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Il Disinformatico

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2020/04/30

È tornato il messaggio che paralizza gli iPhone, in una veste nuova

Se avete sentito parlare di un messaggio capace di paralizzare un iPhone semplicemente ricevendolo, senza dover cliccare su link o altro, niente panico. Beh, panico moderato.

Prima di tutto, la bandiera italiana che si vede nel messaggio (video) non è una rivendicazione politica o di paternità e in realtà non è neanche necessaria per far funzionare il messaggio paralizzante.

Come nei casi precedenti (2013 e due volte nel 2018), semplicemente vengono usati dei caratteri di lingue basate su sistemi differenti dall’alfabeto latino, combinandoli in un modo privo di senso che il telefonino non sa come posizionare sullo schermo. Il messaggio può essere trasmesso tramite i principali social network e sistemi di messaggistica (WhatsApp, Twitter, Telegram, Discord) e funziona su tutti i dispositivi che usano iOS 13: iPhone, iPad, Apple Watch e iPod. Alcune fonti indicano che anche i Mac sarebbero colpiti.

Se lo ricevete e vi si rallenta o blocca lo smartphone, potete debellare questo messaggio senza troppi problemi: fate un riavvio forzato (la procedura varia in base alla versione di iPhone che avete; per esempio, per gli iPhone dall’8 compreso in poi, premete brevemente il tasto per alzare il volume, poi quello per abbassarlo, poi tenete premuto il pulsante laterale fino a quando compare il logo Apple).

L’imminente aggiornamento di iOS corregge già questo problema: installatelo quando arriverà.

La cosa importante da ricordare è che non vengono persi o rubati dati, non viene installato nessun malware e non ci sono danni permanenti al dispositivo. Ma anche con questo impatto relativamente limitato, mandare agli amici questo messaggio per fare loro uno scherzo è un ottimo metodo per perdere quegli amici definitivamente.


Fonti aggiuntive: Engadget, Bitdefender, Gizmodo, Sophos.

La NASA sceglie Blue Origin, Dynetics e SpaceX per tornare sulla Luna

Ultimo aggiornamento: 2020/05/02 11:25.

La NASA ha annunciato oggi i nomi delle tre aziende statunitensi che riceveranno finanziamenti per sviluppare per dieci mesi i veicoli di allunaggio per gli astronauti che torneranno sulla Luna nell’ambito del programma Artemis: Blue Origin, Dynetics e SpaceX. Grande assente, la Boeing, che però è già molto impegnata con lo sviluppo del lanciatore gigante SLS: la sua proposta di veicolo di allunaggio non è stata accettata.

Le tre aziende hanno presentato tre proposte molto differenti. L’obiettivo è portare equipaggi e cargo in zone finora inesplorate della Luna entro il 2024, per costruirvi un insediamento permanente entro il 2028. I veicoli definitivi (uno o più) verranno scelti al termine dei dieci mesi di sviluppo.


La proposta di Blue Origin (la società di Jeff Bezos che attualmente effettua brevi voli suborbitali), in consorzio insieme a Lockheed Martin, Northrop Grumman (la Grumman costruì il Modulo Lunare Apollo) e Draper, è un veicolo a tre stadi: lo stadio di discesa e i suoi motori BE-7 sono già in fase di sviluppo da alcuni anni presso Blue Origin; lo stadio di risalita, che comprende la cabina per l’equipaggio, verrà costruito da Lockheed, usando anche componenti già sviluppati per la capsula Orion, e sarà riutilizzabile; lo stadio di trasferimento da e verso l’orbita lunare alta spetterà a Northrop Grumman e si baserà sul veicolo cargo Cygnus che rifornisce la Stazione Spaziale Internazionale. Draper fornirà i sistemi di guida, navigazione e controllo, l’avionica e il software, anche qui basandosi su prodotti simili già in uso.

Questo veicolo si aggancerebbe alla capsula Orion o alla “stazioncina” spaziale lunare, il Gateway, per accogliere successivamente gli equipaggi. Il Gateway sarà collocato in orbita lunare alta, richiedendo quindi ai veicoli delle prestazioni molto superiori a quelle dei LM Apollo, che dovevano raggiungere un’orbita lunare bassa (circa 100 km).




La cordata diretta da Dynetics include 25 aziende e propone un veicolo a stadio singolo, capace di scendere e ripartire con l’ausilio di veicoli modulari di rifornimento. Si distingue dagli altri due progetti per la sua configurazione molto bassa, con la cabina a poca distanza dal suolo, che facilita l’accesso degli astronauti alla superficie lunare. Se vi pare che somigli molto a quello che viene proposto nella serie TV di storia alternativa For All Mankind, non siete i soli: lo pensa anche l’astronauta Garrett Reisman, consulente tecnico della serie.





