Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2013/12/28
Disinformatico radio del 2013/12/27 [UPD 2014/01/30]
È disponibile il podcast della puntata di ieri del Disinformatico radiofonico che ho condotto per la Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera. Questi sono i temi che ho trattato, con i link ai relativi articoli di supporto: nel podcast trovate anche una chiacchierata sui successi e i flop della tecnologia informatica del 2013 e su quello che ci aspetta, informaticamente parlando, nel 2014.
NOTA: I link originali al momento non funzionano a causa dei lavori in corso sul sito della RSI. Usate il link nuovo, se disponibile.
Iron Maiden battono la pirateria suonando dove vengono maggiormente piratati. Ho dovuto riscrivere massicciamente l'articolo perché la fonte che avevo usato, Citeworld, è stata poi smentita sul dettaglio che i Maiden avevano pianificato i tour in base ai dati di pirateria. Grazie a tutti i lettori che mi hanno segnalato al volo la smentita. Mi sono fidato di una fonte solitamente attendibile (come hanno fatto anche Billboard e Rolling Stone) e in questo ho sbagliato. Scusate.
Filtri antiporno, autogol spettacolare. Il governo britannico ha varato dei filtri sui contenuti di Internet, convinto di poter bloccare la pornografia. Ma siccome i filtri sono stupidi e definire la pornografia non è banale, sono stati aggirati subito e nelle maglie del filtro sono finiti anche siti assolutamente legittimi, come quello della parlamentare promotrice dell'iniziativa: nei suoi post antiporno usava troppo spesso parole attinenti alla sessualità. Geniale.
Datagate: il messaggio di fine anno di Edward Snowden. Breve e intenso, l'ho tradotto in italiano. Da leggere per meditare su come la sorveglianza pervasiva e preventiva sia un pericolo assoluto. Per tutti, non solo per i politici.
Pulizie di fine anno: impostazioni di Facebook (nuovo link). Ho compilato una rapida lista di impostazioni prudenti di questo social network, come complemento al mio libro sull'argomento (che spiega il perché delle impostazioni che consiglio). Date un'occhiata e controllate che il vostro account Facebook sia in ordine.
2013/09/16
Parodia EPICA di “Wrecking Ball” di Miley Cyrus. Fatta dalla BBC
La parodia:
Come se non bastasse, la parodia è targata BBC. La serissima, blasonata, flemmatica BBC.
2013/08/10
James Blunt fa un bel tributo alle missioni Apollo nel video di “Bonfire Heart”
Il video della nuova canzone di James Blunt (disponibile anche qui su Vimeo) è interamente dedicato alle missioni Apollo. Come se non bastasse questo bel tributo al coraggio e all'ingegno di quei viaggi indimenticabili, il suo prossimo album s'intitolerà Moon Landing (allunaggio).
Ecco qualche chicca presente nel video.
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| Nel riquadro a sinistra, il presidente Kennedy pronuncia lo storico discorso al Congresso nel quale annuncia l'intenzione di portare un uomo sulla Luna (25 maggio 1961). La frase “We choose to go to the Moon” è tratta dal suo discorso pubblico al Rice Stadium, in Texas, del 12 settembre 1962. |
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| La "ideal rocket equation" in basso è l'Equazione del Razzo di Tsiolkovski. |
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| Decollo del Saturn V di Apollo 11. |
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| Separazione del primo stadio del Saturn V di Apollo 11. Notare le icone che mostrano, nel corso del video, l'evoluzione della configurazione del veicolo. |
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| Animazione dell'estrazione del modulo lunare dal terzo stadio del Saturn V. |
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| A sinistra, il modulo lunare scende verso la Luna. La ripresa è probabilmente tratta dalla missione Apollo 12. A destra, l'allunaggio ripreso dall'interno del modulo lunare (probabilmente Apollo 11). |
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| Al centro, immagini prese dai documentari e cinegiornali dell'epoca del primo sbarco. A destra, Aldrin e Armstrong assemblano e posano la bandiera americana sulla Luna. |
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| L'ammaraggio di Apollo 11. |
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| Un'impronta lasciata da Buzz Aldrin sulla Luna. Contrariamente a quanto credono in molti, questa foto non ritrae il primo passo di un essere umano sulla Luna. |
2013/05/03
Repubblica e il chitarrista degli Slayer
Caso mai vi fosse venuto il dubbio che la scarsa affidabilità del giornalismo generalista riguardi solo le materie scientifiche, ecco una perla musicale fresca fresca, regalataci da Repubblica.
Flavio Brighenti ha scritto un articolo nel quale si annuncia la morte di Jeff Hanneman, chitarrista degli Slayer (notizia reale).
Solo che la foto che accompagnava l'articolo (screenshot qui accanto, tratto da qui su Facebook), secondo i suoi indignati commentatori, non ritrae Jeff Hanneman, ma Gary Holt, suo sostituto, e nell'articolo ci sono anche altre perle.
Certo, i due si somigliano, nel senso che molti chitarristi di questo genere musicale hanno i capelli lunghi e sono bianchi, ma solitamente questo genere di errore si evita perché le foto acquisite regolarmente tramite le agenzie di gestione dei diritti contengono una descrizione verificata delle persone ritratte, oppure perché si va sul sito della band o su Wikipedia e si prende una foto da lì. Evidentemente in questo caso le cose sono andate diversamente.
