Sabato 17 marzo (dopodomani) sarò ad Ascoli Piceno, all'Auditorium Fondazione Cassa di Risparmio Ascoli Piceno (Rua del Cassero), per una giornata seminariale dedicata agli studenti universitari e delle scuole superiori ma aperta anche per la cittadinanza. La giornata è incentrata sul tema delle nuove tecnologie (che ormai non sono più tanto nuove, ma fanno parte della vita quotidiana).
L’incontro, organizzato dal Movimento Studentesco AP dell'Università degli Studi di Camerino, inizierà alle 8.30 e il mio intervento, preceduto da quello del professor Rosario Culmone dell'Unicam, sarà dedicato all'uso consapevole delle tecnologie e alla navigazione sicura contro bufale e truffe. Su Facebook trovate la pagina dell'evento.
Con l'occasione presenterò il mio nuovo libro digitale, Social network: manuale di autodifesa, che ho finito di scrivere ieri.
Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2012/03/15
Crash di LibreOffice forse risolto
LibreOffice crasha su cambio maiuscolo/minuscolo? Forse è questione di Java
Un mesetto fa ho tweetato indignandomi perché LibreOffice per Mac crashava su una cosa banale come la conversione da maiuscolo a minuscolo. Avevo anche offerto cinquanta euro a chi avesse risolto il baco, perché LibreOffice mi piace molto (è più evoluto di NeoOffice e più leggero di OpenOffice.org) e lo uso come word processor principale per lavoro.
Per ragioni che sarebbe lungo spiegare qui, mi capita spessissimo di usare proprio la funzione di conversione da maiuscolo a minuscolo e viceversa, e quindi vedermi crashare LibreOffice senza neanche salvare il testo come fa di solito quando va in panico mi ha procurato più di un travaso di bile.
Forse ho trovato la spiegazione al baco e la segnalo qui perché magari qualche sviluppatore di LibreOffice riesce a includerla nella documentazione dei bachi. Poco fa ho installato la versione 3.5.1.2 di LibroOffice, fresca di rilascio, sul mio Air sotto Lion. Speravo che il baco fosse stato risolto. Ho scritto un paragrafo, l'ho selezionato e ho scelto Format > Change Case > Lowercase. Crash. Grrr.
Colto da improvvisa ispirazione, guidata dalle mie reminiscenze di NeoOffice, che dipendeva fortemente da Java, ho provato a guardare le impostazioni Java di LibreOffice (sotto Preferences > Java). Non c'era nessun Java Runtime Environment selezionato. Ho selezionato quello di Apple e LibreOffice ha smesso di crashare.
Spero che questa info sia utile a LibreOffice; adoro il software libero e nel mio piccolo vorrei aiutarlo a crescere. Però, per favore, leviamo questa dipendenza assurda da Java.
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Due puntate del DIsinformatico radiofonico
Pronti due podcast del Disinformatico
Come vola il tempo! Domani è già ora di una nuova puntata del Disinformatico radiofonico (alle 11 su ReteTre RSI, ascoltabile anche in diretta in streaming). Intanto segnalo che la puntata del 2 marzo, il cui podcast era rimasto in sospeso, adesso è disponibile qui. Gli argomenti sono questi:
- Facebook accusata di leggere gli SMS degli utenti
- Avvisi targati SUISA (la SIAE svizzera) che bloccano i computer e chiedono soldi
- Archivi di Twitter cercabili per due anni dalle aziende
- Copie dei tweet che non spariscono
- App per iPhone che possono rubare le foto.
La puntata del 9 marzo è invece scaricabile qui e parla di:
- Strana pareidolia fra la scansione dei monti sepolti in Antartide e le linee di Nazca
- Messaggi-esca su Twitter
- Sensore da 41 megapixel in un telefonino
- Plugin Collusion per Firefox che visualizza chi ci traccia su Internet
- iPad nuovo con la sua magica “Temporal Noise Reduction”
Buon ascolto!
