interessante a dir poco: più per gli approcci differenti che per il tema in sé.
Addio, Ammiraglio Motti. Lo conoscevamo tutti come quello che quasi si faceva strangolare dalla Forza di Darth Vader in Guerre Stellari. L'attore Richard LeParmentier ci ha lasciato improvvisamente a 66 anni (TMZ; TheForce.net; The Examiner). Lo ritroviamo in Chi ha incastrato Roger Rabbit, il Rollerball originale, Spazio 1999, Superman II e Octopussy (IMDB).
KDS risparmiabenzina? Alla prova a fine aprile a Campione. Ricordate il Kinetic Drive System di Leonardo Grieco? Ne avevo parlato criticamente qui, promettendo un'indagine. Ci sarà una presentazione ufficiale e un test su strada il 20, 21, 27 e 28 aprile a Campione d'Italia, dalle 11 alle 16 e conto di andarci. Intanto segnalo un articolo che spiega l'“approvazione” da parte dell'Ufficio della Circolazione ticinese e c'è l'intervista poco chiarificatrice di Quattroruote.
Caso Stamina, nuovo affare Di Bella? Il Post riassume molto bene i fatti da sapere di questo nuovo pasticcio. È strano che quando c'è di mezzo la tecnologia s'invoca il principio di prudenza (“non è dimostrato che le onde dei telefonino causano la leucemia, ma nel dubbio vietiamo le antenne”) e si chiedono prove su prove, ma quando arriva qualcuno che promette cure miracolose la prudenza vola fuori dalla finestra e si crede a tutto.
I motori del Saturn V rinascono. Un gruppo di tecnici ha avuto il permesso di smontare, analizzare e ricostruire digitalmente uno dei motori F-1 del Saturn V che portò l'umanità sulla Luna ed è tuttora uno dei motori più potenti mai costruiti. Rivisitarli con gli strumenti e gli occhi di oggi rivela la qualità di un artigianato manuale su scala immensa: quei motori sono gioielli giganti fatti a mano. Puro geekporn su Ars Technica.
Chi scarica film porno e pirata in Vaticano? Forse pecca, di certo scrocca. Torrentfreak segnala che qualcuno, da indirizzi IP del Vaticano, scarica video pornografici e film in prima visione. Almeno una/uno dei pornointerpreti è scandalizzato, perché le copie scaricate sono piratate (HuffPost). Interessante Scaneye.net, servizio che permette di monitorare chi scarica cosa su Bittorrent.
Il cast di Star Trek Enterprise si riunisce. Per l'uscita della seconda stagione su Blu-Ray, gli attori principali si ritrovano con Brannon Braga (LeVar Burton su Twitter). Ho avuto il piacere di incontrare i quattro più esterni: Anthony Montgomery, Dominic Keating, Connor Trinneer e John Billingsley.
HTML5 permette ai siti di riempirti l'hard disk? Secondo Naked Security, molti browser hanno una falla, introdotta dalle nuove specifiche dell'HTML5, che permette di scrivere file enormi sul disco rigido semplicemente visitando una pagina appositamente confezionata. Fate il test, se siete temerari, su Filldisk.com.
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2013/02/07
Bad Pharma: il libro che documenta il grande inganno delle case farmaceutiche
Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “robertotom*”.
Le case farmaceutiche truccano i risultati dei test dei propri farmaci, usando metodi paradossalmente legali per farli sembrare ben più efficaci e necessari di quel che sono in realtà. No, non avete sbagliato blog. Non siete finiti per errore su Luogocomune o qualche altra bettola di complottisti.
L'accusa non è un delirio campato per aria, ma è il documentatissimo risultato dell'indagine di uno dei più popolari debunker britannici, Ben Goldacre, che dopo aver messo in luce con Bad Science gli inganni usati dai ciarlatani e dai giornalisti cialtroni per sdoganare le pseudoscienze si è ora dedicato, con gli stessi strumenti inesorabili, a chiarire come funziona la ricerca farmaceutica moderna. Risultato: funziona male, inganna i medici e danneggia i pazienti.
Goldacre ha scritto un libro, Bad Pharma, che invito tutti a leggere (spero ne esca presto una buona traduzione in italiano), specialmente i complottisti, per capire come si fa a fare e presentare la vera ricerca e come si distingue una tesi di complotto farlocca da un'accusa seria. La differenza sta in una singola parola: fatti.
Goldacre esamina anche il caso Tamiflu, emblematico di un modo di procedere in cui i test vengono svolti dalle case farmaceutiche, che poi pubblicano soltanto quelli favorevoli e insabbiano gli altri. È lo stesso metodo dei cartomanti e dei sensitivi: mettere in evidenza i successi e seppellire i fallimenti, per sembrare straordinari. Non è il solo trucchetto che viene usato, ma il resto va letto nel libro.