SpaceX, invece, propone la sua Starship a stadio singolo, di cui finora esistono solo piccoli prototipi che non hanno ancora volato. La Starship sarebbe interamente riutilizzabile. Usando il vettore Super Heavy, anch’esso riutilizzabile, per prima cosa verrebbe lanciata una versione di rifornimento, che verrebbe collocata in orbita terrestre; questa versione verrebbe raggiunta (tramite un altro vettore Super Heavy) da quella con equipaggio, che verrebbe rifornita, sempre in orbita terrestre, prima di partire per la Luna. I motori utilizzati saranno i Raptor a metano, già esistenti. SpaceX ha incluso nella propria proposta degli allunaggi automatici dimostrativi senza equipaggio.

Va notato che l’illustrazione mostra una Starship priva di pinne o ali, differente da quella alata prevista per i rientri atmosferici, per cui questa Starship lunare non potrebbe mai rientrare sulla Terra: verrebbe usata come navetta dall’orbita terrestre alla superficie lunare.

I tre ugelli ovali situati all’incirca a metà altezza sono quelli dei motori di allunaggio: questa collocazione è stata scelta per ridurre il problema del sollevamento della polvere lunare, che grazie all’assenza di atmosfera e alla bassa gravità verrebbe scagliata a distanze enormi (con conseguente contaminazione di qualunque apparecchiatura) dal getto di motori vicini alla superficie. Alcuni indizi presenti nelle animazioni presentate da SpaceX suggeriscono che comunque verranno usati almeno per parte della discesa anche i motori principali alla base del razzo.

Dei tre, il veicolo di SpaceX è di gran lunga quello più grande: l’illustrazione qui sopra mostra il sistema proposto per calare gli astronauti dal portello posto a grande altezza, mentre qui sotto vengono proposti i tre veicoli in scala fra loro.



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Alle tre aziende verranno erogati finanziamenti molto dissimili: 579 milioni di dollari a Blue Origin, 253 milioni a Dynetics e 135 a SpaceX. Gli importi sono basati sui rispettivi preventivi: questo indicherebbe che la proposta di SpaceX sarebbe di gran lunga la più economica.

Ma le dichiarazioni della NASA in proposito rendono chiaro che si tratta anche della proposta più rischiosa e ambiziosa e, al tempo stesso, della più promettente se funzionerà, per cui vale la pena di approfondirla. Per la NASA 135 milioni di dollari sono una scommessa accettabile, considerato che uno solo dei quattro motori del vettore SLS costerà 140 milioni di dollari (e verrà buttato via dopo l’uso).

Non sarà per nulla facile passare entro il 2024 da un barilotto che svolazza a un centinaio di metri a un vettore più grande di un Saturn V (120 metri di altezza, 4400 tonnellate di propellente), e renderlo oltretutto riutilizzabile, facendo atterrare verticalmente sulla Luna l’equivalente di un piccolo grattacielo (50 metri di altezza). Ma SpaceX ha già costruito cinque prototipi nel giro di pochi mesi con un approccio costruttivo estremamente originale e dinamico: staremo a vedere.


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Una bella notizia contro il ransomware: rilasciate le chiavi di sblocco di Shade

Quando il ransomware colpisce un utente o un’intera azienda, sono sempre dolori. Ci si trova con tutti i dati di lavoro bloccati da una password che conosce solo il criminale che ha effettuato l’attacco e che vuole soldi per rivelarla. Se non c’è una copia di scorta offline dei dati, è impossibile riprendere l’attività senza pagare il riscatto.

Questi concetti di prevenzione sono ben conosciuti, ma ce n’è un altro di gestione del danno che viene spesso dimenticato: non conviene buttare via i dati cifrati dal criminale.

Ogni tanto, infatti, viene scoperto il modo di decrittare i dati anche senza la password. Di solito è perché i criminali sono stati maldestri; raramente è perché i criminali decidono di regalare la password. Ê l’equivalente informatico di un ladro che torna a casa del derubato e gli riporta tutta la refurtiva.

Eppure è successo: la banda di criminali informatici che gestiva il ransomware denominato Shade o Troldesh o Encoder.858 ha deciso non solo di interrompere i propri attacchi alla fine del 2019 ma ha anche rilasciato oltre 750.000 password (chiavi di decrittazione) per aiutare le vittime a ricostruire i propri dati, segnala l’esperto informatico Graham Cluley.

La banda ha pubblicato anche il codice sorgente del proprio software e istruzioni dettagliate su come usarlo, così gli esperti che lavorano per le aziende che producono antivirus potranno creare degli strumenti di decrittazione automatica. La correttezza e autenticità delle chiavi rilasciate dai criminali sono state confermate da Kaspersky.

Le ragioni di questo improvviso ravvedimento non sono note. Si possono solo fare congetture.

Morale della storia: se vi capita di subire un attacco di ransomware, non perdete ogni speranza, concentratevi sul recupero dei dati più essenziali e conservate una copia di tutti i dati criptati. Non si sa mai che un giorno diventino recuperabili.


2020/04/26

Offro storie di scienza per una sfida. Mi aiutate?

Ultimo aggiornamento: 2023/09/04 8:05.