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Video Shuttle in HD e audio straordinario
Volume a manetta e immagine a tutto schermo: questo NON è un film di fantascienza
Grazie a Phil Plait di Bad Astronomy per la segnalazione.
2012/03/13
Affaritaliani e le astronavi giganti
Astronavi giganti in rotta verso la Terra, garantisce Affaritaliani.it. Come no
Questo articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Affaritaliani.it ha pubblicato un articolo, a firma di Fabio Arrigoni e intitolato “Tre gigantesche astronavi, si dirigono verso la Terra” che non si limita a violentare l'italiano con quell'infame virgola fra soggetto e verbo, che già da sola evoca le anime dannate di generazioni d'insegnanti d'italiano che gridano vendetta rincorrendo il titolista con un cappello d'asino, ma infierisce pubblicando una stupidaggine vecchia di almeno due anni e già sbufalata all'epoca.
La notizia (se posso sporcare questa parola per una perla di questo calibro), stando a quanto scrive Arrigoni, è che
stando a ciò che mezzi stampa specializzati e non solo, [notate la virgola] hanno riportato su scala internazionale, pare proprio che la notizia sia fuoriuscita da esperti che collaborano con il noto istituto di ricerca SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence), che hanno fatto un importante annuncio: "Tre astronavi giganti si stanno dirigendo verso la Terra. La più grande risulta essere di 240 km di larghezza. Le altre due sono leggermente più piccole. Al momento, gli 'oggetti non identificati' si stanno muovendo oltre l'orbita di Plutone e, a giudicare dalla loro velocità, dovrebbero arrivare sulla Terra per i mesi di novembre/dicembre 2012 ". Le astronavi sono state rilevate dal sistema di ricerca HAARP. Il sistema, che ha base in Alaska, è stato progettato per studiare il fenomeno delle aurore boreali. Secondo i ricercatori SETI, gli 'oggetti' sarebbero proprio astronavi extraterrestri. Saranno visibili con telescopi ottici non appena raggiungeranno l'orbita di Marte. Anche il Governo degli Stati Uniti sarebbe stato informato circa l'evento. La data del presunto contatto con le civiltà extraterrestri porta in primo piano nuovamente le profezie inerenti il calendario Maya, che termina il 21 dicembre 2012. E 'solo una coincidenza?
No: è solo una cazzata. Non c'è altro termine per definire quest'accozzaglia di panzane. Mi ci sono voluti due minuti scarsi di ricerca per trovare l'origine di questa storia (Examiner.com), il suo sbufalamento da parte di Hoax-Slayer e l'analisi della presunte prove fotografiche da parte dell'astronomo Phil Plait.
Aggiornamento: c'è anche la smentita del SETI Institute. Grazie a @TheOppositioner per la segnalazione.
Per farla breve: lo scienzato Craig Kasnov del SETI Institute che avrebbe fatto l'annuncio secondo l'articolo originale copiato da Arrigoni non esiste e le “astronavi” sono semplicemente difetti e graffi su lastre fotografiche che risalgono al 1990. È l'invasione degli alieni lumaca?
Tutte queste informazioni sono datate 2010 e reperibili in men che non si dica, ma Fabio Arrigoni non ha avuto la decenza di cercarle. Complimenti, quindi, all'autore dell'articolo per il rigore giornalistico e ad Affaritaliani per la scelta dei propri collaboratori.
Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “LuX”.
2012/03/12
Stasera sono a Zurigo per parlare di bufale e giornalismo
Sono stato invitato dall'UNITRE di Zurigo a parlare questa sera alla Casa D'Italia della città, in Erismannstrasse 6, sul tema del giornalismo e della disinformazione via Internet. Se vi interessa, l'appuntamento è alle 19 e l'ingresso è libero. Tranquilli: l'incontro è in italiano.