A differenza di tante tesi di complotto che lanciano accuse generiche, qui ci sono nomi e cognomi e ci sono anche soluzioni, come per esempio rendere obbligatoria la pubblicazione di tutti i metodi e risultati di tutti i test. La campagna di Goldacre sta già ottenendo risultati: la pressione dell'opinione pubblica ha già convinto GSK (GlaxoSmithKline) a promettere la pubblicazione integrale dei test, e la petizione su Alltrials.net (traduzione italiana qui) sta già riscuotendo successo in termini di pubblico e di politica.
Se vi interessa saperne di più, il CICAP ha pubblicato una serie di articoli su Bad Pharma. Sì, il CICAP, quello accusato di essere al soldo delle case farmaceutiche, va contro le case farmaceutiche. Perché i fatti e il metodo d'indagine scientifico non guardano in faccia nessuno.
Intervista a Ben Goldacre
Le aziende farmaceutiche britanniche contro Goldacre
Bad Pharma: quando la medicina è malata
Sia ben chiaro: tutto questo non vuol dire che la medicina e i farmaci non funzionano e che è meglio tornare agli stregoni o alla pranoterapia o ai sassolini magici. I rimedi alternativi non funzionano per niente (salvo un congruo effetto placebo): le medicine, invece, di solito funzionano. Ma per farle funzionare meglio e non farsi imbrogliare bisogna controllare e sorvegliare chi le fa e chi le vende. Senza eccezioni.
Le case farmaceutiche truccano i risultati dei test dei propri farmaci, usando metodi paradossalmente legali per farli sembrare ben più efficaci e necessari di quel che sono in realtà. No, non avete sbagliato blog. Non siete finiti per errore su Luogocomune o qualche altra bettola di complottisti.
L'accusa non è un delirio campato per aria, ma è il documentatissimo risultato dell'indagine di uno dei più popolari debunker britannici, Ben Goldacre, che dopo aver messo in luce con Bad Science gli inganni usati dai ciarlatani e dai giornalisti cialtroni per sdoganare le pseudoscienze si è ora dedicato, con gli stessi strumenti inesorabili, a chiarire come funziona la ricerca farmaceutica moderna. Risultato: funziona male, inganna i medici e danneggia i pazienti.
Goldacre ha scritto un libro, Bad Pharma, che invito tutti a leggere (spero ne esca presto una buona traduzione in italiano), specialmente i complottisti, per capire come si fa a fare e presentare la vera ricerca e come si distingue una tesi di complotto farlocca da un'accusa seria. La differenza sta in una singola parola: fatti.
Goldacre esamina anche il caso Tamiflu, emblematico di un modo di procedere in cui i test vengono svolti dalle case farmaceutiche, che poi pubblicano soltanto quelli favorevoli e insabbiano gli altri. È lo stesso metodo dei cartomanti e dei sensitivi: mettere in evidenza i successi e seppellire i fallimenti, per sembrare straordinari. Non è il solo trucchetto che viene usato, ma il resto va letto nel libro.
A differenza di tante tesi di complotto che lanciano accuse generiche, qui ci sono nomi e cognomi e ci sono anche soluzioni, come per esempio rendere obbligatoria la pubblicazione di tutti i metodi e risultati di tutti i test. La campagna di Goldacre sta già ottenendo risultati: la pressione dell'opinione pubblica ha già convinto GSK (GlaxoSmithKline) a promettere la pubblicazione integrale dei test, e la petizione su Alltrials.net (traduzione italiana qui) sta già riscuotendo successo in termini di pubblico e di politica.
Se vi interessa saperne di più, il CICAP ha pubblicato una serie di articoli su Bad Pharma. Sì, il CICAP, quello accusato di essere al soldo delle case farmaceutiche, va contro le case farmaceutiche. Perché i fatti e il metodo d'indagine scientifico non guardano in faccia nessuno.
Intervista a Ben Goldacre
Le aziende farmaceutiche britanniche contro Goldacre
Bad Pharma: quando la medicina è malata
Sia ben chiaro: tutto questo non vuol dire che la medicina e i farmaci non funzionano e che è meglio tornare agli stregoni o alla pranoterapia o ai sassolini magici. I rimedi alternativi non funzionano per niente (salvo un congruo effetto placebo): le medicine, invece, di solito funzionano. Ma per farle funzionare meglio e non farsi imbrogliare bisogna controllare e sorvegliare chi le fa e chi le vende. Senza eccezioni.