Lo so, sono tempi bizzarri. Bisogna adattarsi in fretta, perché certi lavori sono diventati impossibili. Tutte le mie lezioni e conferenze pubbliche sono saltate, e sarà così almeno per qualche mese ancora (con un danno economico non trascurabile, ma c’è chi sta ben peggio). Però questa improvvisa impossibilità è anche un’occasione per esplorare strade prima impraticabili.

Sto già lavorando a un paio di progetti nuovi, che per ora non posso ancora annunciare pubblicamente (datemi un paio di mesi*), ma nel frattempo ho una proposta: aggiungere agli articoli di attualità che trovate da sempre in questo blog delle storie di scienza. Articoli in formato lungo, che possano esplorare in dettaglio un argomento senza restrizioni di spazio cartaceo (come ho fatto in questa serie): dalla storia delle tecnologie informatiche alle illusioni sensoriali, dalle chicche nascoste dell’esplorazione spaziale (raccontate aprendo i miei archivi di video, foto personali e documenti d’epoca) alle origini dimenticate di alcune scoperte scientifiche (e dei loro scopritori) passando per l’astronomia e per il cinema di fantascienza.

Sono storie, interviste, incontri e documenti che ho accumulato per anni e che non ho mai avuto il tempo di organizzare e raccontare per bene. Ora il tempo c’è: non tanto, ma sicuramente più di prima, e soprattutto il confinamento in casa, che per varie ragioni qui al Maniero Digitale non finirà presto, mi fornisce la concentrazione sufficiente per lavorarci per bene.

Questi articoli saranno pubblicati in questo blog, senza pubblicità e senza paywall, affinché siano leggibili a tutti e non siano condizionati da sponsor commerciali. Gli sponsor sarete voi, se lo vorrete, attraverso le vostre donazioni: come quelle che già fate ora, ma quelle per le storie di scienza verranno conteggiate separatamente. Ho infatti una sfida amichevole da vincere, legata a queste storie di scienza, che spero di potervi raccontare presto (se la vinco, ho una grossa sorpresa tecnologica da offrire a tutti voi).

Le regole della sfida sono queste:

  • io pubblicherò qui un Racconto del Maniero Digitale (o Storia di Scienza) ogni volta che le donazioni accumulate arriveranno a 80 euro;
  • la contabilità sarà pubblica;
  • i donatori saranno citati in modo anonimo salvo diversa richiesta;
  • se le donazioni arriveranno a 300 euro entro una settimana da oggi (entro domenica prossima, insomma), vincerò la sfida e potrò man mano rivelare la sorpresa; altrimenti ho promesso che resterà un segreto per sempre.

Se vi va di partecipare, il pulsante apposito per le donazioni è questo (l’importo minimo è 5 euro perché con cifre minori la commissione di Paypal incide esageratamente):






Grazie!

* Come non detto: uno dei progetti lo posso annunciare subito, ed è la traduzione in italiano di Carrying the Fire di Michael Collins, la più bella e poetica delle autobiografie degli astronauti lunari. Sto cercando di acquisirne i diritti di traduzione pagandoli di tasca mia: se la cosa vi interessa e sareste disposti a spenderci 20 euro, scrivetemi senza impegno a paolo.attivissimo@gmail.com con l'oggetto "CTF". Se siete un buon numero, manderò la richiesta a Collins stesso.

[2023/09/04: Ci sono voluti due anni di trattative esasperanti, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e il progetto è in corso: la traduzione uscirà a novembre 2023. Tutti i dettagli sono qui.]

2020/04/27 11:45

Siete fantastici! Devo ancora fare i conti precisi (chiudo la contabilità ogni fine mese), ma le vostre donazioni garantiscono almeno una quindicina di articoli! Il che significa che la sfida amichevole è vinta e ho un sorriso da orecchio a orecchio all’idea di raccontarvene i dettagli. Per ora posso solo dare un numero: 195.9. E una data: se tutto va bene, giugno 2020. Altri numeri e indizi seguiranno.

2020/05/01 14:45

Come promesso, ecco la contabilità: 231 donazioni, per un totale incredibile di 4097 euro, ossia 51 Storie di Scienza già coperte! Mi metto subito all’opera: la prima Storia uscirà domenica mattina. L’indice delle Storie sarà qui.

Intanto il progetto di traduzione di Carrying the Fire è arrivato a 48 adesioni via mail più 730 nel sondaggio su Twitter (56.4% su 1295 voti). Niente male, niente male davvero!

2020/05/18 21:25

Un altro indizio:


Infilarsi spillini contro la pandemia? Per l’Istituto Superiore di Sanità italiano è una buona idea

Ultimo aggiornamento: 2020/04/27 11:45.

L’Istituto Superiore di Sanità italiano ospiterà un webinar che promuove l’uso dell’agopuntura, una pseudoscienza, contro il coronavirus. Spillini contro pandemie. Con relazioni che propongono di curare la polmonite (Novel coronavirus pneumonia (COVID-19) treated by Acupuncture and moxibustion). La moxibustione, se proprio ci tenete a saperlo, consiste nel dar fuoco a del materiale vegetale applicato al paziente.

