OwlKitty non si smentisce.
Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
Informativa privacy e cookie: Questo blog include cookie di terze parti. Non miei (dettagli)
Prossimi eventi pubblici – Sostegno a questo blog – Sci-Fi Universe
Cerca nel blog
2021/05/06
Bill e Melinda Gates si separano. I memi informatici si scatenano
Dopo 27 anni insieme, Bill Gates e la moglie Melinda si separano. Lo ha annunciato Gates direttamente su Twitter, chiedendo spazio e rispetto per la privacy. Auguro ai due ogni bene e che possano continuare a fare del bene per il mondo tramite la loro Fondazione, che ha donato circa 50 miliardi di dollari a varie iniziative in tutto il mondo, compresi quasi due miliardi per la lotta al coronavirus, ma ci sono alcune battute di stampo informatico, fra le tante fioccate su Internet, che meritano una citazione.
Per esempio, nel loro caso, è più corretto parlare di separazione o di partizionamento? Col passare del tempo si sono persi di Vista? Lei lo ha chiamato Microsoft Bob una volta di troppo? Quando lei gli diceva “Pensi solo a TE, non pensi mai a ME”, lui capiva un’altra cosa? Useranno Clippy come consulente?
Bill Gates logging into his marriage this morning pic.twitter.com/DOBUKjF9By
— ᴛʜᴇ ʀɪɢʜᴛ ᴛᴏ ʙᴇᴀʀ ᴍᴇᴍᴇꜱ (@grandoldmemes) May 3, 2021
E che dire della singolare coincidenza evidenziata da questo tweet?
Ah c’était donc ça le plan 😅 pic.twitter.com/GSrNtfH9mY
— Doc FX Moronval (@FXMoronval) May 4, 2021
Ecco svelato il piano diabolico: ha messo un microchip nei vaccini, così ora può localizzare tutte le donne single del mondo, e proprio ora, guarda caso, si separa.
Noi ci ridiamo su, con affetto verso la coppia, ma sotto sotto siamo consapevoli che purtroppo qualcuno, là fuori, prenderà sul serio persino questa tesi di complotto inventata. Quanta assurda, triste ironia nel fatto che uno dei più generosi benefattori del mondo sia additato come il capo di una cospirazione contro il mondo.
Saluto quindi la partizionanda coppia Bill e Melinda con questo video che dimostra la loro capacità di mettersi in gioco per una buona causa: in questo caso, nel 2016, la promozione di una loro iniziativa annuale, Gatesletter.com, al Tonight Show di Jimmy Fallon.
2020/11/20
Rileggere? Perché? SkyTG24 e gli altri siti che offrono la “possibilità di orinare”
Lo so, è infantile, ma di questi tempi c’è bisogno di ridere un po’ e mi accontento di poco. Qual è il refuso più comico o imbarazzante che riuscite a trovare online? È facile usare Google per trovare il classico coniglio d’amministrazione: lo si incontra nei verbali delle aziende e persino nella Gazzetta Ufficiale italiana.
Ma la perla di mancata rilettura di questa settimana, in cui tantissimi siti stanno facendo promozioni per gli acquisti online, è la possibilità di orinare. La offre da ieri Sky TG 24 (copia permanente) e ovviamente c’è chi copiaincolla (copia permanente) il refuso senza controllare cosa sta pubblicando.
E le recensioni su Tripadvisor e altrove offrono addirittura la possibilità di “orinare online prima di tutti” e “dal menù antipasti, primi e secondi”:
Mi raccomando: rileggete, e rileggete bene, prima di pubblicare.
2020/08/12
Una chicca nascosta in “Spazio 1999”?
Poco dopo gli allunaggi, circolava la diceria che Neil Armstrong avesse detto, poco dopo i suoi primi passi sulla Luna, la misteriosa frase "Buona fortuna, signor Gorski". Leggenda vuole che Armstrong, da bambino, avesse sentito litigare i vicini di casa, i signori Gorski, appunto. La signora, in risposta alla richiesta del marito di una prestazione intima per lei riprovevole, avrebbe risposto, a finestre spalancate; “Un *****? Vuoi un *****? Te lo farò il giorno che il figlio dei vicini camminerà sulla Luna!!!”
Da qui il leggendario "Buona fortuna, signor Gorski" di Neil una volta cresciuto e giunto sulla Luna.
In realtà Neil Armstrong non disse quelle parole. Tutta la storia nacque come barzelletta sconcia, forse inventata o sicuramente diffusa dal comico americano Buddy Hackett (dal quale Armstrong stesso disse di averla sentita a metà degli anni Novanta).
