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Il Disinformatico

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2015/07/06

Incidente SpaceX, risposte entro fine settimana; la capsula Dragon s’è davvero sganciata

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Credit: NASA Spaceflight forum
Elon Musk ha pubblicato poche ore fa il tweet citato qui sopra, in cui annuncia che si aspetta che le conclusioni preliminari riguardanti lo sfortunato lancio CRS-7, esploso il 28 giugno scorso durante l'arrampicata verso lo spazio per rifornire la Stazione Spaziale Internazionale, verranno raggiunte entro la fine di questa settimana.

Musk ha aggiunto che verranno dapprima notificati i clienti primari e la FAA e poi ci sarà un annuncio pubblico sul sito di SpaceX.

Intanto il sito NASA Spaceflight (non legato alla NASA) ha pubblicato un articolo dettagliato nel quale riassume gli incidenti precedenti di SpaceX (tre Falcon 1 persi uno dopo l'altro) e ricorda che l'industria aerospaziale non è per i deboli di cuore o per i pavidi che scappano davanti al primo insuccesso.

L'articolo segnala inoltre che “le telecamere d'inseguimento a lunga portata presso la base dell'aviazione militare di Cape Canaveral e al Kennedy Space Center hanno catturato l'incidente con dettaglio sufficiente a identificare la capsula Dragon che abbandona la ‘scena del delitto’, anche se la sua sorte era anch'essa segnata perché era destinata a un impatto ad alta velocità, non sopravvivibile, con la superficie dell'oceano.”

Sono stati recuperati “alcuni grandi frammenti” del veicolo. L'ipotesi prevalente, tutta da confermare, è che ci sia stato un problema nel sistema di pressurizzazione del secondo stadio e/o delle linee d'alimentazione del sistema stesso che ha portato a uno sbalzo importante di pressione, portando al cedimento strutturale dello stadio e quindi alla separazione della capsula Dragon.

2015/07/03

È scientificamente provato: la causa dell’autismo è Jim Carrey

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Avrete sentito parlare del recente epic fail di Jim Carrey, l'attore comico, che si è lanciato su Twitter in una serie di accuse deliranti contro i vaccini che, a suo dire, conterrebbero mercurio, alluminio e altri veleni, e contro il governatore della California, Jerry Brown, che Carrey ha definito “fascista manovrato dalle aziende” per la sua legge sull'obbligo di vaccinazione per varie malattie infettive, compresi morbillo e pertosse.

Per fortuna Salvo di Grazia (MedBunker) ha scritto un ottimo articolo sul Fatto Quotidiano che spiega l'assurdità medica di quello che afferma Carrey. Io mi limito a ricordare che il fatto di essere celebre non lo rende un tuttologo: nulla da eccepire sulla sua competenza professionale come attore, per carità, ma la sua competenza in campo medico è nulla, e Carrey non è nemmeno in grado di portare esperti medici che confermino le sue affermazioni. Se la mia auto non funziona, vado da un meccanico, non da un salumiere o da un premio Nobel.

L'articolo di Salvo di Grazia cita anche il grafico che vedete qui sopra, che rende “scientificamente evidente” il nesso fra autismo e film di Jim Carrey. C'è poco da scherzare sull'autismo, e infatti il grafico non è uno scherzo: contiene lo stesso errore che viene commesso, senza rendersene conto, da chi lega i vaccini all'autismo, ossia pensare che un evento che accade dopo un altro deve per forza essere causato dal primo, e che un evento che si evolve di pari passo a un altro significa per forza che i due sono legati fra loro.

Il fatto che i sintomi dell'autismo compaiano dopo l'età alla quale si fanno alcune vaccinazioni non significa che le vaccinazioni causano l'autismo, esattamente come vedersi tagliare la strada da un gatto nero e poi farsi male non significa che i gatti neri portano iella. Correlazione non implica causa: non dimentichiamolo mai.

Podcast del Disinformatico del 2015/07/03

È disponibile per lo scaricamento il podcast della puntata di oggi del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera. Buon ascolto!

Ransomware, danni per oltre 18 milioni di dollari

Il ransomware, il software che ricatta le vittime chiedendo soldi per sbloccare l'accesso ai loro dati, cifrati da una password complicatissima generata dal criminale, fa soldi. Tanti soldi.

