L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2011/02/16.
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Credit: Ines Bee |
È terminata qualche ora fa la conferenza luganese di Salvo di Grazia, alias WeWee, il medico che indaga sulle presunte terapie alternative, autore del blog
Medbunker. Tanti fatti, tanta sostanza e una spolverata di
humour per una carrellata nel mondo bizzarro dell'omeopatia, dei fiori di Bach, del Reiki e di tanti altri metodi di cura, con la spiegazione delle loro origini (spesso imbarazzanti a livelli esilaranti) e i dati del loro fallimento, ma anche con tante riflessioni sulle ragioni sociali del loro successo e sul costo umano delle tragedie e dei casi disperati che vengono risucchiati da queste pseudomedicine: che non sono
“pseudo” per partito preso, ma perché, prove alla mano,
non funzionano. Il dibattito con e fra il pubblico, nella sessione di domande e risposte, è stato un complemento davvero notevole e ricco di spunti ulteriori.
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Credit: Lisa Attivissimo |
L'unico rammarico, come capita spesso in questi casi, è che nessuno dei sostenitori delle terapie alternative si è offerto per un contraddittorio. O meglio, un sostenitore è venuto ma non ha proferito parola. Eppure non abbiamo certo avuto toni intimidatori: come Scettici Allegri del Cicap Ticino abbiamo anzi proposto solo un invito a informarsi e riflettere, e ci siamo concessi un paio di momenti di frivolezza, compreso il mio “suicidio omeopatico”. Doppio, visto che dal pubblico mi hanno scherzosamente contestato un errore metodologico. Ho ingerito due interi flaconi di sonnifero omeopatico della Boiron, uno a 9CH e uno ancora più “potente” a 30CH, e come potete notare sono ancora qui bello sveglio
[la versione iniziale di questo articolo è stata scritta all'una e mezza di notte dopo la conferenza]. Anche le mie figlie e l'amico e socio CICAP Ticino Rodri (foto a inizio articolo) hanno preso una bella overdose di sonnifero omeopatico, ma dopo la conferenza abbiamo tirato l'una di notte senza problemi tutti insieme. Fa pensare, vero?
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Credit: Ines Bee |
Il dottor Salvo Di Grazia ha anche fatto una dimostrazione pratica dei principi dell'omeopatia per far vedere che cosa c'è nei prodotti omeopatici (o meglio, cosa non c'è) e chiarire che assumere un prodotto omeopatico significa usare diluizioni talmente estreme da non contenere
neanche un atomo del principio attivo originale.
Ha disposto una lunga serie di bicchieri: nel primo ha versato del liquore. Poi ha preso una goccia del liquore e l'ha messa nel secondo bicchiere, che conteneva circa cento gocce d'acqua. Poi ha prelevato una goccia dal secondo e l'ha messa nel terzo, anch'esso contenente cento altre gocce d'acqua. E così via, per tutti e trenta i bicchieri delle tre file che vedete nella foto qui accanto.
Questo è il principio della
diluizione centesimale sul quale si basa l'omeopatia. Ma la chimica ci insegna che dopo l'undicesima diluizione di questo tipo non c'è più neanche una molecola della sostanza iniziale: si sta diluendo acqua con altra acqua. I prodotti omeopatici più “potenti”, come il sonnifero che ho ingerito io, sono alla trentesima diluizione. In altre parole, ho mangiato soltanto zucchero impregnato di acqua diluita con altra acqua. Siete ancora sicuri di volervi fidare dell'omeopatia?
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Credit: Lisa Attivissimo |
La conferenza si è occupata anche di molte altre medicine alternative oltre all'omeopatia, toccando anche il settore dei gadget e dei talismani, come il Power Balance e i prodotti per la “disintossicazione” tramite pediluvio, che si basa su un banale trucchetto di chimica per fregare il prossimo.
Quello che non mi aspettavo (e con me, credo, molti del pubblico) è il livello di menzogna alla quale arrivano alcuni sostenitori delle terapie “alternative”: non si può più invocare la buona fede mal riposta o il semplice errore di metodo di queste persone quando arrivano a falsificare le radiografie che dovrebbero dimostrare che le loro terapie “non ufficiali” funzionano. E tutto questo viene fatto sulla pelle di chi soffre.
Il video integrale della serata è disponibile su Youtube:
prima parte,
seconda,
terza,
quarta,
quinta,
sesta,
settima,
ottava,
nona,
decima e
undicesima. La playlist completa è
questa. Un altro
video integrale è a disposizione grazie a
Bruno Moretti Turri. Altre foto, oltre a quelle che vedete qui, sono andate online subito grazie a Ines Bee (le trovate su
Facebook e
Flickr); poco dopo si sono aggiunte quelle di
Andrea Tedeschi.