Se non credete che l’Istituto Superiore di Sanità possa ospitare la pseudoscienza, l’annuncio è qui sul sito della Federazione Italiana delle Società di Agopuntura. Ho anche il PDF del comunicato stampa, con relativi metadati e con l’intestazione dell’ISS (screenshot qui sotto).


Paradossalmente, l’annuncio stesso parla di “assenza di studi scientifici su questa esperienza”. E in effetti la documentazione OMS sull’agopuntura non parla di efficacia contro le pandemie.

Di questo passo, mi aspetto prossimamente un webinar dell’ISS su come scacciare gli spiriti maligni con i tamburi oppure sull’uso dei talismani, della numerologia e dei pentacoli tracciati con feci di pangolino come presidio anti-Covid-19.

Insomma, il Presidente degli Stati Uniti parla di iniettarsi disinfettante e l’Istituto Superiore di Sanità ospita quelli che propongono di ficcarsi aghetti magici. In un momento in cui persino gli omeopati sconsigliano l’uso della propria pseudoscienza contro il coronavirus: 



Duecentomila morti, e questi vogliono rimediare con gli spillini. Siamo davvero arrivati a Idiocracy.


2020/04/27 11:45


Il webinar è stato rinviato a data da destinarsi, segnala Medbunker, e l’annuncio è scomparso dal sito della FISA. Protestare pubblicamente e civilmente, a volte, funziona.


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2020/04/24

Come funzionano le app di tracciamento dei contatti, spiegato a fumetti

Ultimo aggiornamento. 2020/04/26 12:00.

La documentazione pubblica dell’app di tracciamento svizzera include questo fumetto di Nicky Case, disponibile in varie lingue, che spiega i princìpi di funzionamento delle app di contact tracing. I concetti espressi qui valgono per qualunque app che usi il sistema DP-3T (come fa quella italiana).

Un aspetto secondo me molto importante e forse non considerato a sufficienza è che (se ho capito bene quello che leggo anche nel white paper del progetto DP-3T), il contact tracing digitale proposto qui è profondamente diverso da quello usato tradizionalmente in medicina: non produce automaticamente il grafo di contagio (Mario ha contagiato Piero che ha contagiato Cesira e Gianni). Normalmente, il sistema si limita ad avvisare l’utente che è stato in contatto con x persone successivamente risultate positive (senza dire chi, dove o quando) e quindi si dovrebbe far controllare o considerare positivo.

La ricostruzione del grafo di contagio è opzionale e avviene senza rivelare tutti gli altri contatti delle persone coinvolte.

L’obiettivo principale, diversamente dal contact tracing tradizionale, è evitare che gli asintomatici contagiati (e contagiosi) continuino a circolare e contagiare:

System goals [...] 1) Enable quick notification of contact people at risk and give guidance on next steps [... ] 2) Enable epidemiologists to analyse the spread of SARS-CoV-2

[...] the goal of the app is to avoid asymptomatic users unknowingly spreading a disease
.
Il “trucco” del sistema per non indicare il “quando” è considerare il tempo relativo invece di quello assoluto:

Time is reported as the number of days ​relative to the onset of symptoms (or an estimate in case there were no symptoms)​, i.e., relative to the corresponding day ​t that the infected patient has reported to the health official. This information is enough for epidemiologists to build the first degree contact graph needed for their analysis.

No location or precise timing information about contact events will ever be shared. The data submitted enables epidemiologists to study the ​proximity graph around an infected individual and to understand which circumstances and encounters led to an infection. However, it does not reveal any information about other encounters the user has had with non-infected people.

NOTA: Se usate queste immagini, assicuratevi di usare sempre la versione più recente disponibile al momento, che trovate qui. Quella qui sotto è la versione D datata 17 aprile 2020.


La nota sulle persone asintomatiche è probabilmente da correggere.

















Il Presidente degli Stati Uniti parla di iniettarsi disinfettanti ed esporsi alla luce ultravioletta contro il coronavirus


L’imbecillità al potere. Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, dice che sarebbe “interessante” considerare l’iniezione di disinfettante nei polmoni delle persone, oppure usare contro il coronavirus una luce molto intensa, eventualmente ultravioletta, magari dall’interno. Questi sono i vaneggiamenti di un idiota. Vaneggiamenti che rischiano di costare la vita a chi crederà a queste sue parole.

Vaneggiamenti così pericolosi che la Reckitt Benckiser (una delle più grandi aziende produttrici di disinfettanti) è costretta a smentire pubblicamente e a ricordare che il suo prodotto non va iniettato o ingerito o altrimenti introdotto nel corpo in nessuna circostanza. Così folli che le autorità sanitarie devono ribadire di non provare quello che il presidente ha suggerito.



“And then I see the disinfectant where it knocks it out in a minute. One minute! And is there a way we can do something, by an injection inside or almost a cleaning? Because you see it gets in the lungs and it does a tremendous number on the lungs, so it’d be interesting to check that. So, that you’re going to have to use medical doctors with, but it sounds interesting to me.”