L'Internet Crime Complaint Center dell'FBI ha pubblicato un comunicato che fa il punto sul dilagare di questo crimine e in particolare sul successo – dal punto di vista dei criminali – di un ransomware specifico, denominato Cryptowall, che ha fatto la propria comparsa ad aprile scorso.

Sono ben 992 le vittime che hanno contattato l'FBI per lamentare di essere state attaccate da Cryptowall, con danni complessivi per oltre 18 milioni di dollari.

E questa è la proverbiale punta dell'altrettanto proverbiale iceberg, perché si presume che siano moltissime le vittime che non segnalano alle autorità di essere state prese di mira e di aver dovuto pagare il riscatto oppure di aver dovuto rinunciare per sempre ai propri dati lucchettati dai criminali.

I consigli dell'FBI per evitare questo tipo di attacco valgono in qualunque paese e sono piuttosto semplici e senz'altro meno costosi di un riscatto o di una bonifica della rete informatica aziendale: usare antivirus e firewall prodotti da società di sicurezza informatica di buona reputazione e tenerli aggiornati; fare sempre delle copie di sicurezza dei dati (custodite offline, fuori dalla rete informatica); attivare un software che blocchi i pop-up; disinstallare o limitare Flash; e soprattutto non cliccare su messaggi o allegati inattesi e non navigare con i computer di lavoro su siti non attinenti al lavoro.

Perché un secondo in più manda in tilt i computer?

Il 30 giugno scorso è stato inserito un secondo in più al tempo coordinato universale (UTC), l'ora ufficiale di riferimento per moltissime attività, per cui alle 23:59:59 UTC non si è passati alle 00:00:00 del giorno dopo (1 luglio) ma gli orologi ufficiali hanno segnato 23:59:60.

Il secondo (in gergo secondo intercalare) è stato aggiunto per sincronizzare l'ora ufficiale con le leggere variazioni della rotazione terrestre, come avviene ogni tanto: era già capitato a giugno 2012, per esempio, seguendo una prassi introdotta nel 1972.

Ma che differenza può mai fare un secondo? Può sembrare strano, ma ci sono moltissimi processi nei quali un secondo fra una differenza enorme e trovarsi fuori sincronismo è un dramma. Per esempio, un lancio di un razzo di rifornimento che deve incontrare la Stazione Spaziale Internazionale deve essere preciso al secondo, altrimenti mancherà il proprio bersaglio, che in un secondo si sposta di quasi otto chilometri.

Anche sulla Terra un secondo può causare guai grossi: il giorno dell'inserimento del secondo intercalare precedente, a giugno 2012, sono andati in tilt siti come Reddit, Gawker, molti server Linux e la compagnia aerea Quantas ha avuto problemi informatici che hanno causato ritardi in una cinquantina di voli. Anche il settore finanziario, con le operazioni di borsa automatizzate che lavorano sulle frazioni di secondo, ha seri problemi se il software non è capace di gestire il caso di un minuto che ha sessantuno secondi (da 00 a 60) invece dei normali sessanta. Infatti per l'occasione le borse statunitensi hanno risolto drasticamente il problema chiudendo le contrattazioni poco prima dell'istante del secondo intercalare.

Il problema tecnico è che si tratta di una situazione che si verifica molto raramente (prima del 2012 c'era stato un secondo intercalare nel 2008) e quindi il software che la gestisce non viene quasi mai messo alla prova; inoltre le simulazioni delle interazioni fra sistemi situati su reti molto vaste diventano impraticabili.

Noi utenti comuni non dobbiamo fare nulla: computer, tablet e telefonini di norma si sincronizzano quando si collegano a Internet.


Fonti: Ars Technica (1, 2).

Antibufala: se chiedi a Siri informazioni sull’11 settembre, ti segnala alla polizia!

La paranoia attecchisce facilmente nel passaparola, specialmente su Internet, dove ha una diffusione esplosiva. Adesso sta circolando un allarme secondo il quale se si chiedono informazioni sugli attentati dell'11 settembre 2001 a Siri, l'assistente vocale dell'iPhone, si viene segnalati alle autorità.