Che c'entra tutto questo con Spazio 1999? Semplice: quando il comandante Koenig arriva su Base Alpha per prenderne il comando, nella spettacolare prima puntata “Separazione”, chi sostituisce? Quest’uomo:
Se siete fan di Spazio 1999, sapete come si chiama senza guardare su Google.
Se non siete fan e siete perspicaci, avete già capito come si chiama :-)
L'ex comandante di Base Alpha si chiama Anton... GORSKI.
Ora sono tentato di riguardare la prima puntata di Spazio 1999 per vedere se Koenig gli dice mai "Buona fortuna" :-)
Sarebbe la (quasi) conferma che gli sceneggiatori erano al corrente della barzelletta e scelsero il nome appositamente, eludendo i censori. O forse è solo una coincidenza evocata dalla mia mente malata.
In ogni caso, ho collegato le due cose solo in questo momento, con quarant’anni di ritardo, e non ho resistito alla tentazione di raccontarvi la mia formidabile scoperta. Grazie di aver seguito fin qui, e buona fortuna, data o ricevuta.
Epilogo felice
Quando ho raccontato questa storia su Twitter, poche ore fa, è stato un piacere vedere quanto sono stati veloci alcuni lettori a riconoscere e identificare un personaggio comparso una sola volta in un episodio di una serie degli anni Settanta, ma in particolare è successo questo: Luigi Rosa, appassionato di fantascienza e geek che conosco da una vita, ha spulciato la prima puntata di Spazio 1999 quasi in tempo reale e ha scoperto che c’è davvero un punto in cui viene detto “Good luck” e c’è di mezzo Gorski. Però è Gorski stesso a dirlo a Koenig invece del contrario. Mi accontento lo stesso. La frase è a 7:50 dall’inizio (nel doppiaggio italiano dice “Auguri“).
La memoria non mi ha tradito: gli dice GOOD LUCK, 7:50 qui: https://t.co/blaKHXZDCd— Luigi Rosa (@l_rsa) August 12, 2020
Ecco il video, già posizionato appena prima della battuta:
2020/08/13: Seguito dell'Epilogo Felice
Un tweet di @andpagl mi segnala che non sono il primo a notare questa coincidenza. Il capitolo 10 del saggio Imagining outer space: European astroculture in the twentieth century (Geppert, Alexander C. T.; Basingstoke 2012) è interamente dedicato a Spazio 1999 e sottolinea alcuni riferimenti molto intenzionali nei nomi dei personaggi (come Ernst Queller, il cui nome deriva esplicitamente da quello del fisico Edward Teller (pag. 199)) per poi fare, nella nota 11, la stessa osservazione che ho fatto io:
[...] Another, rather apocryphal and perhaps tongue-in-cheek reference to the first manned moon landing might be seen in the name given to the former commander of the moon base whom the new commander Koenig is about to supersede. His name, 'Gorski,' and the words he says to Koenig ('If you want to talk things over before I leave, I shall be in my quarters. Good luck.') might refer to the phrase Neil Armstrong is (as we know today: wrongly) supposed to have said during the first moon landing: 'Good luck, Mr Gorsky,' thus addressing a former neighbour from his boyhood whose wife was incredulous about Armstrong one day landing on the moon, and thus allegedly promised her husband a special erotic gratification in case Armstrong should succeed; see for this 'urban legend,' Andrew Smith, Moon Dust, London: Bloomsbury, 2005, 27.
Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
2018/10/05
Amazon e la traduzione automatica
Amazon.it è infatti ricco di traduzioni assolutamente assurde di prodotti, presumibilmente perché le descrizioni vengono scritte in inglese e poi tradotte automaticamente senza però tenere conto dei doppi significati di alcune parole inglesi.
Prendete per esempio la parola cock. Significa sia gallo, sia fallo (in realtà la traduzione precisa del secondo significato è un po’ più volgare, ma lascio a voi immaginarla). E quando Amazon deve tradurre un ciondolo a forma di gallo, che cosa sceglie il traduttore automatico?
Fonte: Amazon.it. |
Fonte: Amazon.it. |
Anche il termine inglese wire stripper (spelafili) viene sbagliato clamorosamente, diventando Spogliarellista cavi:
Fonte: Amazon.it. |
E che dire del Cestino di stoccaggio di impiccagione creativo? Traduzione bislacca di Creative Hanging Storage Hanging Basket (to hang significa appendere ma anche impiccare). La descrizione include anche un magnifico Cremagliera dell’organizzatore, che deriva da tidy rack (rastrelliera per riordinare), come si nota cercando lo stesso prodotto su Amazon.de.