La foto attualmente usata dall'articolo (screenshot qui a destra) mostra invece correttamente Hanneman. A titolo di riferimento, per esempio per confrontare i tatuaggi che facilitano il riconoscimento, qui e qui trovate foto di Holt; qui foto di Hanneman; una versione più ampia della foto mostrata parzialmente nello screenshot qui accanto è consultabile qui.Grazie a @nightmorphis per la segnalazione iniziale.
2013/03/23
Disinformatico radio del 2013/03/22
2013/02/09
Cantare con i Barenaked Ladies: cool. Dalla Stazione Spaziale: FANTASTICO
Ed Robertson dei Barenaked Ladies si fa accompagnare da una voce molto speciale: quella dell'astronauta Chris Hadfield, che sta sulla Stazione Spaziale Internazionale. Se guardare Chris che canta e suona la chitarra mentre contempla la Terra dallo spazio attraverso i finestrini panoramici della Cupola non vi emoziona, mi arrendo.
Ecco le parole di I.S.S. (Is Somebody Singing), scritta insieme da Robertson e Hadfield durante l'addestramento di Hadfield in Russia per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale, di cui sarà tra poco comandante.
Credit and © 2012 Treat Baker Music / Warner Chappell Music / Chris Hadfield Inc.
On solid fuel and wires
Turn the key and light the fires
We're leaving Earth today
This rocket's burning bright
We'll soon be out of sight
And orbiting in space
Pushed back in my seat
Look out my window
There goes home
That ball of shiny blue
Houses everybody anybody ever knew
So sing your song
I'm listening
Out where stars are glistening
I can hear your voices bouncing off the Moon
If you could see our nation
From the International Space Station
You'd know why I want to get back soon
Eighteen thousand miles an hour
Fueled by science and solar power
The oceans racing past
At half a thousand tons
Ninety minutes Moon to Sun
A bullet can't go half this fast
Floating from my seat
Look out my window
There goes Home
That brilliant ball of blue
Is where I'm from and also where I'm going to
So sing your song
I'm listening
Out where stars are glistening
I can hear your voices bouncing off the Moon
If you could see our nation
From the International Space Station
You'd know why I want to get back soon
All black and white just fades to grey
Where the sun rises sixteen times a day
You can't make out borders from up here
Just a spinning ball within a tiny atmosphere
Pushed back in my seat
Look out my window
Here comes home
What once was fueled by fear
Now has fifteen nations orbiting together here
So sing your song
I'm listening
Out where stars are glistening
I can hear your voices bouncing off the Moon
If you could see our nation
From the International Space Station
You'd know why I want to get back soon
You'd know why I want to get back soon
You'd know why I want to get back soon
You'd know why I want to get back soon
You'd know why I want to get back soon
Lo spartito della canzone e il racconto della genesi della canzone sono qui e qui, mentre qui su Space.com potete vedere Hadfield alle prese con la sfida di trovare una chitarra adatta per essere portata nello spazio e suonarla in assenza di peso. A causa degli inevitabili ritardi di trasmissione dalla ISS, è stato necessario registrare prima la parte cantata e suonata di Hadfield.
Chris Hadfield, fra l'altro, manda quotidianamente dallo spazio delle fotografie meravigliose del nostro mondo e della vita nella Stazione. Seguitelo su Twitter (@Cmdr_Hadfield), non ve ne pentirete.
L'iniziativa potrà sembrare frivola e uno spreco di soldi del contribuente, ma testimonia la differenza fondamentale fra l'esperienza della ISS e i viaggi spaziali del passato: se i primi erano delle imprese estreme, la Stazione Spaziale Internazionale è un posto dove vivere nello spazio invece di fare un eroico mordi e fuggi. Se vogliamo andare su Marte, dobbiamo imparare a vivere a lungo (per anni) in ambienti isolati, totalmente autosufficienti e in assenza di peso, nei quali tutto è riciclato e le possibilità di rifornimento o soccorso sono limitatissime o nulle e i problemi psicologici non si possono ignorare facendo i duri. La ISS è insomma una palestra indispensabile per andare oltre la Luna.
Se Chris Hadfield accetta richieste, ne avrei una: la sigla di Firefly.
2011/04/25
Disinformatico radio del 22/4: iPhone "spione", Dropbox vulnerabile, automi musicali, galateo per Facebook e occhiali 2D
Nella puntata di venerdì scorso dei Disinformatico radiofonico, scaricabile temporaneamente qui e ricevibile in podcast su iTunes, mi sono occupato dei problemi di sicurezza di Dropbox, di un modo semplicissimo e intrigante di fare musica con un automa cellulare, della polemica sull'iPhone che registra gli spostamenti dell'utente, di un mini-galateo per Facebook e degli occhiali per convertire i film 3D in 2D per evitare nausea e mal di testa.
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Questi articoli erano stati pubblicati inizialmente sul sito della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera, dove attualmente non sono più disponibili. Vengono ripubblicati qui per mantenerli a disposizione per la consultazione.
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Dropbox e sicurezza
Dropbox è un servizio di condivisione di file molto popolare in Rete (25 milioni di utenti): non è il solito circuito peer-to-peer sul quale si fa circolare materiale spesso in violazione del diritto d'autore, ma un modo semplice per condividere documenti all'interno di un gruppo di persone o di computer.
Dropbox permette infatti (tramite un browser o il software apposito scaricabile gratuitamente) di creare sui suoi server una o più cartelle condivise, alle quali possono accedere solo gli utenti autorizzati.
È un modo pratico per avere sempre accesso ai propri documenti da qualunque computer connesso a Internet (compresi i dispositivi Android), per lavorare in gruppo ad un progetto, per avere una copia di sicurezza dei propri dati principali e per risolvere il solito problema di chi ha più di un computer da gestire: i dati che servono sono immancabilmente nel computer sbagliato che non si ha a disposizione.