“So supposing we hit the body with a tremendous, whether it’s ultraviolet or just very powerful light and I think you said that hasn’t been checked but you’re going to test it. And then I said supposing you brought the light inside the body, which you can do either through the skin or in some other way. And I think you’re going to test that too?”

“I would like you to speak to the medical doctors to see if there’s any way that you can apply light and heat to cure. Maybe you can, maybe you can’t. Again, I say, maybe you can, maybe you can’t. I’m not a doctor.”

E per chi, inevitabilmente, dirà che Donald Trump è stato frainteso o che si tratta di una distorsione da parte dei media che lo detestano:




Aggiornamento (2020/04/25 00:25): Trump ha detto che le sue parole erano “una domanda molto sarcastica ai giornalisti”. È falso, e lo si vede dalla direzione in cui va il suo sguardo mentre pronuncia le parole in questione: verso la dottoressa Blix, la donna seduta alla sua destra, e non verso i giornalisti davanti a lui.



Questo è quello che succede quando si lascia che l’ignoranza abbia lo stesso valore della sapienza. Questo è quello che succede quando si tollerano le bugie dei potenti.


Fonte: The Guardian.

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Puntata del Disinformatico RSI del 2020/04/24 (in diretta dal Maniero Digitale)

È disponibile la puntata di stamattina del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera, condotta da me insieme a Rosy Nervi nella modalità ormai consueta da qualche settimana: io al Maniero Digitale e lei in studio, come prescritto dalle misure di protezione decise dalla RSI. Non c’è streaming video; in compenso c’è un siparietto nel quale mi sono cimentato nel dialetto ticinese, specificamente quello di Biasca. A modo mio, ovviamente.

Podcast solo audio: link diretto alla puntata.

Argomenti trattati:

Podcast audio precedenti: archivio sul sito RSI, archivio su iTunes e archivio su TuneIn, archivio su Spotify.

App RSI (iOS/Android): qui.

Video: anche stavolta non c’è.

Archivio dei video precedenti: La radio da guardare sul sito della RSI.

Buon ascolto!

Grafici a torta: come funzionano? Ce lo spiega la Regione Sardegna

Dal PDF CoViD-19 - La risposta della Regione Sardegna:



Caso mai a qualcuno venisse il misericordioso dubbio che “ma dai, si sarà distratto un momento”:





Una copia è archiviata qui su Archive.org.


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Promemoria: la mail di ricatto che dice che vi hanno spiato è un inganno. Però frutta 100.000 dollari al mese

Hanno ricominciato a circolare le mail provenienti da ricattatori che dicono di conoscere una password della vittima e chiedono soldi per non rivelare le sue attività intime, che sarebbero state riprese attraverso la webcam.

Cose tipo questa (notate il font/carattere nonstandard, usato probabilmente per sfuggire ai filtri antispam):

𝙸'𝚖 𝚊𝚠𝚊𝚛𝚎, [nome utente], 𝚒𝚜 𝚢𝚘𝚞𝚛 𝚙𝚊𝚜𝚜𝚠𝚘𝚛𝚍.

𝙸 𝚛𝚎𝚚𝚞𝚒𝚛𝚎 𝚢𝚘𝚞𝚛 𝚝𝚘𝚝𝚊𝚕 𝚊𝚝𝚝𝚎𝚗𝚝𝚒𝚘𝚗 𝚏𝚘𝚛 𝚝𝚑𝚎 𝚌𝚘𝚖𝚒𝚗𝚐 𝚃𝚠𝚎𝚗𝚝𝚢-𝚏𝚘𝚞𝚛 𝚑𝚘𝚞𝚛𝚜, 𝚘𝚛 𝙸 𝚠𝚒𝚕𝚕 𝚖𝚊𝚔𝚎 𝚜𝚞𝚛𝚎 𝚢𝚘𝚞 𝚝𝚑𝚊𝚝 𝚢𝚘𝚞 𝚕𝚒𝚟𝚎 𝚘𝚞𝚝 𝚘𝚏 𝚜𝚑𝚊𝚖𝚎 𝚏𝚘𝚛 𝚝𝚑𝚎 𝚛𝚎𝚜𝚝 𝚘𝚏 𝚢𝚘𝚞𝚛 𝚎𝚡𝚒𝚜𝚝𝚎𝚗𝚌𝚎.