Fonte: Amazon.it. |
C’è anche un elefante giocattolo che aveva decisamente un pessimo carattere:
— Ramin (@bsramin) 25 novembre 2017
Ma ora è stato corretto in un più rassicurante spavaldo.
Come mai Amazon non adotta per esempio un filtro che escluda le parole scurrili o perlomeno attiri l’attenzione di un verificatore umano quando le incontra? Bella domanda. Vorrei saperlo anch’io. Comunque non è solo un problema di parolacce: dai commenti arrivati dopo la pubblicazione iniziale di questo articolo sono arrivate segnalazioni come i bicchieri di realtà virtuale: traduzione completamente sbagliata di virtual reality glasses, con il traduttore che inciampa nel doppio significato inglese di glasses (bicchieri ma anche occhiali).
2018/08/25
Il giornalismo britannico spiegato dai britannici
Ultimo aggiornamento: 2021/11/22 16:40.
Me la prendo spesso con il giornalismo italiano, ma non vorrei che questo desse l’impressione che venero acriticamente quello degli altri paesi.
La situazione imbarazzante della stampa britannica e del suo pubblico, per esempio, è riassunta con cattiveria magistrale in questo sketch della serie della BBC Yes, Prime Minister, che risale al 1987 (è nella puntata A Conflict of Interest) ma è dannatamente attuale anche oggi.
Sir Humphrey Appleby (segretario di gabinetto, assistente speciale del primo ministro): L’unico modo per capire la stampa è ricordare che asseconda i pregiudizi dei propri lettori.
Jim Hacker (primo ministro del governo britannico): Non mi venga a spiegare la stampa. So esattamente chi legge i giornali. Il Daily Mirror viene letto dalla gente che crede di comandare il paese. Il Guardian viene letto dalla gente che crede che dovrebbe comandare il paese. Il Times viene letto dalla gente che realmente comanda il paese. Il Daily Mail viene letto dalle mogli della gente che comanda il paese. Il Financial Times viene letto dalla gente che possiede il paese. Il Morning Star viene letto dalla gente che crede che il paese dovrebbe essere comandato da un altro paese. Il Daily Telegraph viene letto dalla gente che crede che lo sia.
Sir Humphrey: Primo Ministro, e la gente che legge il Sun?
Bernard Woolley (segretario privato principale del primo ministro): Ai lettori del Sun non interessa chi comanda il paese, purché abbia delle grandi tette.
In originale:
Sir Humphrey: The only way to understand the press is to remember that they pander to their readers' prejudices.
Jim Hacker: Don't tell me about the Press. I know exactly who reads the papers. The Daily Mirror is read by the people who think they run the country. The Guardian is read by people who think they ought to run the country. The Times is read by the people who actually do run the country. The Daily Mail is read by the wives of the people who run the country. The Financial Times is read by people who own the country. The Morning Star is read by people who think the country ought to be run by another country. The Daily Telegraph is read by the people who think it is.
Sir Humphrey: Prime Minister, what about the people who read The Sun?
Bernard Woolley: Sun readers don't care who runs the country - as long as she’s got big tits.
La battuta non fu scritta per la serie TV: circolava già da anni, come documenta questa indagine di John Hoare su DirtyFeed. Per chi non conoscesse la stampa britannica, chiarisco che il Sun era famoso per la sua consuetudine di pubblicare in terza pagina, fra una notizia scandalistica e l’altra, grandi foto di donne seminude.
Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
2018/08/09
La strana storia di #PerFontanaSonoTroppi
Nello screenshot qui accanto lo vedete al secondo posto, e forse è arrivato anche al primo, ma non ha importanza: ci siamo comunque tutti divertiti tanto e forse abbiamo fatto qualcosa di buono.
Tutto inizia con una dichiarazione del Ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, riportata dall’ANSA così: “Fontana: troppi 10 vaccini ma non sono medico”. La frase esatta, presente nel video pubblicato dall’ANSA, è “ritengo che forse l’obbligo di così tanti vaccini sia un po’ esagerato, bisognerebbe andare ad analizzar bene, però non sono un medico, non sono uno scienziato, quindi sono da questo punto di vista... riconosco la mia ignoranza.”