Tuttavia in questi giorni è nata una doppia polemica intorno a Dropbox. La prima parte riguarda il fatto che le condizioni d'uso del servizio sono state aggiornate di recente per indicare che i file custoditi verranno forniti agli inquirenti del governo USA se Dropbox riceverà un ordine di un tribunale competente. Ma questa è una prassi standard di qualunque società statunitense, come Gmail o Amazon, ed è un obbligo di legge; niente di nuovo, insomma, e chi si affida ai servizi di queste società dovrebbe già saperlo e tenerne conto.
La seconda parte riguarda invece un problema di sicurezza più sottile. Il ricercatore di sicurezza Derek Newton ha segnalato che il codice hash, ossia la "chiave" che identifica ciascun computer autorizzato ad accedere a una specifica utenza Dropbox, viene salvata in chiaro (senza proteggerla con cifratura) sul computer stesso, ed è trasferibile ad altri computer.
Questo significa che un aggressore che riesca ad avere accesso al computer della vittima (fisicamente o tramite un attacco informatico) può prelevare in pochi istanti una copia di questa "chiave" e usarla per accedere a tutti i file che la vittima ha depositato su Dropbox e continuare a farlo anche dopo l'attacco, restando sostanzialmente invisibile alla vittima.
Dropbox ha dichiarato che sta già lavorando a una soluzione per eliminare questo problema; nel frattempo è opportuno comunque evitare di mettere online file riservati e cifrare i documenti condivisi.
Fare musica con un automa cellulare: Otomata
Sembra il nome di un robot con telefonino integrato, ma un automa cellulare è invece un ”sistema complesso discreto studiato in teoria della computazione, matematica, fisica, biologia e modellazione microstrutturale”, per dirla con Wikipedia, basato su un'idea degli anni Cinquanta del secolo scorso. In parole povere, è un sistema, realizzato per esempio in un computer, nel quale ci sono degli elementi semplici (celle) che interagiscono tra loro secondo regole altrettanto semplici.
Da tutta questa semplicità, però, possono nascere sorprendentemente strutture molto complesse. Addirittura si può generare musica. È quello che propone Otomata, con il quale garantisco che passerete ore a produrre musica ipnotica e sempre differente. Non servono istruzioni complesse: basta cliccare a caso sulle caselle della "scacchiera" di Otomata e avviare l'animazione, che prenderà a generare musica. Buon divertimento.
L'iPhone registra gli spostamenti dell'utente
Su ogni iPhone e ogni iPad 3G c'è un file nascosto e non cifrato nel quale viene registrato a lungo termine ogni spostamento dell'utente. La segnalazione sta spopolando in Rete ed è attribuita agli esperti di sicurezza Alasdair Allan e Pete Warden, che hanno pubblicato un'applicazione dimostrativa, iPhoneTracker, che analizza questo file e lo traccia su una mappa, con risultati impressionanti.
Il file, consolidated.db, è disponibile anche nelle copie di backup di iTunes dell'utente, il che significa che qualunque applicazione (per esempio un virus o un cavallo di Troia) presente sul computer sul quale gira iTunes potrebbe accedervi. In caso di furto o smarrimento del telefonino, un malintenzionato tecnicamente competente potrebbe leggerne il contenuto. Uno degli scenari più pittoreschi proposti dagli esperti di settore è quello dell'avvocato divorzista che chiede alla sua assistita "Signora, lei sospetta un'infedeltà coniugale. Suo marito ha un iPhone?". Infedeltà a parte, è un problema per chi deve tenere riservati i propri spostamenti per lavoro, per esempio, mentre le forze di polizia potrebbero trovare molto utile questo file nel ricostruire gli spostamenti di una persona. Anzi, c'è chi dice che questo avvenga già.
In realtà l'esistenza di questo file è nota da mesi nella letteratura tecnica, grazie per esempio al lavoro di Alex Levinson. Va chiarito, inoltre, che il file completo non viene inviato ad Apple (a differenza del campione di coordinate GPS e Wifi inviato due volte al giorno): resta sul telefono, e la raccolta di dati geografici viene esplicitamente autorizzata dall'utente quando sottoscrive le condizioni di contratto.
A che scopo vengono raccolti questi dati? La spiegazione più probabile non è certo che Apple voglia spiare i propri clienti, ma che l'azienda della mela morsicata voglia usare i dati raccolti per generare una mappa delle posizioni delle antenne cellulari e degli hotspot wifi, come del resto indicato appunto nelle diciture di attivazione del telefonino, senza dover ricorrere ai costosi servizi delle società specializzate, come Skyhook.
Per chi volesse, il problema può essere risolto cifrando i backup oppure inserendo dati fasulli nel file oppure ancora cambiandone i permessi. Paradossalmente, il metodo più semplice è scavalcare le opzioni di sicurezza facendo il jailbreak del telefonino e installare Untrackerd, un'applicazione che ripulisce automaticamente e continuamente il file incriminato.
La preoccupazione in Rete è forse eccessiva, ma è importante essere consapevoli di questa raccolta di dati in modo da sapersi regolare. Come suo solito, Apple per il momento non ha commentato la notizia.
Fonti aggiuntive: The Register, BBC, Dominic White, F-Secure.
Esiste un galateo per Facebook?
Facebook ha così tante opzioni e funzioni, spesso prive di un equivalente nel mondo reale, che è facile non intuire le vere conseguenze di un'azione che ci pare innocua. È vero che i galatei sono fatti apposta per essere ignorati, ma se cercate una serie di regole su come usare correttamente questo social network senza offendere e senza infastidire, eccovi qualche suggerimento.