2012/03/10
Sonda fotografa il sito del primo allunaggio a risoluzione mai vista
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2012/03/11.
La sonda Lunar Reconnaissance Orbiter sta fotografando la Luna dal 2009. Pochi mesi fa la sua orbita è stata modificata per scendere temporaneamente a circa 20 chilometri di quota: il risultato è una serie di immagini dei siti degli allunaggi delle missioni Apollo risalenti a più di quarant'anni fa. Quella che vedete qui sopra è la migliore immagine mai ottenuta del luogo del primo sbarco sulla Luna, quello dell'Apollo 11 di Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins, avvenuto fra il 20 e il 21 luglio del 1969. Maggiori dettagli tecnici sono disponibili in questo articolo sul mio blog Complotti Lunari.
La stessa sonda aveva già realizzato immagini di questo sito, ma mai con questa risoluzione. Si vedono, ancora più nitidamente che in passato, la base del veicolo di allunaggio (LM), rimasta sulla Luna perché usata come piattaforma di lancio, gli strumenti scientifici e persino la telecamera che riprese la prima escursione dell'umanità su un altro corpo celeste. Risaltano anche le sottili, ingarbugliate linee scure tracciate dai passi degli astronauti, ancora intatte perché sulla Luna non c'è vento o pioggia che le cancelli. Almeno non per i prossimi dieci o ventimila anni.
Questo è quello che sappiamo fare. O meglio, questo è quello che avevamo il coraggio, l'ingegno e lo spirito di fare quattro decenni fa. Come dice con grandissima eloquenza Neil DeGrasse Tyson al Senato degli Stati Uniti, per far crescere una nuova generazione di giovani scienziati, tecnici e ingegneri che costruisca il nostro futuro, che crei posti di lavoro non esportabili, non bisogna dare l'ordine di costruire ponti o vascelli: bisogna far sì che i giovani siano liberi di ascoltare il richiamo naturale degli oceani sconfinati dell'universo. Il resto, con poca spesa, viene da sé.
Credit: NASA/GSFC/Arizona State University |
La sonda Lunar Reconnaissance Orbiter sta fotografando la Luna dal 2009. Pochi mesi fa la sua orbita è stata modificata per scendere temporaneamente a circa 20 chilometri di quota: il risultato è una serie di immagini dei siti degli allunaggi delle missioni Apollo risalenti a più di quarant'anni fa. Quella che vedete qui sopra è la migliore immagine mai ottenuta del luogo del primo sbarco sulla Luna, quello dell'Apollo 11 di Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins, avvenuto fra il 20 e il 21 luglio del 1969. Maggiori dettagli tecnici sono disponibili in questo articolo sul mio blog Complotti Lunari.
La stessa sonda aveva già realizzato immagini di questo sito, ma mai con questa risoluzione. Si vedono, ancora più nitidamente che in passato, la base del veicolo di allunaggio (LM), rimasta sulla Luna perché usata come piattaforma di lancio, gli strumenti scientifici e persino la telecamera che riprese la prima escursione dell'umanità su un altro corpo celeste. Risaltano anche le sottili, ingarbugliate linee scure tracciate dai passi degli astronauti, ancora intatte perché sulla Luna non c'è vento o pioggia che le cancelli. Almeno non per i prossimi dieci o ventimila anni.
Questo è quello che sappiamo fare. O meglio, questo è quello che avevamo il coraggio, l'ingegno e lo spirito di fare quattro decenni fa. Come dice con grandissima eloquenza Neil DeGrasse Tyson al Senato degli Stati Uniti, per far crescere una nuova generazione di giovani scienziati, tecnici e ingegneri che costruisca il nostro futuro, che crei posti di lavoro non esportabili, non bisogna dare l'ordine di costruire ponti o vascelli: bisogna far sì che i giovani siano liberi di ascoltare il richiamo naturale degli oceani sconfinati dell'universo. Il resto, con poca spesa, viene da sé.