La concisione estrema della versione ANSA rende evidente l’assurdità della presa di posizione personale di Fontana: non essendo un esperto di immunologia, la sua opinione personale su quanti vaccini siano “troppi” non vale nulla. Nel suo ruolo di ministro la cosa giusta da fare sarebbe non pronunciarsi su argomenti di cui egli stesso ammette di essere ignorante. Soprattutto se l’argomento è quello, delicatissimo, della salute e delle vaccinazioni. Il calo della copertura vaccinale sta facendo vittime, e non solo in Italia.
Leggo la notizia ANSA e faccio un commento al volo su Twitter:
Prossimamente: "Troppi 32 denti, ma non sono un dentista". https://t.co/XHODgxNSSR— Paolo Attivissimo (@disinformatico) 6 agosto 2018
Noterete che l’hashtag #PerFontanaSonoTroppi nel mio tweet non c’è. Infatti lo inventa Fabio Galletti in risposta al mio tweet:
#troppi 12 scimmie, ma non sono un cinefilo#PerFontanaSonoTroppi— Fabio Galletti🇪🇺🇮🇹 (@Fabio_Galletti) 6 agosto 2018
Poi arrivano altri utenti con variazioni sul tema:
-- #troppi 10 comandamenti, ma non sono un teologo
-- Troppe 5 zampe nel Modulo Lunare, ma non sono un ingegnere della Grumman. 😉
-- Troppi 451 gradi Fahrenheit, ma non sono Ray Bradbury
-- Troppi 40 ladroni, ma non sono Alì Babà
-- Troppi 35 centimetri, ma non sono Rocco Siffredi e ce l'ho piccolo
-- Troppi 24 mila baci, ma non sono Celentano
-- Sono troppe tre civette sul comò, ma non sono la figlia del dottore
-- Troppe note caro Mozart, ma non sono Giuseppe II
-- Troppe tre leggi per descrivere il moto dei pianeti, ma non sono Keplero
-- Troppe 200 miliardi di stelle nella Via Lattea, ma non sono un astronomo
-- Troppi 640k, ma non sono Bill Gates
-- Troppi 33 trentini, ma non sono un antropologo
-- #troppi due testicoli, ma non sono un andrologo
-- Troppi 50 anni e troppi 5 figli, ma non sono De Gregori
-- troppi 2 piccioni. Ma io non sono una fava
"Troppi 3,141592653589793238462643383279502884197169399375105820974944 5923078164062862089986280348253421170679 per il Pi Greco, ma non sono un matematico"
-- Troppi quattro salti in padella, ma non sono il Capitano Findus
-- Troppi 365°, ma non sono un goniometro
-- Troppi 7 nani, ma io non sono Biancaneve
-- Troppe 88 miglia all'ora, ma non sono Doc
e così via. Ne cito un paio delle più argute e sottili (tipo Troppi 6,022*10^23 atomi in una mole, ma non sono Avogadro), e poi mi assento da Twitter per un po’. Quando torno scopro che è scoppiato davvero il meme, o meglio l’hashtag, come presentivo:
Sento che sta per nascere un meme :-) #Fontana https://t.co/xPMX3JC6Vk— Paolo Attivissimo (@disinformatico) 6 agosto 2018
All‘hashtag #PerFontanaSonoTroppi e alla presa in giro della dichiarazione del ministro Fontana vengono addirittura dedicati articoli di Giornalettismo e Repubblica, nei quali trovate altri esempi della creatività umoristica degli utenti di Twitter. Se proprio volete strafare e leggerli (quasi) tutti, potete cercare l’hashtag su Twitter.
E questo è tutto. Non c’è stata nessuna azione coordinata e non ci sono stati di mezzo i troll di Bruxelles, come ha insinuato qualche utente Twitter: è stata una cosa spontanea e nata per caso mentre facevo tutt’altro (se volete saperlo, stavo ricablando il Maniero Digitale). Spero che vi abbia divertito, e che magari qualcuno abbia imparato qualcosa.
Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
2017/01/08
È partita la campagna di tesseramento 2017 per il Nuovo Ordine Mondiale
Sono finalmente disponibili presso Nwoitalia.ovh le nuove tessere di iscrizione al Nuovo Ordine Mondiale (Italia) per il 2017.
Questa nuova versione è realizzata in una nuova miscela di bario e alluminio (della stessa altissima qualità usata per le irrorazioni di scie chimiche) e non include più il microchip on-card, che è stato sostituito da un microchip sottopelle, che vi verrà impiantato in modo assolutamente indolore durante la notte subito dopo l’attivazione della vostra tessera.