1. Non aggiornate il vostro stato con informazioni frivole o irrilevanti. A nessuno interessa cosa avete mangiato a mezzogiorno o se siete in ascensore. Chiedetevi sempre a quanti dei vostri interesserà quello che state per scrivere.
2. Non taggate gli amici nelle foto in cui sono venuti male. Se qualcuno tagga voi in questo modo, è accettabile "staggarsi”.
3. Niente poke. Mai. È infantile, lasciatelo per gli adolescenti e gli innamorati.
4. Non parlate delle attività riservate della vostra azienda. Non dovrebbe essere necessario ricordarlo, ma c'è sempre qualcuno che non ci pensa.
5. Non diffondete appelli e catene di sant'Antonio. Sono quasi sempre inutili, scaduti o falsi.
6. Concordate gli appuntamenti privati in un messaggio privato, non nella Bacheca (Wall). Altrimenti date l'impressione di fare uno sgarbo a tutti coloro che leggono l'invito ma non sono invitati.
7. Tenete sempre presente chi esattamente potrà leggere il vostro messaggio o vedere la vostra foto. Non vorrete certo che un datore di lavoro o una ex partner si faccia i fatti vostri.
8. Scegliete se volete accettare chiunque come "amici" o se volete includere solo gli amici veri. Nel primo caso, abituatevi a scrivere come se parlaste in pubblico: probabilmente non avete idea di chi vi può leggere. Nel secondo, ricordate che non c'è nessun obbligo di accettare l'amicizia di nessuno.
9. Evitate la chat se non è strettamente indispensabile e non pretendete risposte immediate. Il fatto che una vostra amica abbia aperta la propria sessione Facebook non significa che abbia a disposizione tutto il giorno per chiacchierare.
10. Se chiedete l'amicizia di qualcuno, spiegate perché. È importante dare una buona ragione, per far capire che non state semplicemente collezionando amici per fare numero.
Fonti: PC World, Sherweb, Allfacebook.
Dopo gli occhiali 3D, gi occhiali... 2D?
Sembra un pesce d'aprile, e in effetti inizialmente lo era (su Thinkgeek), ma l'idea degli occhiali che eliminano l'effetto tridimensionale dei film in 3D per risolvere i problemi di nausea e fastidio che alcune persone lamentano quando vanno al cinema a vedere una proiezione in 3D è diventata, a quanto pare, realtà.
Esiste infatti un sito, 2D-glasses.com, che vende a circa 10 dollari degli occhiali che consentono di andare a vedere un film in 3D senza effetto 3D. L'inventore, Hank Green, dice di averli inventati per risolvere il problema della moglie, che diversamente da lui soffriva di mal di testa quando andavano insieme a vedere i film tridimensionali. Considerato che spesso molti film sono disponibili solo in 3D e c'è una percentuale non trascurabile di persone che non apprezza il 3D o addirittura ne è infastidita, specialmente quando è un effetto simulato malamente, questi occhiali potrebbero essere una soluzione utile a molti.
Il principio di funzionamento è semplice e plausibile: nei normali occhiali 3D (quelli passivi a polarizzazione, senza batterie), le due lenti sono differenti e ciascuna blocca una delle due immagini proiettate, in modo che ciascun occhio veda quella che gli compete e non veda l'altra. Il cervello unisce le due immagini e si ha, quando tutto va bene, l'effetto tridimensionale. Quando va male, invece, si ha l'emicrania.
Gli occhiali anti-3D hanno invece due lenti uguali: entrambi gli occhi vedono così una sola immagine della coppia proiettata e quindi la visione è bidimensionale, come ai vecchi tempi. Funzionano soltanto con i sistemi passivi e quindi non sono adatti a tutti gli schermi cinematografici e televisivi; è quindi meglio informarsi sulle caratteristiche tecniche della sala e del televisore prima di fare l'investimento.
Finalmente potremo andare a vedere i film così come erano stati pensati dai loro registi. Stranamente, Hank Green non ha pensato di aggiungere agli occhiali anti-3D un accessorio fondamentale: i tappi per le orecchie, così potremo vedere i film come si deve, alla vecchia maniera. Muti.
Fonti: Techland.time.com, Geekologie, Geek.com.
2010/06/24
Video di Michael Jackson “risorto”, ecco l’autore
Come nasce una bufala? A volte per malizia
Un anno fa, il 25 giugno 2009, moriva improvvisamente Michael Jackson. La notizia clamorosa generò molte reazioni, compresa quella degli increduli, soprattutto fra i fan, che si rifiutavano di credere che il loro beniamino potesse scomparire così di colpo. È una reazione già vista per molte altre stelle del firmamento musicale: Elvis Presley, per esempio, che sarebbe ancora vivo secondo il 7% degli americani (sondaggio della CBS, 2002) nonostante la sua morte altrettanto clamorosa nel 1977.Un anno fa, lo sgomento per la morte di Michael Jackson aveva generato video nei quali qualcuno intravedeva il suo fantasma che si aggirava per i corridoi della sua grande casa e mail che "documentavano" che Jackson era morto vent'anni prima ed era stato sostituito da un impostore (la "documentazione" era tratta dal sito satirico The Onion, come racconta Hoax-slayer.com).