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2011/03/09
Antibufala: erbe medicinali vietate nell’UE dal primo aprile!
Questo articolo era stato pubblicato inizialmente su Wired.it, dove ora non è più disponibile, per cui lo ripubblico qui.
Da alcuni mesi circola in Rete, via mail e Facebook, un allarme per una direttiva dell'Unione Europea che avrebbe conseguenze catastrofiche per le terapie basate su erbe e rimedi naturali. Nell'allarme, di cui trovate molte copie online, si afferma che “La Comunita' Europea dal 2011 vuole cancellare la liberta' di scelta di come ci si vuole curare... sara' proibito qualsiasi insegnamento di terapie alternative!”.
Sempre secondo l'appello, “dal 1 aprile 2011 tutte le erbe medicinali diventeranno praticamente illegali nell'Unione Europea” grazie alla “European Directive on Traditional Herbal Medicinal Products (THMPD)”: saranno proibiti “tutti i preparati fino ad oggi chiamati integratori alimentari”. Inoltre saranno chiuse “tutte le scuole omeopatiche ed altre scuole di terapie naturali” e sarà vietata “la vendita di libri riguardanti terapie erboristiche, fitoterapiche e di oligoelementi”.
L'appello rimanda a una petizione in inglese su Ipetitions.com, che accusa l'UE, il governo britannico, l'establishment medico e i media nazionali di aver volutamente tenuto all'oscuro la popolazione. Dietro tutto l'affare ci sarebbe l'industria farmaceutica, ansiosa di bloccare il successo delle terapie alternative. Niente paura: tutto è rimediabile, secondo l'appello, raccogliendo 35 milioni di firme (o, più correttamente, di adesioni online). Finora, però, la petizione è arrivata solo a quota 103.000 adesioni. E c'è un altro problema: visitando il sito dell'erboristeria che ha avviato la petizione si scopre una pagina che chiarisce che la petizione è aperta soltanto ai cittadini britannici (“This petition is valid for UK citizens and Ex-Pats only... EU members and the International community must not sign this petition unless you have UK Citizenship”).
Ma esiste questa direttiva così liberticida? Sì, esiste, anche se l'appello si guarda bene dal fornire un riferimento per consultarla. Per fortuna basta una rapida ricerca negli archivi pubblici dell'Unione Europea per trovarla: è la direttiva 2004/24/CE con la relativa direttiva di modifica 2004/27/CE. Il tutto è disponibile anche in italiano.
Leggendo la direttiva si scopre che non vieta affatto l'insegnamento delle terapie alternative o la vendita di libri sull'argomento e non impone la chiusura delle scuole di omeopatia o terapie naturali, come asserisce l'appello. Più semplicemente, qualunque prodotto vegetale tradizionale che voglia essere venduto come medicinale nell'UE dovrà rispettare le stesse regole di qualità e trasparenza e le stesse garanzie di sicurezza ed efficacia che pretendiamo dai medicinali prodotti in laboratorio dalle società farmaceutiche. Se un prodotto non viene venduto come medicinale ma viene offerto come integratore alimentare o alimento, non ricade nell'ambito di questa direttiva.
In altre parole, le erbe medicinali non verranno affatto rese illegali dal primo aprile e non sarà necessario rivolgersi a un pusher per procurarsi un po' di salvia o di menta. Come capita spesso, l'appello cavalca i pregiudizi di chi teme grandi complotti da parte dei poteri forti e del Nuovo Ordine Mondiale (citato persino dall'estensore dell'appello originale).
Prima che qualcuno insinui che sto difendendo Big Pharma, suggerisco la lettura del comunicato stampa della Federazione Erboristi Italiani, che non a caso s'intitola “Quanto allarmismo!”. Parole sante.
Da alcuni mesi circola in Rete, via mail e Facebook, un allarme per una direttiva dell'Unione Europea che avrebbe conseguenze catastrofiche per le terapie basate su erbe e rimedi naturali. Nell'allarme, di cui trovate molte copie online, si afferma che “La Comunita' Europea dal 2011 vuole cancellare la liberta' di scelta di come ci si vuole curare... sara' proibito qualsiasi insegnamento di terapie alternative!”.
Sempre secondo l'appello, “dal 1 aprile 2011 tutte le erbe medicinali diventeranno praticamente illegali nell'Unione Europea” grazie alla “European Directive on Traditional Herbal Medicinal Products (THMPD)”: saranno proibiti “tutti i preparati fino ad oggi chiamati integratori alimentari”. Inoltre saranno chiuse “tutte le scuole omeopatiche ed altre scuole di terapie naturali” e sarà vietata “la vendita di libri riguardanti terapie erboristiche, fitoterapiche e di oligoelementi”.