La tessera consente libero accesso a tutte le riunioni segrete del Nuovo Ordine Mondiale, che verranno comunicate telepaticamente agli associati, e agli appositi dispensatori di antidoti contro le emissioni Wi-Fi, i pixel subliminali dei display per il controllo mentale e le vibrazioni quantistiche negative dei nodi di Hartmann. L‘NWO, grazie a un nuovo accordo con i Rettiliani di Zeta Reticuli, garantisce inoltre che chiunque abbia con sé la Tessera NWO Italia 2017 non verrà rapito dagli alieni per esperimenti contro natura: in caso di rapimento è sufficiente presentarla all’essere pentatentacolato più vicino che risponda al nome di Giusy. Il canone d’iscrizione è rimasto invariato.
2016/08/28
Ecco perché su Internet non bisogna mai fare battute senza dire che sono battute
L’ho visto succedere tante volte agli altri ma ho avuto l’arroganza di pensare di esserne immune, e di questo chiedo scusa. Mi devo arrendere: è proprio vero che su Internet, e specialmente nei social network, non bisogna mai, mai, mai fare umorismo senza specificare chiaramente e nello stesso testo che si tratta di umorismo. È come se ci fosse una forza misteriosa che sopprime il senso dell’umorismo non appena viene a contatto con uno schermo.
Ieri ho postato questo tweet:
"Ma cosa vuoi che succeda se non metti il telefonino in modalità aereo, non lo fa nessuno" pic.twitter.com/yBvEp762BS— Paolo Attivissimo (@disinformatico) 27 agosto 2016
Subito dopo ho postato il riferimento all'autore della battuta e alla fonte della foto (un guasto avvenuto ieri e risoltosi senza problemi). Ho scritto esplicitamente che si trattava di una battuta umoristica, caso mai non fossero bastate le virgolette e un briciolo di riflessione.
Battuta di @goawaytomny. Fonte della foto nel tweet precedente: https://t.co/dVc2nlsCnl— Paolo Attivissimo (@disinformatico) 27 agosto 2016
Poi ho postato una correzione (avevo sbagliato il nome dell’autore), nella quale ho ribadito che si trattava di una battuta.
Refuso mio: battuta di @goawaytony https://t.co/BW0ZPoo86c— Paolo Attivissimo (@disinformatico) 27 agosto 2016
Inutile: questa è una selezione dei tweet che mi sono arrivati. Alcuni hanno capito che si trattava di umorismo. Ma molte no, o hanno avuto il dubbio. Sono stato persino accusato di terrorismo mediatico.
Tzara_1981 @disinformatico di cosa si tratta? Sembra un danno meccanico. Com'è potuto accadere per un'interferenza con un telefonino? 27/08/16 21:05 |
Riccancer @disinformatico è solo una battuta o una storia? Nel secondo caso, maggiori info? 27/08/16 21:04 |
carlogubi @disinformatico ma veramente basta un cellulare a sabotare un volo? Non basterebbe isolare gli apparati con una qualunque gabbia di Faraday? 27/08/16 22:29 |
robbienico @disinformatico scusa non capisco. Cosa è successo? 27/08/16 22:42 |
t3kn1c0 @disinformatico terrorismo mediatico un Cell non può fare danni di quel tipo, interferisce ( in rari casi) su apparecchiature 28/08/16 00:28 |
Ho i brividi a pensare a chi ha visto solo i retweet del mio primo post.
Morale della storia: quando si fa umorismo online, indicare sempre, esplicitamente e subito che è umorismo, anche quando sembra assolutamente evidente che lo sia, e mettere l’indicazione nella battuta stessa; metterla altrove non serve a nulla.
2015/01/10
Nuova telefonata dei truffatori del falso “servizio clienti” Microsoft
Poco fa mi ha chiamato, per l'ennesima volta, un truffatore del falso servizio clienti Microsoft. Questa è la registrazione della chiamata.
Stavolta mi sono fatto confermare che si spacciava per Microsoft e mi sono fatto dire da dove chiamava (India, ha detto). Poi gli ho fatto perdere un po' di tempo quando mi ha chiesto di accendere il computer: quale dei tanti, gli ho chiesto. E ovviamente non gli ho detto subito che nessuno dei miei computer aveva su Windows.
Per la prossima volta ho un'idea cattivella, ma non voglio fare spoiler.