Tuttora ci sono siti come MichaelJacksonHoaxForum.com, che in apparente totale serietà sostengono che "dopo mesi di indagini intensive, è diventato molto chiaro qual era lo scopo di Michael Jackson nel simulare la propria morte: smascherare il Nuovo Ordine Mondiale". Ed è facile trovare discussioni anche in italiano, come questa, che trova "prove" inconfutabili basate su analogie con la vita di Gesù, o questo sito, che afferma che suonando al contrario This Is It si sente Jackson che dice "io non sono morto".
Questi, però, sono deliri ispirati dal rifiuto della realtà e dallo shock, e quindi in un certo senso perdonabili o almeno umanamente comprensibili. C'è invece un caso che poco meno di un anno fa, a fine agosto 2009, fece scalpore e che ha origini decisamente discutibili, che in occasione dell'anniversario è meglio segnalare perché non se ne perda traccia: un video nel quale si vedeva una persona somigliante a Jackson uscire con le proprie gambe dal furgone del medico legale (coroner), infilato nell'ingresso di un parcheggio sotterraneo. Il video è questo:
ln breve tempo il video fu visto su Youtube da oltre 880.000 persone. Il primo settembre 2009 i suoi realizzatori ammisero che si trattava di un falso. O meglio, di un "esperimento", secondo la definizione usata dall'emittente tedesca RTL che aveva confezionato il video. Heike Schultz, portavoce di RTL, disse alla CNN che l'emittente aveva "diffuso un comunicato stampa prima di realizzare il video, per allertare tutti che si trattava di un falso" concepito per dimostrare quanto fosse facile diffondere su Internet una diceria. RTL rimosse il video, ma nel frattempo altri l'avevano salvato e ripubblicato altrove: un'ottima dimostrazione di come una cosa, una volta pubblicata su Internet, non si può ritirare.
2010/03/28
Star Wars in Concert
Non sottovalutare il potere di un'orchestra sinfonica dal vivo
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Ieri c'era ad Assago Star Wars in Concert: la musica di Guerre Stellari suonata dal vivo da un'orchestra sinfonica e da un grande coro, accompagnata dalle immagini dei film e dalla narrazione di Anthony Daniels (C3PO), presente in carne e ossa. E noi (io, la mia famiglia e gli amici – uno è qui su Fantascienza.com) c'eravamo. Indimenticabile. Ecco qualche foto scattata con la mia fotocamera a carbonella. Abbiate pietà: sono solo grucce per i miei ricordi, ma le vorrei condividere.
Unica nota davvero stonata in un allestimento che per il resto è stato sfavillante: le traduzioni italiane dei dialoghi, presentate come sottotitoli, erano assolutamente patetiche. Chiunque abbia tradotto, e chiunque abbia affidato l'incarico di traduzione, andrebbe denunciato per danni. Non è possibile che qualcuno traduca "You were right about me" (le parole di Vader morente a suo figlio) come "Eravate corretto circa me". O che ci fossero sillabe iniziali tagliate ed errori di battitura a iosa. Contattare, che so, un fan di Guerre Stellari, o chiedere una manina a Guerrestellari.it, proprio non si poteva?
Il paradosso del concerto è che ha messo in luce quanto siano in realtà montati male i film originali, che nella trilogia più recente sono visivamente fastosi ma stracolmi di dialoghi triti e cliché. Tolti quelli, e sostituiti dalla poderosa, commovente musica di John Williams, i film ne escono con un'impronta epica, decisamente più adulta e meno adolescenziale, molto più adatta alla grandiosità delle immagini; la tragica storia d'amore fra Amidala e Anakin si trasforma da una scena tagliata di Twilight in una semplice, intensa, elegante spiegazione dell'ossessione d'amore che porterà Anakin alla follia e a perdere tutto quello che desiderava.
Per questo molti fan hanno rimontato interamente i film e li distribuiscono online (cercate "Phantom Edit" e da lì troverete tutti gli altri). Speriamo che George Lucas, prima di rimettere mano ancora una volta alla sua gallina dalle uova d'oro per le versioni Blu-Ray e 3D, prenda appunti. Uno per tutti: Episodio III deve finire quando Ian McDiarmid invoca "Rise!" e si vede per la prima volta Darth Vader. Non serve altro. Davvero. Tutta la passeggiata alla Frankenstein va rimossa. Non è mai esistita. Insieme a Jar-Jar che pesta un pezzo di poodoo.
Altre foto sono su Flickr. Il sito del concerto è Starwarsinconcert.com.
2009/08/02
Siamo preprogrammati musicalmente?
Scienza fantastica: Bobby McFerrin induce il pubblico a calcolare le note musicali
Sono rimasto a bocca aperta davanti a questo video tratto dal World Science Festival 2009, in cui Bobby McFerrin (Don't Worry, Be Happy) inizia suggerendo alcune note al pubblico, facendole corrispondere a specifiche posizioni del suo corpo lungo l'estensione del palcoscenico, e poi continua magicamente: si mette in posizioni non suggerite prima e il pubblico, all'unisono, calcola e canta la nota corrispondente.
World Science Festival 2009: Bobby McFerrin Demonstrates the Power of the Pentatonic Scale from World Science Festival on Vimeo.
McFerrin sottolinea che questo esperimento funziona in tutto il mondo, a prescindere dalla cultura ed esperienza del pubblico. Siamo dunque hardwired, cioè preconfigurati mentalmente per riconoscere come valide alcune frequenze ben precise e calcolare senza sforzo cosciente le corrispondenze fra frequenze differenti? Esiste una sorta di estetica musicale universale?