La cosa strana è che molti utenti segnalano che ci hanno provato ed effettivamente sono stati richiamati dalla polizia, e questo ha fatto aumentare ancora di più la paranoia.

La realtà è, come capita spesso, un po' diversa e meno complottista. L'allarme è partito dagli Stati Uniti e si basa su un equivoco: in inglese l'11 settembre viene chiamato nine eleven, “nove undici”, usando la grafia mese-anno. Ma 911 è il numero dei servizi d'emergenza negli Stati Uniti e in Canada. Siri, insomma interpreta la domanda sul “nove undici” come una richiesta di chiamare il numero dei soccorsi. Se l'utente non parla, gli operatori del 911 lo richiamano perché temono che non sia in grado di parlare.

Ovviamente la cosa non funziona se si fa la domanda in italiano dicendo “undici settembre” e se non si è nei paesi dove il 911 è un numero d'emergenza, ma questo non ha impedito alla diceria di dilagare e di causare danni e disagi. Ce ne sono molte altre in circolazione, basate sui numeri brevi dei servizi d'emergenza dei vari paesi, per cui prima di ubbidire ciecamente a un invito a chiedere qualcosa a Siri, pensateci bene: potreste arrecare danno a dei soccorritori che poi sono tenuti a cercare di rintracciarvi e potreste distoglierli da richieste di soccorso reali.

MacKeeper sfruttato dai criminali informatici per infettare i Mac

I criminali informatici ne inventano una nuova ogni giorno: c'è quasi da ammirarli per la loro abilità. Avete presente MacKeeper, la controversa app di sicurezza e pulizia per Mac che spande pubblicità un po' dappertutto in Rete? Quest'app di sicurezza è stata sfruttata, ad insaputa dei suoi creatori, per infettare gli utenti.

È stato infatti segnalato un attacco che sfrutta un difetto di una versione non aggiornata di MacKeeper. La trappola funziona così: la vittima riceve una normale mail che contiene un link sul quale è invitata a cliccare con vari pretesti.

Se l'utente usa MacKeeper, il link sfrutta il suo difetto per far comparire sullo schermo un avviso falso, secondo il quale c'è un'infezione (che in realtà non esiste). L'avviso chiede la password di amministratore con la scusa di averne bisogno per poter rimuovere quest'infezione.


Se l'utente preso di mira digita la password, sul suo computer viene scaricato del software ostile creato dai criminali: a quel punto il Mac è davvero infettato e sotto il pieno controllo degli aggressori.

La casa produttrice di MacKeeper ha prontamente corretto il difetto che apriva le porte ai criminali, per cui se usate questo software assicuratevi di averne la versione più recente. Più in generale, anche se non usate MacKeeper, il Mac comunque non è invulnerabile, per cui è buona cosa installarvi un buon antivirus.

Alternative a Google: DuckDuckGo

Non è da tutti trovarsi con il 600% di traffico di visitatori in più, ma è quello che è successo negli ultimi due anni al sito DuckDuckGo, un motore di ricerca che deve questo risultato a una promessa molto semplice: non farsi i fatti vostri.

Mentre Google o Bing tracciano e ricordano le ricerche fatte da ogni singolo visitatore e vendono questa profilazione a terzi (è per questo che quando cercate qualcosa in questi motori di ricerca poi vi trovate bombardati di pubblicità di quello che avete cercato), DuckDuckGo non lo fa: si limita a proporre, nella schermata dei risultati, una pubblicità basata sull'argomento cercato e poi si dimentica del visitatore.

Il problema del tracciamento delle visite da parte di Google o Bing non è solo una questione di privacy: questa profilazione, infatti, creata quella che viene chiamata in gergo filter bubble, o “bolla di filtraggio”: i risultati di ricerca vengono personalizzati e quindi quelli proposti a Mario sono differenti da quelli che vede Cesira.

C'è chi cerca di contrastare questa profilazione usando la navigazione anonima, ma in realtà questo serve soltanto a non lasciare nel proprio computer tracce dei siti visitati: Google, Bing e le agenzie pubblicitarie continuano a poter tracciare l'utente, sia pure in misura leggermente minore rispetto alla navigazione standard, per esempio tramite il suo indirizzo IP.