L'appello rimanda a una petizione in inglese su Ipetitions.com, che accusa l'UE, il governo britannico, l'establishment medico e i media nazionali di aver volutamente tenuto all'oscuro la popolazione. Dietro tutto l'affare ci sarebbe l'industria farmaceutica, ansiosa di bloccare il successo delle terapie alternative. Niente paura: tutto è rimediabile, secondo l'appello, raccogliendo 35 milioni di firme (o, più correttamente, di adesioni online). Finora, però, la petizione è arrivata solo a quota 103.000 adesioni. E c'è un altro problema: visitando il sito dell'erboristeria che ha avviato la petizione si scopre una pagina che chiarisce che la petizione è aperta soltanto ai cittadini britannici (“This petition is valid for UK citizens and Ex-Pats only... EU members and the International community must not sign this petition unless you have UK Citizenship”).
Ma esiste questa direttiva così liberticida? Sì, esiste, anche se l'appello si guarda bene dal fornire un riferimento per consultarla. Per fortuna basta una rapida ricerca negli archivi pubblici dell'Unione Europea per trovarla: è la direttiva 2004/24/CE con la relativa direttiva di modifica 2004/27/CE. Il tutto è disponibile anche in italiano.
Leggendo la direttiva si scopre che non vieta affatto l'insegnamento delle terapie alternative o la vendita di libri sull'argomento e non impone la chiusura delle scuole di omeopatia o terapie naturali, come asserisce l'appello. Più semplicemente, qualunque prodotto vegetale tradizionale che voglia essere venduto come medicinale nell'UE dovrà rispettare le stesse regole di qualità e trasparenza e le stesse garanzie di sicurezza ed efficacia che pretendiamo dai medicinali prodotti in laboratorio dalle società farmaceutiche. Se un prodotto non viene venduto come medicinale ma viene offerto come integratore alimentare o alimento, non ricade nell'ambito di questa direttiva.
In altre parole, le erbe medicinali non verranno affatto rese illegali dal primo aprile e non sarà necessario rivolgersi a un pusher per procurarsi un po' di salvia o di menta. Come capita spesso, l'appello cavalca i pregiudizi di chi teme grandi complotti da parte dei poteri forti e del Nuovo Ordine Mondiale (citato persino dall'estensore dell'appello originale).
Prima che qualcuno insinui che sto difendendo Big Pharma, suggerisco la lettura del comunicato stampa della Federazione Erboristi Italiani, che non a caso s'intitola “Quanto allarmismo!”. Parole sante.
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2011/02/03
Medbunker a Lugano il 12/2; bufale a Cadorago domani sera
Il 12 febbraio prossimo sarà a Lugano Salvo Di Grazia, alias WeWee, il medico autore del blog Medbunker, noto per le sue indagini senza peli sulla lingua nel campo delle medicine e terapie “alternative” e in quello dei limiti e dei confini della medicina “ufficiale”. L'appuntamento è all'Hotel Pestalozzi, in Piazza Indipendenza 9, alle 20.
La conferenza è organizzata dal CICAP Ticino e io sarò presente come moderatore e per ascoltare la lezione tecnica e umana di WeWee. Il biglietto d'ingresso è di cinque franchi (4 euro) per i soci CICAP che presentano la tessera d'iscrizione e dieci franchi (8 euro) per i non soci. L'ingresso per la stampa è gratuito. Per informazioni: ticino@cicap.org.
Domani sera alle 21, inoltre, sarò al Centro Civico di Cadorago (Como), in Piazza Zampiero, per un incontro pubblico su bufale, truffe e disinformazione online, organizzata dall'associazione culturale Altro Futuro. L'ingresso è gratuito. Porterò qualche copia del mio libro sui complotti lunari.
La conferenza è organizzata dal CICAP Ticino e io sarò presente come moderatore e per ascoltare la lezione tecnica e umana di WeWee. Il biglietto d'ingresso è di cinque franchi (4 euro) per i soci CICAP che presentano la tessera d'iscrizione e dieci franchi (8 euro) per i non soci. L'ingresso per la stampa è gratuito. Per informazioni: ticino@cicap.org.
Domani sera alle 21, inoltre, sarò al Centro Civico di Cadorago (Como), in Piazza Zampiero, per un incontro pubblico su bufale, truffe e disinformazione online, organizzata dall'associazione culturale Altro Futuro. L'ingresso è gratuito. Porterò qualche copia del mio libro sui complotti lunari.
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