Una cosa è certa: è così che si avvicina la gente alla scienza e si stimolano le nuove generazioni ad apprezzarne il potere, il divertimento e il fascino. Non servono investimenti faraonici. Basta avere il cervello di invitare la gente di talento e offrirle uno spazio in cui possa esprimersi.
2009/07/10
Il fantasma di Michael Jackson
Antibufala: CNN e il video del "fantasma" in casa di Michael Jackson
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.E' già stato visto otto milioni di volte lo spezzone di una recente puntata del programma Larry King Live della CNN che sembra mostrare, in fondo a un corridoio della casa di Michael Jackson, una forma umana trasparente e spettrale che attraversa l'inquadratura. Rimontato e dotato di una colonna sonora adeguata, lo spezzone è diventato un tributo al mito del cantante recentemente scomparso e un segno di quanto sia forte il bisogno di trovare qualcosa di straordinario e consolatorio nella sua morte.
Innanzi tutto va chiarito che lo spezzone della CNN è autentico: il "fantasma" non è stato aggiunto da qualche burlone in vena di scherzi di cattivo gusto. Molto più semplicemente, si tratta dell'ombra proiettata sulla parete da una persona che passa di fronte alle potenti lampade, piazzate dalla CNN, che illuminano la sala in fondo al corridoio. Una di queste lampade è evidenziata nel fotogramma qui sotto, tratto dal video del "fantasma".

Probabilmente nella sala in fondo al corridoio c'era anche un'altra lampada analoga sulla sinistra e qualcuno le è passato davanti, generando quindi l'ombra contro la parete.
Ma chi vuole credere a tutti i costi che si tratti di un fantasma obietta che se si trattasse di un'ombra sulla parete della stanza, non potrebbe estendersi fin dentro il corridoio. In effetti riguardando il video sembra che la sagoma umana semitrasparente non si trovi nella stanza, ma attraversi il corridoio: le sue "gambe" si muovono infatti sul pavimento lucido del corridoio. Come se il fantasma passasse attraverso i muri, transitando dal corridoio trasversalmente.
Anche qui, purtroppo per chi sperava in segnali dall'aldilà di Michael Jackson, si tratta di un semplice effetto ottico: il pavimento lucido del corridoio riflette simmetricamente l'ombra sulla parete e ne estende l'altezza apparente. E' un effetto che si nota per esempio nel montante della finestra inquadrata durante il servizio della CNN, come si può vedere qui sotto:

Anche i video di analisi e controanalisi sono diventati rapidamente popolarissimi: questo, che mostra chiaramente il riflesso e la lampada, ha già quasi raggiunto il milione di visitatori.
Naturalmente tutto questo clamore intorno allo spezzone è pubblicità regalata alla CNN, che alimenta il passaparola trasmettendo anche un video di spiegazione nel quale non manca di segnalare tutte le coordinate dei propri servizi online.
2009/04/10
Bucato il sito di Paul McCartney
Hack in the USSR
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
PaulMcCartney.com, il sito del popolarissimo ex Beatle dato per morto quarant'anni fa da una celebre leggenda metropolitana, è stato violato pochi giorni fa iniettandovi LuckySploit, un programma ostile che fra le altre cortesie sfrutta le vulnerabilità dei browser degli utenti e una falla del software Adobe per la gestione dei file PDF per tentare di installare un rootkit nei computer dei visitatori del sito che non si sono protetti adeguatamente e che non hanno installato gli aggiornamenti già resi disponibili da Adobe.
L'attacco è stato mirato e calcolato per coincidere con il concerto di beneficenza che ha visto insieme a New York Paul McCartney e Ringo Starr. La società di sicurezza Scansafe segnala che l'attacco è stato rilevato il 5 di aprile scorso e subito bloccato, ma secondo Infosecurity il sito è rimasto infetto per tre giorni. La violazione sembra aver avuto come obiettivo l'infezione dei computer degli utenti allo scopo di rubare le loro password di accesso a servizi bancari e simili. Erano a rischio gli utenti Windows; gli utenti di altri sistemi operativi non erano nel mirino degli aggressori.
Il codice ostile portava i computer delle vittime a un singolo indirizzo IP di Amsterdam, che è stato bloccato. I sintomi e la sofisticazione dell'attacco (Iframe nascosto, Javascript offuscato, encoding non standard dei caratteri, certificato SSL per cifrare il proprio carico di istruzioni ostili) puntano a un'operazione molto professionale. I tempi dei vandali virali sono proprio finiti.
2009/04/01
Basta prediche dal pulpito: mi metto nei panni degli artisti per vedere come si vive la pirateria
Ho parlato spesso di come il mondo della musica sta cambiando grazie a Internet e di come i canoni tradizionali della distribuzione, della produzione e dei compensi agli artisti debbano essere ripensati, come unico modo per risolvere il problema della pirateria musicale trasformandolo da un problema a un vantaggio.
Ma predicare è facile, razzolare coerentemente un po' meno. Così nei mesi scorsi, con l'aiuto di mio figlio Simone, già ben recensito per la sua musica nei Drop Alive, ho prodotto un album con una cantautrice ribattezzatasi per l'occasione Perla Complottista, in ossequio a una delle mie passioni recenti. Non temete: testi e voce non sono miei.
È una scommessa: si può produrre un disco di esordio nell'era di Internet, senza DRM, senza appoggiarsi alle campagne promozionali delle major, e portare a casa almeno i soldi investiti? O tutti lo pirateranno senza troppi complimenti?