𝙷𝚎𝚕𝚕𝚘, 𝚢𝚘𝚞 𝚍𝚘 𝚗𝚘𝚝 𝚔𝚗𝚘𝚠 𝚖𝚎 𝚙𝚎𝚛𝚜𝚘𝚗𝚊𝚕𝚕𝚢. 𝙷𝚘𝚠𝚎𝚟𝚎𝚛 𝙸 𝚔𝚗𝚘𝚠 𝚎𝚟𝚎𝚛𝚢𝚝𝚑𝚒𝚗𝚐 𝚌𝚘𝚗𝚌𝚎𝚛𝚗𝚒𝚗𝚐 𝚢𝚘𝚞. 𝚈𝚘𝚞𝚛 𝚎𝚗𝚝𝚒𝚛𝚎 𝚏𝚋 𝚌𝚘𝚗𝚝𝚊𝚌𝚝 𝚕𝚒𝚜𝚝, 𝚜𝚖𝚊𝚛𝚝𝚙𝚑𝚘𝚗𝚎 𝚌𝚘𝚗𝚝𝚊𝚌𝚝𝚜 𝚊𝚜 𝚠𝚎𝚕𝚕 𝚊𝚜 𝚊𝚕𝚕 𝚝𝚑𝚎 𝚟𝚒𝚛𝚝𝚞𝚊𝚕 𝚊𝚌𝚝𝚒𝚟𝚒𝚝𝚢 𝚒𝚗 𝚢𝚘𝚞𝚛 𝚌𝚘𝚖𝚙𝚞𝚝𝚎𝚛 𝚏𝚛𝚘𝚖 𝚙𝚊𝚜𝚝 𝟷𝟻𝟼 𝚍𝚊𝚢𝚜.

𝙸𝚗𝚌𝚕𝚞𝚍𝚒𝚗𝚐, 𝚢𝚘𝚞𝚛 𝚖𝚊𝚜𝚝𝚞𝚛𝚋𝚊𝚝𝚒𝚘𝚗 𝚟𝚒𝚍𝚎𝚘 𝚏𝚘𝚘𝚝𝚊𝚐𝚎, 𝚠𝚑𝚒𝚌𝚑 𝚋𝚛𝚒𝚗𝚐𝚜 𝚖𝚎 𝚝𝚘 𝚝𝚑𝚎 𝚖𝚊𝚒𝚗 𝚛𝚎𝚊𝚜𝚘𝚗 𝚠𝚑𝚢 𝙸 𝚊𝚖 𝚌𝚘𝚖𝚙𝚘𝚜𝚒𝚗𝚐 𝚝𝚑𝚒𝚜 𝚜𝚙𝚎𝚌𝚒𝚏𝚒𝚌 𝚖𝚊𝚒𝚕 𝚝𝚘 𝚢𝚘𝚞.

𝚆𝚎𝚕𝚕 𝚝𝚑𝚎 𝚙𝚛𝚎𝚟𝚒𝚘𝚞𝚜 𝚝𝚒𝚖𝚎 𝚢𝚘𝚞 𝚟𝚒𝚜𝚒𝚝𝚎𝚍 𝚝𝚑𝚎 𝚙𝚘𝚛𝚗 𝚖𝚊𝚝𝚎𝚛𝚒𝚊𝚕 𝚠𝚎𝚋𝚜𝚒𝚝𝚎𝚜, 𝚖𝚢 𝚜𝚙𝚢𝚠𝚊𝚛𝚎 𝚠𝚊𝚜 𝚝𝚛𝚒𝚐𝚐𝚎𝚛𝚎𝚍 𝚒𝚗 𝚢𝚘𝚞𝚛 𝚙𝚎𝚛𝚜𝚘𝚗𝚊𝚕 𝚌𝚘𝚖𝚙𝚞𝚝𝚎𝚛 𝚠𝚑𝚒𝚌𝚑 𝚎𝚗𝚍𝚎𝚍 𝚞𝚙 𝚜𝚑𝚘𝚘𝚝𝚒𝚗𝚐 𝚊 𝚕𝚘𝚟𝚎𝚕𝚢 𝚟𝚒𝚍𝚎𝚘 𝚘𝚏 𝚢𝚘𝚞𝚛 𝚜𝚎𝚕𝚏 𝚙𝚕𝚎𝚊𝚜𝚞𝚛𝚎 𝚊𝚌𝚝 𝚜𝚒𝚖𝚙𝚕𝚢 𝚋𝚢 𝚊𝚌𝚝𝚒𝚟𝚊𝚝𝚒𝚗𝚐 𝚢𝚘𝚞𝚛 𝚌𝚊𝚖.
(𝚢𝚘𝚞 𝚐𝚘𝚝 𝚊 𝚒𝚗𝚌𝚛𝚎𝚍𝚒𝚋𝚕𝚢 𝚞𝚗𝚞𝚜𝚞𝚊𝚕 𝚝𝚊𝚜𝚝𝚎 𝚋𝚢 𝚝𝚑𝚎 𝚠𝚊𝚢 𝚕𝚖𝚊𝚘)