Se vi state chiedendo qual è lo scopo di queste telefonate truffaldine, ne parlo in questo articolo e in questo.
2014/12/28
Non ci posso credere, adesso mi citano nelle strisce a fumetti
Striscia di Vincenzo "Zerov" Salvo tratta da qui su Facebook (copia su Archive.org) e da Decomplottis.it.
2014/12/12
Che fine ha fatto il mio Bucket Challenge? Eccolo
2014/11/03
Lezioni di Internet
disinformatico Lezioni di Internet: quando si Googla "MPEG", fare estrema attenzione a non digitare "MPREG". Not. Safe. For. Work. 03/11/14 23:21 |
Qualche minuto più tardi:
disinformatico Ora avete foto di uomini gravidi nella cache del vostro browser. 03/11/14 23:28 |
E qualche istante più tardi:
disinformatico Dimenticavo: la lezione di Internet di oggi era intitolata "Cos'è il social engineering?" 03/11/14 23:28 |
A volte il folletto che c'è in me scappa e prende il sopravvento. Scusate.
2014/07/14
Umorismo nerd: fisica
Risponde Heisenberg: “No, però so dove mi trovo”.
La risposta fa insospettire l'agente, che chiede di aprire il bagagliaio dell'auto. Ci guarda dentro ed esclama: “Ma sapevate che dentro il bagagliaio c'è un gatto morto?”
Stavolta risponde Schrödinger: “Ora sì”.
(da George Takei)
2014/06/20
Nuove forme di parodia online: videoclip musicali senza musica
C'è una forma d'intrattenimento (esito a chiamarla “arte”) che è possibile soltanto grazie a Internet e alle tecnologie digitali: la risonorizzazione dei videoclip musicali. In pratica, si prende un video di una canzone, con buona pace del copyright, si toglie la colonna sonora,e si ricreano gli effetti sonori e le voci dei cantanti e si pubblica il tutto su Youtube.
L'effetto è ridicolo ed è un ottimo promemoria per non prendere troppo sul serio gli atteggiamenti da diva delle popstar del momento. Ecco un paio di esempi tratti dal catalogo di Mario Wienerroither, che s'intitola appunto Musicless Musicvideo. Vi sfido a restare seri nel vedere David Bowie e Mick Jagger sbracciarsi in Dancing in the Street in versione risonorizzata o Shakira e Rihanna contorcersi senza musica sul letto che cigola o sbattere contro le pareti in Can't Remember to Forget. E che dire di Freddie Mercury che passa l'aspirapolvere senza il sottofondo di I Want to Break Free?
2014/06/11
Test di Turing: L‘ANSA mi cita, ma con virgola traditrice
Suvvia, redazione ANSA, bastava usare il due punti e il verbo: “Paolo Attivissimo: ricercatore è noto per inaffidabilità”.
E già che ci siamo, la foto non mostra un “Test di Turing” come dice la didascalia: mostra un dettaglio di una macchina tedesca di crittografia Enigma. C'è già abbastanza confusione intorno alla notizia del presunto superamento del Test di Turing: cerchiamo di non aggiungerne altro.
2014/02/09
Lo slogan è “Più prestazioni, più emozioni”. Indovinate il prodotto
L'immagine è tratta dalla copertina di un depliant di un'azienda svizzera, che ho ricevuto stamattina. No, non si tratta di accessori erotici.
2013/12/30
Ci sono solo 10 tipi di persone...
Versione evoluta: Ci sono solo 10 tipi di persone: quelle che non capiscono la numerazione binaria, quelle che la capiscono, e quelle che capiscono quella ternaria (@doctorow).
Versione quantistica: Ci sono solo |1> tipi di persone: quelle che conoscono i computer quantistici, quelle che non li conoscono, e quelle che li conoscono e non li conoscono (@pablochachin).
Versione arguta: Ci sono solo due tipi di persone: quelle che sanno estrapolare da un insieme di dati incompleto. (@leEb_public)
2013/09/16
Parodia EPICA di “Wrecking Ball” di Miley Cyrus. Fatta dalla BBC
La parodia:
Come se non bastasse, la parodia è targata BBC. La serissima, blasonata, flemmatica BBC.
2013/03/16
Disinformatico radio 2013-03-15, podcast pronto
- Antivirus AVG cancella un pezzo di Windows, blocca i PC
- Quanto è facile spiare attraverso le webcam
- Le parole di Internet: RATter
- Google Reader chiude a luglio: che fare?
- Nomi infelici di prodotti informatici (ma non solo)