L'album si chiama Stereotipo per motivi di copyright (Luogocomune era già stato preso). Devo dire con onore che la prima recensione è nientemeno quella di Rockline, ed è anche buona. Almeno credo, anche se "psych-rock sperimentale molto visionario e mesmerizzante, come se fosse immerso in un ambiente di acido lisergico che conduce verso un trip allucinato" non mi suona del tutto lusinghiero. Mi accontenterò.
2016/12/30
Avevo completamente dimenticato di aver scritto quest’articolo, e il link alla recensione di Rockline oggi porta a una pagina completamente diversa, per cui persino io ho fatto fatica a rendermi conto che si trattava di un pesce d’aprile. Oggi un lettore è passato di qui, ha lasciato un commento, e mi ha fatto riscoprire questa perla creata da Rockline.
Per fortuna Archive.org conserva ancora una copia della finta recensione di Stereotipo. La linko qui e ne includo qui sotto uno screenshot ingrandibile.
2019/09/30
Nei commenti, l’autore della pseudo-recensione mi ha segnalato oggi che il testo è tornato online qui e che c’è anche un secondo album.
2009/01/23
iTunes senza lucchetti, ma nome e indirizzo sono nei file
La musica senza lucchetti di iTunes contiene il vostro indirizzo di e-mail e il vostro nome
Apple ha annunciato da poco l'eliminazione dei lucchetti digitali (DRM) da tutta la musica venduta legalmente tramite iTunes, come già descritto dal Disinformatico. Alcuni hanno interpretato sconsideratamente questa novità come un'occasione per disseminare e procurarsi musica a scrocco, ma attenzione: all'interno dei file MP3 scaricati legalmente da iTunes c'è il nome e l'indirizzo di posta dell'acquirente originale, come segnalato per esempio da PC Advisor e TechDigest. Per cui se l'acquirente originale siete voi e date in giro i vostri brani MP3, lasciate tracce chiare del vostro comportamento.
La presenza dell'indirizzo di e-mail è rilevabile usando le Info del programma iTunes, come si vede qui sotto.

In alternativa, lo si può vedere con un editor esadecimale, come OxED per Mac:


Non è chiaro se vi siano altri dati annidati in questi MP3. C'è sempre un modo per purgarli, per esempio masterizzando i brani come tracce audio per CD e poi riconvertendoli, ma è una scocciatura e comporta una certa perdita di qualità (e delle copertine incluse negli MP3 originali, così pratiche per chi usa i lettori che le visualizzano).
2009/01/08
Apple, iTunes abbandona il DRM (o quasi)
Apple toglie i lucchetti ad iTunes, ma soltanto per la musica
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "info" e "efisioru****".Al Macworld Expo conclusosi da poco a San Francisco, Apple ha annunciato a partire da subito la fine dei lucchetti digitali su tutta la musica di iTunes. I sistemi anticopia (DRM, Digital Rights Management) che hanno appestato la musica legalmente acquistabile via Internet, riuscendo soltanto a scocciare gli utenti onesti senza frenare in alcun modo la pirateria, sono sempre più in minoranza. C'erano vari metodi per rimuoverli a forza, ma richiedevano una cospicua perdita di tempo ed erano di dubbia legalità in alcuni paesi.
Lo smantellamento dell'anticopia di Apple è partito il 6 gennaio, con 8 milioni di brani musicali già liberamente trasferibili e riproducibili su qualunque lettore e non più soltanto su quelli benedetti da Apple (leggasi iPod). Gli altri, circa 2 milioni, saranno liberati entro il primo trimestre del 2009.
Chi ha acquistato brani lucchettati potrà rimuovere l'anticopia pagando 30 centesimi di dollaro a canzone. E a proposito di prezzi, da aprile 2009 cambieranno anche quelli: invece del prezzo unico debuttano tre fasce. In dollari, ci vorranno 69 cent per le canzoni meno popolari, 99 cent per quelle di interesse medio e un dollaro e 29 cent per le più gettonate.
Addio, dunque, ad autorizzazioni, password e compagnia bella che hanno tormentato chi ci teneva a rispettare la legge. Era anche ora. Ma i lucchetti resistono ancora su iTunes per gli audiolibri, per esempio, e soprattutto per i contenuti video. Se il DRM si è dimostrato così tossico per la musica, come mai è ancora indispensabile per film, telefilm e audiolibri?
Fonti: Macworld, New York Times, BBC.
2008/12/12
Paul McCartney, musica senza lucchetti
Niente DRM per l'ex-Beatle; anzi, audio digitale di qualità
Sir Paul McCartney ha appena pubblicato un nuovo album, Electric Arguments, nell'ambito del suo progetto musicale The Fireman. L'album è disponibile per lo scaricamento legale sul sito del progetto, Thefiremanmusic.com, al prezzo di 9 dollari (meno di 7 euro, circa 10 franchi e mezzo), ma è acquistabile anche (con altri prezzi) su CD, su DVD multitraccia e in vinile.Chi volesse ascoltare prima di pagare può farlo usando il player Flash presente nella pagina del sito di supporto al progetto. La versione scaricabile è disponibile sia nel tradizionale formato MP3 (a 320 kbps), sia in formato Apple Lossless, sia in formato FLAC, con risultati qualitativi al di sopra della media.
Si tratta di un'iniziativa lodevole per far capire che il DRM è inutile e che si può vendere anche senza lucchettare ossessivamente la musica: anzi, forse si vende anche di più, perché si allarga il bacino di potenziali fruitori e si ottiene tanta pubblicità gratuita tramite segnalazioni come quella che state leggendo.