2012/03/09
Photobuster: The Movie :-)
Pronti i video della conferenza di Photobuster
Ecco finalmente i video dell'intera conferenza del fototecnico Paolo "Photobuster" Bertotti, raggruppati in una playlist, e un paio di foto veloci della conferenza e del post-conferenza:
Credit: PA. |
Credit: Camilla B. |
Altre foto, un po' più formali di queste, sono qui su Andreatedeschi.ch.
2012/03/04
Luce misteriosa al tempio Maya? Parliamone
Il Corriere segnala, con un articolo sorprendentemente meno sensazionalista del solito, il caso di una fotografia che sarebbe stata scattata da un turista di Los Angeles, Hector Siliezar, nel luglio del 2009 durante un viaggio in Messico. La foto sembra mostrare una colonna verticale di luce che emana verso il cielo dalla piramide di Kukulkan.
Moltissimi siti, specialmente quelli catastrofisti o parascientifici, ne discutono come se fosse una prova delle profezie attribuite ai Maya o un segnale d'avvertimento, addirittura scoprendo un “UFO” nella foto, ma il Corriere liquida la foto per quello che è: un affascinante inganno della tecnologia digitale in buona fede.
Se vi interessa scoprire come è possibile un effetto del genere senza che vi sia fotoritocco o manipolazione intenzionale dell'immagine, Paolo Bertotti (Photobuster) sarà a Lugano oggi pomeriggio alle 16, alla Sala Parrocchiale di Pambio-Noranco, per una conferenza su quest'argomento organizzata dal CICAP Ticino. L'ingresso è libero; i dettagli sono qui su CicapTicino.ch.
Moltissimi siti, specialmente quelli catastrofisti o parascientifici, ne discutono come se fosse una prova delle profezie attribuite ai Maya o un segnale d'avvertimento, addirittura scoprendo un “UFO” nella foto, ma il Corriere liquida la foto per quello che è: un affascinante inganno della tecnologia digitale in buona fede.
Se vi interessa scoprire come è possibile un effetto del genere senza che vi sia fotoritocco o manipolazione intenzionale dell'immagine, Paolo Bertotti (Photobuster) sarà a Lugano oggi pomeriggio alle 16, alla Sala Parrocchiale di Pambio-Noranco, per una conferenza su quest'argomento organizzata dal CICAP Ticino. L'ingresso è libero; i dettagli sono qui su CicapTicino.ch.
2012/03/03
Luna mai vista!
Un anno di Luna in due minuti
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Il GSFC Scientific Visualization Studio della NASA ha creato quest'animazione digitale di un intero anno di fasi lunari (il 2012) viste dalla Terra, basandosi sui precisissimi dati altimetrici e fotografici della sonda Lunar Reconnaissance Orbiter, che dal 2009 orbita intorno alla Luna inviando immagini straordinarie. È grafica digitale (un collage d'immagini reali rese tridimensionali applicandole a un modello altimetrico della superficie della Luna), ma rispecchia fedelmente quello che si vedrebbe nella realtà se si osservasse la Luna dalla Terra per un anno intero.
Il video mostra in modo chiarissimo due fenomeni poco conosciuti: la variazione periodica delle dimensioni apparenti della Luna, dovute all'orbita non circolare che fa variare la distanza tra la Terra e la Luna, e la librazione, ossia quell'impressionante rotazione e dondolio della Luna, dovuto alla combinazione dell'orbita ellittica e dell'inclinazione del piano orbitale lunare. L'ellitticità dell'orbita comporta che la Luna si sposta intorno alla Terra a velocità variabile, ma la Luna ruota su se stessa a velocità costante, per cui periodicamente possiamo sbirciare una fettina della faccia nascosta. Phil Plait ha uno spiegone qui in inglese e la NASA offre altri video e immagini. Non perdetevi la versione in HD di quest'animazione.
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