Ma i risultati di DuckDuckGo sono paragonabili per qualità a quelli di Google? Grosso modo sì, e di certo sono differenti: sono una miscela di quelli di Yahoo, Bing, Wikipedia, Wolfram Alpha e una cinquantina di altri servizi di ricerca. Non vi resta che provarlo visitandolo e notando se venite afflitti o meno da pubblicità riferite a quello che avete cercato. Fra l'altro, è selezionabile come motore di ricerca predefinito in Firefox e Safari.


Fonti aggiuntive: CNBC, Naked Security.

2015/07/01

Ultimi giorni per iscriversi al Convegno Nazionale del CICAP: vedrete cosa fanno realmente gli scettici allegri

Lui ci sarà.
C'è parecchia gente che s'è fatta un'idea bislacca del CICAP: sarebbe una setta di gente pallosa votata ossessivamente a negare qualunque mistero e soffocare il meraviglioso, naturalmente dietro lauta paga delle case farmaceutiche, dei produttori di centrali nucleari, dell'industria del petrolio, del Nuovo Ordine Mondiale e dei Rettiliani. Gente grama, chiusa e senza fantasia.

Se volete scoprire come vive e opera realmente chi anima e aderisce al CICAP, venite al Convegno Nazionale, che si terrà a Cesena tra il 25 e il 27 settembre 2015: tre giornate straordinarie all'insegna della scienza, della curiosità e del divertimento in compagnia di alcune delle menti più brillanti e singolari del paese e di vecchi e nuovi amici.

Cito qualche nome tra i partecipanti: Piero Angela, Silvio Garattini, Edoardo Boncinelli, Silvan, Mario Tozzi, Marco Malvaldi, Federico Taddia, Nadia Toffa, Raul Cremona, Enrica Salvatori, Salvo Di Grazia, Dario Bressanini. Gente noiosa e chiusa, vero?

Al Convegno ci sarà anche un Workshop di “Magia” per tutti coloro che desiderano imparare la meravigliosa arte della prestigiazione e sarà presentato l'Illusionarium, lo straordinario museo di illusioni ottiche interattive che il suo creatore, il poliedrico Carlo Faggi, metterà a disposizione dei partecipanti e illustrerà in prima persona.

C'è un'offerta speciale (20% di sconto) per chi si iscrive al Convegno entro la mezzanotte del 5 luglio. Per l'alloggio a Cesena, inoltre, sono stati predisposti speciali accordi con l'Ufficio del turismo del Comune in modo che ci siano spazio e disponibilità per tutti e per tutte le tasche.

Per iscriversi e scoprire il programma dettagliato seguite questo link: http://convegno.cicap.org.

Io ci sarò, sia come partecipante, sia come relatore. Vi aspetto!

Aggiornamenti importanti per Mac e iCosi: turate 77 falle in OS X

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Apple ha reso disponibile OS X 10.10.4, che corregge un numero davvero ragguardevole di falle in QuickTime, OpenSSL, Safari e altro ancora, che consentivano di rubare dati dagli account, vedere i database SQL, leggere i cookie ed eseguire codice da remoto, con buona pace di chi ancora crede alla favoletta pubblicitaria del Mac invulnerabile.

Update party. Credit: io.
L'aggiornamento è bello grosso (oltre 1 GB per il mio Mac Mini con Yosemite 10.10.3, più circa 170 MB per iTunes) e richiede un riavvio che tiene ferma la macchina per parecchi minuti (una decina abbondante, nel mio caso). Dovrebbe risolvere anche vari problemi di connessione di rete (viene sostituito discoveryd, DNS un po’ traballante introdotto con Yosemite), dei difetti nella gestione di alcuni monitor, alcuni problemi di Mail e Photos/Foto e include anche Apple Music, un servizio di musica in streaming a pagamento (solo i primi tre mesi di prova sono gratis), al quale per fortuna non è obbligatorio iscriversi.

Ci sono aggiornamenti anche per i dispositivi iOS, che possono scaricare la versione 8.4 e turare un po’ di falle, compresa quella della serie di caratteri che mandava in crash gli iCosi. Anche qui è incluso Apple Music.


Fonti: Ars Technica, The Register.
Static Wikipedia 2008 (no images)

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Static Wikipedia 2006 (no images)

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