𝙸 𝚘𝚠𝚗 𝚝𝚑𝚎 𝚠𝚑𝚘𝚕𝚎 𝚛𝚎𝚌𝚘𝚛𝚍𝚒𝚗𝚐. 𝙸𝚏 𝚢𝚘𝚞 𝚏𝚎𝚎𝚕 𝙸 𝚊𝚖 𝚖𝚎𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 𝚊𝚛𝚘𝚞𝚗𝚍, 𝚜𝚒𝚖𝚙𝚕𝚢 𝚛𝚎𝚙𝚕𝚢 𝚙𝚛𝚘𝚘𝚏 𝚊𝚗𝚍 𝙸 𝚠𝚒𝚕𝚕 𝚋𝚎 𝚏𝚘𝚛𝚠𝚊𝚛𝚍𝚒𝚗𝚐 𝚝𝚑𝚎 𝚛𝚎𝚌𝚘𝚛𝚍𝚒𝚗𝚐 𝚛𝚊𝚗𝚍𝚘𝚖𝚕𝚢 𝚝𝚘 𝟷𝟸 𝚙𝚎𝚘𝚙𝚕𝚎 𝚢𝚘𝚞 𝚛𝚎𝚌𝚘𝚐𝚗𝚒𝚣𝚎.

𝙸𝚝 𝚌𝚘𝚞𝚕𝚍 𝚋𝚎 𝚢𝚘𝚞𝚛 𝚏𝚛𝚒𝚎𝚗𝚍, 𝚌𝚘 𝚠𝚘𝚛𝚔𝚎𝚛𝚜, 𝚋𝚘𝚜𝚜, 𝚙𝚊𝚛𝚎𝚗𝚝𝚜 (𝙸 𝚍𝚘𝚗'𝚝 𝚔𝚗𝚘𝚠! 𝙼𝚢 𝚜𝚘𝚏𝚝𝚠𝚊𝚛𝚎 𝚙𝚛𝚘𝚐𝚛𝚊𝚖 𝚠𝚒𝚕𝚕 𝚛𝚊𝚗𝚍𝚘𝚖𝚕𝚢 𝚌𝚑𝚘𝚘𝚜𝚎 𝚝𝚑𝚎 𝚌𝚘𝚗𝚝𝚊𝚌𝚝𝚜).

𝚆𝚘𝚞𝚕𝚍 𝚢𝚘𝚞 𝚋𝚎 𝚊𝚋𝚕𝚎 𝚝𝚘 𝚕𝚘𝚘𝚔 𝚒𝚗𝚝𝚘 𝚊𝚗𝚢𝚘𝚗𝚎'𝚜 𝚎𝚢𝚎𝚜 𝚊𝚐𝚊𝚒𝚗 𝚊𝚏𝚝𝚎𝚛 𝚒𝚝? 𝙸 𝚍𝚘𝚞𝚋𝚝 𝚒𝚝...

𝙽𝚘𝚗𝚎𝚝𝚑𝚎𝚕𝚎𝚜𝚜, 𝚒𝚝 𝚍𝚘𝚎𝚜𝚗'𝚝 𝚗𝚎𝚎𝚍 𝚝𝚘 𝚋𝚎 𝚝𝚑𝚊𝚝 𝚙𝚊𝚝𝚑.

𝙸 𝚠𝚘𝚞𝚕𝚍 𝚕𝚒𝚔𝚎 𝚝𝚘 𝚖𝚊𝚔𝚎 𝚢𝚘𝚞 𝚊 𝟷 𝚝𝚒𝚖𝚎, 𝚗𝚘 𝚗𝚎𝚐𝚘𝚝𝚒𝚊𝚋𝚕𝚎 𝚘𝚏𝚏𝚎𝚛.

𝙿𝚞𝚛𝚌𝚑𝚊𝚜𝚎 $ 𝟸𝟶𝟶𝟶 𝚒𝚗 𝚋𝚒𝚝𝚌𝚘𝚒𝚗 𝚊𝚗𝚍 𝚜𝚎𝚗𝚍 𝚝𝚑𝚎𝚖 𝚝𝚘 𝚝𝚑𝚎 𝚋𝚎𝚕𝚘𝚠 𝚊𝚍𝚍𝚛𝚎𝚜𝚜:

1PNQY*risK6Xnf8esKuqX9kUiXjA6UpzEfT

[𝚌𝚊𝚜𝚎 𝚜𝚎𝚗𝚜𝚒𝚝𝚒𝚟𝚎 𝚌𝚘𝚙𝚢 𝚊𝚗𝚍 𝚙𝚊𝚜𝚝𝚎 𝚒𝚝, 𝚊𝚗𝚍 𝚛𝚎𝚖𝚘𝚟𝚎 * 𝚏𝚛𝚘𝚖 𝚒𝚝]

(𝙸𝚏 𝚢𝚘𝚞 𝚍𝚘𝚗'𝚝 𝚔𝚗𝚘𝚠 𝚑𝚘𝚠, 𝚕𝚘𝚘𝚔 𝚘𝚗𝚕𝚒𝚗𝚎 𝚑𝚘𝚠 𝚝𝚘 𝚊𝚌𝚚𝚞𝚒𝚛𝚎 𝚋𝚒𝚝𝚌𝚘𝚒𝚗. 𝙳𝚘 𝚗𝚘𝚝 𝚠𝚊𝚜𝚝𝚎 𝚖𝚢 𝚒𝚖𝚙𝚘𝚛𝚝𝚊𝚗𝚝 𝚝𝚒𝚖𝚎)