Va detto che un artista come McCartney, che ha le spalle economicamente ben coperte, può anche permettersi di rischiare, mentre una band emergente si troverebbe a mettere in gioco tutto quel poco che ha, ma è comunque un buon segno che artisti di questo calibro si dissocino dall'uso di sistemi anticopia farraginosi e alla fine inutili.
2008/09/23
Addio CD, benvenuto... SD?
Musica su CD soppiantata dalle memorie mini?
I formati su disco stanno tramontando? Per quanto ancora troveremo ancora in giro dei lettori per i nostri CD? Forse meno di quello che pensate. SanDisk, nota per le sue schedine di memoria onnipresenti, ha annunciato entro Natale delle schedine in formato micro SD da 1 GB che verranno vendute con musica precaricata a 320 kbit/s e senza lucchetti anticopia. La musica sarà tratta dai cataloghi delle principali case discografiche: EMI, Sony, Universal e Warner.La memoria, chiamata slotMusic, verrà venduta insieme a un lettore tascabile USB che permetterà di leggere la schedina su qualsiasi PC. Il suo formato è utilizzato da numerosi telefonini, e l'idea è proprio di evitare agli utenti la spesa di un lettore apposito e permettere loro di usare il telefonino che già possiedono.
Il problema è che il colosso della musica digitale, Apple, e il suo lettore iPod, non supportano schedine esterne, ed è difficile competere con un elefante del genere. I lettori MP3 della SanDisk hanno soltanto l'11% del mercato.
I prezzi saranno paragonabili a quelli dei CD tradizionali. Maggiori dettagli verranno pubblicati sul sito Slotmusic.org.
Fonti: The Register, Excite.com.
2008/09/16
Marillion: nuovo album scaricabile gratis e legalmente
Nuove formule commerciali per campare vendendo musica online
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "albertoprimo" e "ennio".
I Marillion, quelli che molti di noi matusa ricordano per la canzone Kayleigh, hanno annunciato che il loro nuovo album Happiness is the Road sarà scaricabile gratuitamente, ma non dal loro sito, bensì tramite i circuiti peer-to-peer, quelli che tante campagne (dis)informative hanno cercato di dipingere come il Male Assoluto per l'industria del disco.
Durante la prima esecuzione dei brani comparirà sullo schermo del computer un pop-up, dice la BBC, che inviterà i fan a fornire alla band il proprio indirizzo di e-mail in modo da poterli contattare offrendo biglietti per i concerti e altri oggetti riguardanti la band. Una sorta di spam autorizzato in cambio di musica.
Le formule alternative per vendere musica si sprecano: ricorderete i Radiohead con l'album a offerta libera o Prince con il CD regalato insieme a un giornale. Sembrano funzionare, perché generano pubblicità per la band e non inimicano i fan come fanno i vari lucchetti digitali finora tentati dalle case discografiche.
Ma soprattutto funzionano perché nonostante molti scrocchino, alle band arrivano più soldi di quelli che arriverebbero dalla tradizionale vendita di CD. Mark Kelly, il tastierista dei Marillion, ha notato che molti hanno descritto come un fallimento l'esperimento dei Radiohead, perché hanno ricavato in media due sterline (2,5 euro, 4 franchi circa) da ogni download, ma dimenticano che se il disco fosse stato venduto tramite i canali abituali, ai Radiohead non sarebbero arrivate quelle due sterline al pezzo.
2008/06/15
Test: quanto è longa la manus del Disinformatico?
In passato mi avete sorpreso tante volte dimostrando di essere ovunque e di avere un bagaglio inesauribile di competenze. E' come se il Disinformatico avesse agenti in ogni continente: più che un braccio armato, un braccio informatico; o se preferite un'altra metafora, un motore di ricerca umano. Oggi vi propongo una nuova sfida che mi ha lanciato mio figlio Simone, che sta avviando una carriera musicale online decisamente interessante anche per l'uso del mezzo informatico.Una delle sue foto è stata utilizzata (con il suo permesso) dalla PRS Guitars nel suo stand al London International Music Show. La sfida è questa: procurare un'immagine di quello stand in cui si veda come è stata usata la foto.
Per questo genere di ricerca all'interno delle immagini Google e soci sono inutilizzabili, per cui questa sfida è risolvibile soltanto con un motore di ricerca umano. Non c'è modo di andare allo stand e scattare una foto apposita, perché la manifestazione è terminata oggi. Vedo due soli modi per risolvere il gioco: essere o conoscere qualcuno che è andato alla manifestazione e ha fatto delle foto, oppure conoscere qualcuno che lavora per la PRS (che finora non ha risposto alle richieste dirette). Qualche idea?
In palio c'è, oltre alla mia gratitudine, una copia del suo album. Grazie!
2008/04/29
Coldplay scaricabili legalmente per 7 giorni
Singolo dei Coldplay scaricabile da oggi per una settimana
Violet Hill, brano dall'imminente album Viva La Vida dei Coldplay, sarà scaricabile gratuitamente e liberamente dal sito della band (specificamente da qui) a partire da oggi pomeriggio per sette giorni. Terminato questo periodo verrà distribuito digitalmente attraverso i canali tradizionali.Nel contempo, i Coldplay pubblicheranno una versione su vinile dello stesso brano insieme al numero del 7 maggio della rivista NME, che includerà anche una traccia bonus in esclusiva, intitolata A Spell A Rebel Yell, che non verrà distribuita altrove... almeno per i primi tre secondi, il tempo necessario perché qualcuno la metta su Emule.
L'album Viva La Vida uscirà nei vari paesi a partire dal 12 giugno, secondo la BBC.

