𝙸𝚏 𝚢𝚘𝚞 𝚜𝚎𝚗𝚍 𝚝𝚑𝚒𝚜 '𝚍𝚘𝚗𝚊𝚝𝚒𝚘𝚗' (𝚕𝚎𝚝'𝚜 𝚌𝚊𝚕𝚕 𝚝𝚑𝚒𝚜 𝚝𝚑𝚊𝚝?). 𝙸𝚖𝚖𝚎𝚍𝚒𝚊𝚝𝚎𝚕𝚢 𝚊𝚏𝚝𝚎𝚛 𝚝𝚑𝚊𝚝, 𝙸 𝚠𝚒𝚕𝚕 𝚍𝚒𝚜𝚊𝚙𝚙𝚎𝚊𝚛 𝚊𝚗𝚍 𝚗𝚎𝚟𝚎𝚛 𝚖𝚊𝚔𝚎 𝚌𝚘𝚗𝚝𝚊𝚌𝚝 𝚠𝚒𝚝𝚑 𝚢𝚘𝚞 𝚊𝚐𝚊𝚒𝚗. 𝙸 𝚠𝚒𝚕𝚕 𝚐𝚎𝚝 𝚛𝚒𝚍 𝚘𝚏 𝚎𝚟𝚎𝚛𝚢𝚝𝚑𝚒𝚗𝚐 𝙸 𝚑𝚊𝚟𝚎 𝚒𝚗 𝚛𝚎𝚕𝚊𝚝𝚒𝚘𝚗 𝚝𝚘 𝚢𝚘𝚞. 𝚈𝚘𝚞 𝚖𝚊𝚢 𝚌𝚊𝚛𝚛𝚢 𝚘𝚗 𝚕𝚒𝚟𝚒𝚗𝚐 𝚢𝚘𝚞𝚛 𝚌𝚞𝚛𝚛𝚎𝚗𝚝 𝚗𝚘𝚛𝚖𝚊𝚕 𝚍𝚊𝚢 𝚝𝚘 𝚍𝚊𝚢 𝚕𝚒𝚏𝚎 𝚠𝚒𝚝𝚑 𝚣𝚎𝚛𝚘 𝚌𝚘𝚗𝚌𝚎𝚛𝚗.

𝚈𝚘𝚞'𝚟𝚎 𝟸𝟺 𝚑𝚘𝚞𝚛𝚜 𝚝𝚘 𝚍𝚘 𝚜𝚘. 𝚈𝚘𝚞𝚛 𝚝𝚒𝚖𝚎 𝚜𝚝𝚊𝚛𝚝𝚜 𝚊𝚜 𝚜𝚘𝚘𝚗 𝚢𝚘𝚞 𝚌𝚑𝚎𝚌𝚔 𝚘𝚞𝚝 𝚝𝚑𝚒𝚜 𝚎 𝚖𝚊𝚒𝚕. 𝙸 𝚑𝚊𝚟𝚎 𝚊𝚗 𝚜𝚙𝚎𝚌𝚒𝚊𝚕 𝚙𝚛𝚘𝚐𝚛𝚊𝚖 𝚌𝚘𝚍𝚎 𝚝𝚑𝚊𝚝 𝚠𝚒𝚕𝚕 𝚗𝚘𝚝𝚒𝚏𝚢 𝚖𝚎 𝚊𝚜 𝚜𝚘𝚘𝚗 𝚊𝚜 𝚢𝚘𝚞 𝚜𝚎𝚎 𝚝𝚑𝚒𝚜 𝚎-𝚖𝚊𝚒𝚕 𝚜𝚘 𝚍𝚘 𝚗𝚘𝚝 𝚊𝚝𝚝𝚎𝚖𝚙𝚝 𝚝𝚘 𝚊𝚌𝚝 𝚜𝚖𝚊𝚛𝚝.

Screenshot per chi ha dispositivi che non riescono a visualizzare correttamente la mail:


Anche se la password è spesso vera, il messaggio è comunque un bluff, una finta per vedere se avete la coscienza sporca e ci cascate. La password vi è stata rubata tempo fa: cambiatela, se non l’avete già fatto. Ma a parte questo, i criminali non hanno infettato il vostro dispositivo e non vi hanno registrato mentre guardavate video discutibili. Il fatto che arrivi eventualmente sulla mail di lavoro non significa affatto che la casella è stata violata. Se ricevete questo genere di messaggio, cestinatelo; non dovete fare altro. Non rispondete e soprattutto non pagate.

Secondo Sophos, questo ricatto, per quanto rudimentale, frutta comunque circa 100.000 dollari al mese in tutto il mondo a una delle bande di criminali informatici che gli esperti sono riusciti a monitorare. Sì, le aziende di sicurezza riescono realmente a mettere sotto sorveglianza i malviventi che dicono di sorvegliare noi utenti: riescono persino a vedere come vengono spesi i soldi raccolti illecitamente. Purtroppo questo non basta a portare al loro arresto.
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